Studio Ghibli ancora su Netflix: i film anime in uscita ad aprile 2020

Altri sette film d'animazione firmati Studio Ghibli sono pronti a debuttare sul catalogo di Netflix. Dal primo aprile potremo finalmente vedere in streaming Il castello errante di Howl e Quando c'era Marnie.

Autore: Andrea Guerriero ,

Questi primi mesi del 2020 hanno messo bene in chiaro quanto Netflix abbia finalmente riservato un'attenzione particolare all'animazione giapponese. Il più grande servizio mondiale di intrattenimento in streaming ha saputo rinnovare il suo già ampio catalogo a colpi di produzioni originali, serie in esclusiva, acquisizioni provenienti dagli editori di anime nostrani e perle dal passato rimaste quasi inosservate. Per un'offerta che allo stato attuale è in grado di soddisfare qualsiasi palato.

Aprile, poi, non farà eccezione. Il mese in arrivo segnerà infatti il debutto sugli schermi dei gigante di Los Gatos di una buona manciata di lungometraggi che negli anni passati hanno fatto la storia del genere di appartenenza. In particolare, è ancora Studio Ghibli a fare da mattatore, con ben sette nuovi titoli pronti ad approdare su Netflix tutti insieme lo stesso giorno, vale a dire il primo aprile. Per una lista che può contare sulla presenza di capolavori indiscussi come Il castello errante di Howl e su quella di piccoli gioielli meno conosciuti come la favola moderna Pom Poko, classe 1994 e apprezzato in Italia solo 17 anni dopo.

Ponyo sulla scogliera (2008)

Nel 2008, il maestro Hayao Miyazaki ha deciso di "giocare" con le onde firmando sceneggiatura e regia di #Ponyo sulla scogliera, con Joe Hisaishi alle musiche e Katsuya Kondô alle animazioni. Per un racconto coraggioso che, in realtà, pennella un rapporto madre-figlio fuori dal comune.

Tutto inizia quando dal mare emerge una pesciolina rossa trasportata da una medusa. Rimasta intrappolata in un barattolo di vetro, viene soccorsa e subito dopo liberata da un bambino di cinque anni che vive in cima alla scogliera, Sosuke, che battezzerà la pesciolina Ponyo. Tra i due nascerà una tenera amicizia, ostacolata però dal padre di Ponyo, Fujimoto, stregone e padrone dei fondali marini che ha scelto di abbandonare la terra per l'acqua prendendo in moglie la Madre del Mare. Decisa a fuggire e a scegliere per sé stessa un destino da essere umano, Ponyo rovescia accidentalmente l'elisir magico del padre, trasformandosi in una bambina e alterando la quiete del mare. Saranno le onde ormai furiose e i pesci giganti a condurla a casa di Sosuke. Perché il mare si ritiri e restituisca a Ponyo la sua libertà e a Sosuke la sua mamma e il suo villaggio, il bambino dovrà affrontare una prova e riportare l'equilibrio tra il genere umano e la natura.

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Il castello errante di Howl (2004)

Con la sceneggiatura firmata a quattro mani dallo stesso Miyazaki e da Diana Wynne Jones, #Il castello errante di Howl è uno dei film d'animazione più celebri di Studio Ghibli. Sempre con la colonna sonora di Joe Hisaishi e con una squadra d'animatori d'eccezione alle spalle - compresi Naoya Tanaka, Kazuo Oga e Sayaka Hirahara -, prende forma la storia di Sophie, una ragazza di 18 anni che ogni giorno lavora instancabilmente nel negozio di cappelli del suo defunto padre.

