La quantità di serie TV nuove che arrivano in Italia, grazie alle reti tematiche e alle nuove piattaforme online, è davvero massiccia. E anche la qualità dei prodotti - va sottolineato - cresce di pari passo con le produzioni. Già da qualche anno la TV ha affiancato il cinema, a livello qualitativo. Adesso lo sta addirittura superando.
Le ultime serie TV che ci hanno conquistato sono tante. Ne ho selezionate 10, molto diverse fra loro, per cercare di dare qualche buon suggerimento a ogni "affamato" di serie di qualità.
La prima versione della mia selezione includeva Tredici, che ho poi sostituito con un'altra serie perché di Tredici vi avevo già ampiamente parlato in questa mia analisi.
Resta certamente uno dei titoli che più mi ha colpita fra le nuove produzioni, ma ho pensato di dar spazio anche ad altri, di cui non avevo ancora avuto occasione di parlarvi.
Incluso l'attesissimo - e molto discusso - ritorno di Twin Peaks...
10. Big Little Lies
HBO riunisce Nicole Kidman, Reese Witherspoon e Shailene Woodley (attrice che normalmente non mi piace, ma qui mi ha davvero conquistata) per raccontarci segreti, bugie e pettegolezzi della ricca comunità di Monterey. Le vite apparentemente perfette di alcune delle donne più in vista della comunità s'intrecciano con quella della nuova arrivata, una ragazza madre che fugge da un passato oscuro.
David E. Kelley ha sceneggiato personalmente ogni episodio, adattando il romanzo di Liane Moriarty che lo ha ispirato per questa miniserie.
A lungo si è parlato di una seconda stagione - visto il grande successo di pubblico - ma le voci al momento restano tali e Big Little Lies viene ancora considerata una miniserie conclusa.
L'ultimo episodio è andato in onda in Italia su Sky Atlantic HD alla fine di aprile 2017.
9. The Man in the High Castle
Premiata con due Emmy Awards e già giunta alla terza stagione negli Usa, in Italia è arrivata su Amazon Prime Video alla fine dell'anno scorso con la prima stagione e recentemente con la seconda.
Basata sull'omonimo romanzo firmato dal grandissimo Philip K. Dick, la serie ci racconta una terrificante realtà alternativa: cosa sarebbe successo se i nazisti avessero vinto la Seconda Guerra Mondiale? Gli Stati Uniti non esisterebbero più, e il loro territorio sarebbe stato spartito fra Germania e Giappone, come accade nella serie.
Siamo all'inizio degli anni '60, in una storia intricata e ricca di colpi di scena fra spie naziste, misteriosi film sull'esito alternativo della guerra e corsa agli armamenti.
Non vi racconto di più perché, se non l'avete ancora vista, potrei rovinarvi delle sorprese. E io non voglio raccontarvi la serie, voglio invitarvi a guardare The Man in the High Castle!
8. Chiamatemi Anna
Anna dai capelli rossi, il celebre romanzo di Lucy Maud Montgomery, ha più di un secolo. In molti l'hanno adattato, per piccolo e grande schermo, in film, serie TV e cartoni animati.
Ma l'ultima versione, arrivata da poco in Italia su Netflix, è quella che il pubblico sta apprezzando di più. Perché la sua creatrice, Moira Walley-Beckett (già sceneggiatrice e produttrice di Breaking Bad), ha scelto di puntare tutto sull'impatto dell'arrivo di Anne nella vita degli anziani fratelli Cuthbert, a cui l'orfanella viene affidata per errore (a due fratelli anziché a marito e moglie).
Anne - che ha il volto della giovanissima Amybeth McNulty - ha un passato difficile alle spalle, nonostante la tenera età. Ma ha anche un'intelligenza brillante, una vivace curiosità, e la capacità di "contagiare" le persone che incontra con il suo entusiasmo, la sua personalità e - perché no - il dolore che si porta dentro.
7. Speechless
Ho già raccontato qui la mia passione per le avventure della famiglia DiMeo. Ma c'è sicuramente qualcosa che posso aggiungere: #Speechless si spinge sempre oltre, episodio dopo episodio, forzando la mano allo spettatore con provocazioni che lo costringono a riflettere. Su quanto sia facile e "comoda" la sua vita, confronto a quella di una famiglia che lotta ogni giorno contro pregiudizi, ostacoli (fisici e morali), ingiustizie e desiderio di riscatto.
