Senza rimorso, cosa succede nella scena extra nei titoli di coda che apre la strada a un franchise

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Autore: Elisa Giudici ,

Nato in libreria come costola letteraria della saga di Jack Ryan, John Clark ha avuto un adattamento filmico. A interpretare il personaggio di una serie di romanzi thriller di fantapolitica scritti da Tom Clancy è l'attore Michael B. Jordan, diretto dal regista italiano Stefano Sollima. A molti spettatori però è sfuggita una scena extra contenuta a metà dei titoli di coda, una delle cosiddette mid credit scene. Queste scene "nascoste" sono state rese popolare dai film Marvel insieme alle post credit scene (quelle inserite alla fine dei titoli di coda) ma ormai sono largamente utilizzate da ogni tipo di pellicola commerciale. 

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La scena diretta da Sollima è molto rivelatrice. Non tanto degli sviluppi della trama principale, ampiamente conclusi dal finale del film, quanto della volontà dei produttori non solo di lanciarsi in una sequel, ma di mettere l'ex soldato Navy SEAL John a capo di un'organizzazione molto più complessa e ambiziosa, all'interno di un franchise dedicato. 

Senza rimorso (2021)

29/04/2021 (en)
Azione, Thriller, Guerra,

John Kelly, un ex membro dei Navy SEAL, nel tentativo di vendicare l’omicidio di sua moglie, si ritroverà invischiato in una cospirazione ben più grande e peric...

Cosa succede nella scena mid credit di Senza rimorso

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Nella scena aggiuntiva vediamo John Clark fare ritorno a Washington D.C., la città capitale degli Stati Uniti dove si svolge la vita politica della nazione. Lo capiamo dall'enorme obelisco alle sue spalle, elemento architettonico iconico della città. Il look del personaggio è più sofisticato, meno di taglio militare rispetto al passato. È passato un anno, suggerisce un titolo in sovrimpressione, John si è allontanato dalle sfere militari, assumendo un aspetto più "da civile". Scopriamo ben presto che non si tratta di una visita senza scopo: alle sue spalle appare Ritter (Jamie Bell), che nel frattempo ha scalato le gerarchie della CIA, fino a diventarne il direttore. Ora John si fida di lui (come ribadisce) ed è pronto a esporgli un'idea maturata nei mesi in cui ha vissuto con la sua nuova identità, facendo perdere le sue tracce.

Dopo quanto successo nel film, John pensa ci sia bisogno di un'organizzazione transnazionale per combattere il terrorismo, che riunisca i soldati più brillanti tra Stati Uniti, Regno Unito e nazioni facente parti della NATO. Questo nucleo, coadiuvato dai servizi d'intelligence delle varie nazioni coinvolte, potrebbe fronteggiare minacce transnazionali e internazionali. A presiederlo e a scegliere il personale che ne farebbe parte dovrebbe essere proprio John, che vuole parlare della sua idea al Presidente in persona. Per questo chiede a Ritter di organizzare un colloquio. Il nome dell'organizzazione? Rainbow, un diretto riferimento alle vicende contenute nel romanzo Rainbow Six. Clark però mantiene il segreto sul significato del nome.

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