Un giorno, durante uno dei suoi rarissimi viaggi in città, la giovane si imbatte per caso nel Mago Howl. Questo è di bell'aspetto e piuttosto ardito, ma come tutti i maghi un po' smidollato. Equivocando la natura del rapporto tra i due, la Strega della Spazzatura getterà una maledizione su Sophie, trasformandola in una donna anziana di 90 anni. La protagonista decide allora di andare via di casa e girovagare in una distesa desolata: sarà qui che, ancora per caso, entra nel castello di Howl, una struttura mobile come il titolo del lungometraggio suggerisce, e dove diventerà la donna delle pulizie celando la sua vera identità. La vecchia petulante Sophie rimette a posto la casa, con molto più brio di quanto ne avesse in origine. Cosa farà Sophie e cosa capiterà tra lei e Howl?

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La collina dei papaveri (2011)

È il figlio del celebre regista Hayao, Gorô Miyazaki, dietro la macchina da presa de #La collina dei papaveri del 2011. Alla sceneggiatura anche il padre, assieme a Keiko Niwa, Chizuru Takahashi e Tetsurô Sayama, con le musiche curate invece da Satoshi Takebe. Si tratta dell'adattamento cinematografico dello shōjo manga omonimo del 1980 scritto da Tetsurō Sayama e disegnato da Chizuru Takahashi.

Il tutto è raccontato nella cornice di un Giappone che inizia a riprendersi dopo la distruzione e la crisi della Seconda Guerra Mondiale. La storia è ambientata a Yokohama nel 1963, un anno prima dei giochi della XVIII Olimpiade di Tokyo, che furono il segnale della avvenuta ricostruzione del Giappone dopo la guerra e sancirono il definitivo riconoscimento internazionale della nazione. Una storia che tocca le varie sfumature dell'amore tra due studenti delle scuole superiori chiamati ad essere la "prima generazione" di un "Nuovo Giappone", che lotta per costruire un futuro migliore, cercando però di non perdere i legami col passato che li ha resi ciò che sono oggi. I protagonisti sono Umi e Shun, di 16 e 17 anni. La ragazzina ha perso il padre in mare durante la guerra di Corea, mentre sua madre è una docente universitaria negli Stati Uniti ed è spesso assente per lavoro. Umi vive quindi con la nonna e i fratelli minori in una grande casa ricavata da un ex ospedale, costruito sulla "collina dei papaveri" che domina il porto. D'altro canto Shun ogni mattina arriva al porto sul rimorchiatore del padre adottivo per poi andare a scuola, e legherà il suo destino con la co-protagonista grazie ad un affascinante e strano rituale con due bandiere

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Si alza il vento (2013)

Hayao Miyazaki, Tatsuo Hori e il compositore Joe Hisaishi sono il trio delle meraviglie a cui si deve l'uscita di #Si alza il vento, classe 2013. Si tratta di un vero e proprio omaggio alla cultura aeronautica italiana e assieme giapponese, considerando che rielabora in maniera fittizia un periodo della vita di Jirō Horikoshi (1903–1982), progettista e inventore del Mitsubishi A5M e del modello successivo Mitsubishi A6M Zero, gli aerei da caccia usati dalla Marina imperiale giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale.

Jiro sogna di volare e progettare aeroplani ispirandosi al famoso ingegnere aeronautico italiano Gianni Caproni. Il ragazzo è però miope fin dalla tenera età, ed è dunque impossibilitato a diventare un pilota. Nel 1927, riuscirà ad essere assunto per lavorare in una delle principali società nipponiche di ingegneria aeronautica, e progetta il famoso aereo da combattimento Mitsubishi A6M Zero usato dal suo Paese durante l'attacco a Pearl Harbor nel corso della seconda grande guerra. Il suo innato talento lo porterà ad imporsi come uno dei progettatori aeronautici più affermati al mondo, mentre il suo cuore viene catturato dalla dolce Nahoko, il suo più grande amore oltre al cielo.