Perché Maya DiMeo (Minnie Driver in una delle sue migliori interpretazioni) vuole che il mondo capisca quanto ama suo figlio. E quanto è disposta a lottare perché abbia la migliore vita possibile.
Da vedere. Per divertirsi e riflettere.
6. Fargo
La terza stagione è appena arrivata in Italia, è attualmente in onda su Sky Atlantic HD ed è come una serie nuova di zecca.
Perché Fargo, ispirata all'omonimo capolavoro cinematografico dei fratelli Coen, è una serie antologica: nuovi personaggi e nuove storie a ogni nuovo ciclo di episodi.
Stavolta tocca a Ewan McGregor, impegnato a dar vita a due personaggi, i fratelli gemelli Emmit e Ray Stussy. Ambientata in una cittadina del Minnesota, la nuova stagione racconta il tentativo di Ray e della sua fidanzata, Nikki (Mary Elizabeth Winstead, 10 Cloverfield Lane) di sottrarre a Emmit un francobollo che vale un mucchio di soldi. Tentativo che, inutile anticiparvelo, si rivelerà molto più complicato del previsto...
Humour nero, azione, colpi di scena e un grande disegno sullo sfondo sono gli elementi che, ancora una volta, fanno di Fargo una serie imperdibile. Anno dopo anno.
5. Genius
La prima serie TV di National Geographic Channel ci racconta parte della vita del grande Albert Einstein, intensamente interpretato dal Premio Oscar Geoffrey Rush.
Ron Howard, che firma anche la regia di un episodio, produce Genius insieme a Brian Grazer con il preciso intento di trascinarci indietro nel tempo, in un'epoca (siamo alla fine del 1800) in cui una delle più brillanti menti della nostra storia lottava per farsi strada nel mondo.
Attualmente in onda in Italia su National Geographic HD, la serie è già stata rinnovata per una seconda stagione, e sta raccogliendo consensi unanimi di critica e pubblico. Assolutamente da vedere. Per scoprire un uomo, una mente e la sua battaglia per cambiare il mondo.
4. Goliath
William Hurt, Billy Bob Thornton, Maria Bello... No, non è un film in programmazione al cinema: è il cast di Goliath, la serie firmata dal grande David E. Kelley insieme a Jonathan Shapiro, che ci racconta la caduta in disgrazia di un avvocato. In cerca di vendetta per lo studio che l'ha allontanato e soprattutto alla ricerca di un modo per riscattarsi e riprendere in mano le redini della propria vita.
Billy Bob Thornton, premiato con un Golden Globe come migliore attore, ci tiene per mano in questo viaggio nell'inferno di un uomo che perde tutto e si ritrova solo, incapace di reagire e disperato. Fino al momento in cui vede l'opportunità di farla pagare a chi l'ha ridotto in questo stato...
Goliath è una storia di rabbia, di vendetta e di riscatto. Il riscatto di un uomo che vi conquisterà dal primo episodio grazie al suo più grande pregio e difetto: la sua umanità.
La prima stagione, trasmessa negli Usa l'anno scorso, è arrivata anche per il pubblico italiano su Amazon Prime Video. Insieme a un'altra serie destinata a lasciare il segno...
3. American Gods
Eccola qui, l'altra creatura di Amazon Prime Video, creata da Bryan Fuller e Michael Green e arricchita da un cast fenomenale.
Basata sul celebre, omonimo romanzo di Neil Gaiman, American Gods racconta la storia di Shadow, un detenuto condannato per rapina, che viene fatto uscire di prigione in anticipo a causa dell'incidente mortale costato la vita alla moglie.
Mentre si dirige verso casa per il funerale, Shadow s'imbatte in un uomo misterioso, Mr. Wednesday, che sembra sapere tutto di lui e che gli offre un lavoro. Senza che Shadow conosca la sua vera identità...
Magistralmente interpretata da Ian McShane, Ricky Whittle ed Emily Browning (e con un cast ricco di altri grandi attori, da Cloris Leachman a Peter Stormare, Gillian Anderson e Pablo Schreiber), American Gods conquista dal primo fotogramma grazie alla tensione, alla curiosità e a un'atmosfera accuratamente studiata affinché ogni dettaglio catturi l'attenzione dello spettatore.
