The Washington Post: un'illustratrice si dimette dopo che è stato rifiutato il suo disegno con Trump, Bezos e Topolino

La disegnatrice Ann Telnaes ha deciso di dimettersi dal The Washington Post dopo che è stata rifiutata una sua vignetta con protagonisti Trump, Bezos e Topolino.

Autore: Davide Mirabello ,
Libri e fumetti
1' 42''
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Negli Stati Uniti si è innescata una polemica che ha portato alla conclusione della collaborazione tra l'artista premio Pulitzer Ann Telnaes ed il The Washigton Post. Dopo che la disegnatrice ha realizzato una vignetta con protagonisti Jeff Bezos, Donald Trump e Topolino il giornale ha rifiutato la pubblicazione. Ciò ha portato Ann Telnaes a chiudere i rapporti con lo storico giornale americano.

Ecco il link del disegno: https://substack.com/home/post/p-153397673

Nell'immagine è stato rappresentato anche Mark Zuckerberg, mentre Topolino è in rappresentanza di ABC News e Disney Company. La controversia nasce dal fatto che Jeff Bezos è l'attuale proprietario del The Washington Post. Il rifiuto della pubblicazione della vignetta di Ann Telnaes fa sollevare una questione di libertà di espressione a fronte di una proprietà che, a questo punto, sembra pesare sulle opinioni delle figure coinvolte nella realizzazione del giornale. 

Ann Telnaes ha così commentato la sua decisione:

Lavoro per il Washington Post dal 2008 come fumettista. In tutto questo tempo non ho mai visto una vignetta rifiutataa a causa di chi o cosa ho scelto di rappresentare. Si trattava di una critica nei confronti dei dirigenti miliardari delle big tech e dei media che hanno fatto di tutto per ingraziarsi il nuovo presidente eletto Trump. Recentemente sono stati pubblicati diversi articoli su questi uomini che hanno ricevuto lucrosi contratti governativi. 

Ed ha aggiunto:

Ci sono stati casi in cui gli schizzi sono stati rifiutati o sono state richieste revisioni, ma mai a causa del punto di vista insito nel commento della vignetta. Questo è un punto di svolta in negativo...ed è pericoloso per una stampa libera.

La replica del Washington Post

Il Washington Post ha replicato affermando:

 La decisione è stata guidata dal fatto che avevamo appena pubblicato una rubrica sullo stesso argomento della vignetta e avevamo già programmato la pubblicazione di un'altra rubrica, questa volta satirica. L'unico pregiudizio era contro la ripetizione.

Immagine Wikipedia, logo ufficiale del The Washington Post

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