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I sospiri del mio cuore (1995)

Nel 1995, Yoshifumi Kondou dirige #I sospiri del mio cuore per una sceneggiatura che porta la firma di Miyazaki senior e di Aoi Hiiragi, autore del manga da cui il film trae liberamente ispirazione, Sussurri del cuore. La pellicola ripercorre la storia di due giovani, Shizuku e Seiji, che possiedono entrambi un sogno: rispettivamente diventare una scrittrice di romanzi e perfezionarsi nel suonare e costruire violini. Con forza di volontà e supportandosi a vicenda, i due intraprendono la strada per realizzare i propri obiettivi, finendo per avvicinarsi sempre di più e creare un legame indissolubile nonostante le proprie differenze.

In particolare, la storia di Whisper of the Hearth - questo il titolo internazionale - inizia nell'estate del 1994 a Tokyo, con la studentessa delle medie Shizuko che, appassionata di romanzi, è solita visitare la biblioteca di quartiere per prendere in prestito numerosi volumi. Un giorno, nel noleggiarne alcuni, si accorge che nella tessera dei noleggi stranamente ricorre sempre un cognome prima del suo, Amasawa, e con la fantasia di un'aspirante scrittrice comincia a fantasticare su chi sia questo ragazzo che pare abbia i suoi stessi gusti.

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Quando c'era Marnie (2014)

Più di recente - nel 2014 -, Studio Ghibli ha prodotto l'adattamento del romanzo #Quando c'era Marnie di Joan G. Robinson - disponibile per l'acquisto su Amazon poco più sotto -, regalandoci il film d'animazione diretto da Hiromasa Yonebayashi, per altro nominato ai Premi Oscar 2016 come miglior film d'animazione.

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Quando c'era Marnie

Quando c'era Marnie

Anna è una ragazzina orfana di 12 anni timida e introversa che abita a Sapporo con la madre adottiva Yoriko con la quale ha un difficile rapporto, accresciuto anche dai sensi di colpa di quest'ultima, che le tace di percepire un sussidio pubblico per l'adozione di Anna. Dal momento che soffre d'asma, su consiglio del medico, viene mandata per le vacanze estive presso Kiyomasa e Setsu Ōiwa, una coppia di parenti che abitano nel piccolo villaggio marittimo di Kissakibetsu, nell'Hokkaidō orientale, dove Anna potrà respirare l'aria buona del mare. Incapace di relazionarsi col prossimo - i suoi problemi sono evidentemente di natura psicologica -, la giovane è inspiegabilmente attratta da un maniero che si vocifera sia infestato dai fantasmi: qui conoscerà Marnie, una coetanea dai capelli biondi che sembra provenire da un'altra epoca.

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Pom Poko (1994)

Isao Takahata, nel 1994, dirige per Studio Ghibli un film d'animazione che si propone come una denuncia all'eccessivo sviluppo urbano che ha interessato il Giappone e un po' tutto il mondo civilizzato. Si tratta di #Pom Poko, tratto dal racconto Futago no hoshi di Kenji Miyazawa e approdato in Italia solo nel 2011 grazie all'adattamento di Lucky Red. Una favola urbana che racconta dello scontro tra la moderna urbanizzazione e la natura, e in particolare della lotta dei tanuki per riconquistare la collina di Tama, nei pressi di Tokyo, strappata agli animali per farne un quartiere residenziale.

Un gruppo di tanuki abitanti delle colline Tama è costretto ad abbandonare le proprie case a causa del rapido sviluppo e della costruzione di nuovi edifici e centri commerciali verso la fine degli anni 1960, a causa del progetto Tama New Town, che ha portato ad un un disboscamento intensivo della zona. Visto che diventa sempre più difficile trovare cibo e rifugio, decidono di lottare tutti insieme per preservare il loro habitat. I tanuki hanno perfezionato l'antica arte della trasformazione fino a potersi muovere come gli esseri umani su due gambe. Usano così questi poteri per limitare l'avanzamento dell'urbanizzazione: ma sarà sufficiente?

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Avete già scelto quale sarà il primo film d'animazione di Studio Ghibli che guarderete una volta disponibile ad aprile su Netflix?

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