Già rinnovata per una seconda stagione, che vedremo nel 2018.
2. Taboo
Tom Hardy interpreta (da brividi), scrive, crea e produce la serie recentemente trasmessa in Italia da Sky Atlantic HD.
Siamo a Londra, nel 1812, per seguire il ritorno di James Keziah Delaney, un uomo che ha a lungo vissuto in luoghi lontani ed esotici, e che la gente considera il Diavolo in persona.
Crudele, spietato, intelligente e determinato, James Delaney si presenta a reclamare l'eredità del padre appena defunto, sconvolgendo (di nuovo) la vita della sorellastra (una straordinaria Oona Chaplin) e dando del filo da torcere alla Compagnia delle Indie, rappresentata da Sir Stuart Strange (il grande Jonathan Pryce) e intenzionata a mettere le mani su un lembo di terra molto preziosa ereditata da Delaney.
Taboo è una serie cruda, che ti cattura e ti trascina nel mondo spaventoso - ma anche brillante - del suo protagonista. Fra pregiudizi, superstizioni e leggende popolari. Imperdibile.
1. Twin Peaks
Io sono fra i fortunati che hanno vissuto "l'esperienza Twin Peaks" ai tempi dell'arrivo della serie di David Lynch in Italia. Ero abbastanza grande da guardarla e capirla, ma ero ancora abbastanza piccola da rimanerne segnata. Un po' perché - come molti miei coetanei - sono stata tormentata dagli incubi su Bob per mesi. E un po' perché questa è stata probabilmente "la" serie che mi ha spinta a studiare cinema e TV, a scavare dietro e dentro i meccanismi narrativi, ad analizzare linguaggio e metafore. Portandomi a intraprendere il percorso di studi che molti anni dopo mi avrebbe cambiato la vita.
Laura Palmer aveva promesso all'agente Dale Cooper che si sarebbero rivisti dopo 25 anni, e così è stato. Ecco perché io non ho mai creduto ai racconti di David Lynch e Mark Frost sulla "recente idea" di riportare in vita la serie con un sequel. Io lo so, che avevano pianificato tutto 25 anni fa...
Venerdì scorso i primi due episodi sono arrivati anche in Italia, su Sky Atlantic. E io vi ho trovato esattamente ciò che mi aspettavo: Twin Peaks e non Twin Peaks.
Le atmosfere oniriche, misteriose e (apparentemente) indecifrabili che coinvolgono i protagonisti storici si mescolano a nuovi personaggi e nuove location (siamo a Twin Peaks, ma siamo anche altrove) ricche di stimoli narrativi destinati a sfociare in un nuovo, unico e grande "caso".
Twin Peaks è ancora Twin Peaks. Non solo per il (lungo) tempo trascorso nella Loggia Nera insieme all'agente Cooper, non solo per il suo doppio malvagio - posseduto da Bob alla fine della seconda stagione, molti anni fa - che si aggira per il mondo. Non solo per Hawk, la Signora Ceppo, i fratelli Horne, James, Andy e tutti gli altri. Soprattutto per la libertà espressiva che Lynch ha voluto di nuovo infondere ai propri sogni e incubi, trasformandoli nei nostri.
Per l'uso della colonna sonora e della fotografia, dei colori e della cifra stilistica.
Ma anche per la scelta - e in questo "non è" Twin Peaks - di contaminare anche la realtà del mondo intero, da New York al Sud Dakota, con quell'atmosfera sospesa fra sonno e veglia, misteri e rivelazioni, omicidi e apparizioni inspiegabili.
La concretezza delle vite dei ragazzi di allora, che cercavano la verità sulla morte della loro amica Laura, non c'è più ("non è" Twin Peaks). Ha lasciato spazio alla sperimentazione più estrema, alla cancellazione dei confini fra il mondo e la Loggia Nera, al mix di realtà e fantasia che non vuole essere capito, vuole solo essere vissuto.
Perché non siamo più nel 1990, e il pubblico di oggi è pronto per David Lynch come non lo è mai stato prima. La TV è pronta per quell'idea di Twin Peaks che 25 anni fa non sarebbe mai stata capita. Anche se capire non è mai stato il punto. Ed è così che ci si accosta ai nuovi episodi di Twin Peaks: vivendoli.
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