La storia vera di Nimue: da Dama del Lago a protagonista della serie Netflix Cursed

Autore: Elisa Giudici ,

Chi è veramente Nimue, la protagonista della serie fantasy targata Netflix Cursed? La risposta non è così scontata, nemmeno per gli amanti dei cicli arturiani. Se avete già visto la prima stagione della serie, caricata qualche giorno fa sulla piattaforma di streaming, sapete già è una sorta di rilettura moderna e femminista della storia di Re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda (l'ennesima). Al centro della vicenda non c'è però il giovane ragazzo destinato a diventare re di Camelot, bensì una ragazza dotata di poteri magici che viene "scelta" dalla Spada del Potere come propria regina. 

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Il personaggio di Nimue - interpretato da Katherine Langford di Tredici - non è però farina del sacco di Frank Miller e Tom Wheeler, che hanno curato il romanzo e la serie tratta dallo stesso. Al pari di Artù, Morgana e Merlino, anche lei ha un posto nella lunga tradizione dei cicli arturiani e anzi, il personaggio da cui prende ispirazione è ancora più antico, risalente alla mitologia greco-romana.

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Chi è dunque la Dama del Lago e quali sono gli indizi sparsi per la prima stagione di Cursed (soprattutto nel suo finale) che ci suggeriscono la sua identità e il suo destino? Scopriamolo insieme. 

Chi è (davvero) la Dama del Lago

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La Dama del Lago - nota anche come la Signora del Lago - è una delle entità magiche e sovrannaturali più note e ricorrenti nelle varie opere che costituiscono la lunghissima tradizione letteraria del ciclo arturiano. La donna è un essere incantato e dotato di poteri magici, che viene associato a laghi e fonti d'acqua, presso cui vivrebbe e da cui trarrebbe i suoi poteri. La sua figura è intrinsecamente collegata all'acqua, ma i contorni della stessa sono molto sfumati, tanto che in alcune versioni della leggenda arturiana il suo personaggio e quello di Morgana si sovrappongono parzialmente. 

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Nimue brandisce Excalibur
Nella serie spesso Nimue si ritrova vicino a corsi d'acqua o laghi, lasciando presagire la sua connessione con l'elemento acquatico

Il nome proprio della Dama del Lago è altrettanto indefinito e presenta molte varianti, derivanti da altrettante tradizioni mitologiche antiche. Cursed sceglie di chiamare la sua protagonista Nimue, che secondo la tradizione è un abbreviazione del nome di Mnemosine, la madre delle nove Muse e delle ninfe dell'acqua. Anche le altre versioni del suo nome hanno un forte richiamo a figure collegate alle acque. In alcuni scritti la Dama è nota come Vivienne, nome che deriverebbe da Coventina, la divinità celtica dell'acqua. Secondo altri questa variante deriverebbe dai nomi di figure mitologiche classiche quali la dea Diana o Rhiannon.

Un'altra figura importante da cui la Dama potrebbe derivare è quella di Teti, la madre di Achille. I punti in comune sono molteplici: anche Teti è una figura legata all'acqua e alleva il figlio Achille sulle nei pressi di una fonte, in cui lo immergerà per garantirgli l'invulnerabilità (tallone escluso). Inoltre è Teti a fornire le armi al figlio, così come la Dama arma Artù: la sua funzione principale è infatti intrisencamente collegata ad Excalibur.

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Nimue amante, madre, nemica 

La versione più popolare è celebre della Dama del Lago è quella ritratta in Excalibur, il film del 1981 di John Boorman, ispirato in particolare a La morte di Artù di Thomas Malory. In questa versione non vediamo mai il volto della Dama. Il suo braccio emerge dalle acque di un lago sacro per donare la spada Excalibur al giovane Artù. In età avanzata il Re di Camelot romperà la lama e la getterà nelle acque del lago, ma la Spada del Potere verrà riparata dalla Dama e riconsegnata al Re. 

Nelle tante versioni della storia di Artù il ruolo della Dama è infatti intrinsecamente connesso alla custodia della Spada. In molte storie la Spada nella Roccia non è Excalibur, bensì una semplice lama trattenuta da un incantesimo. Artù la porta come prova alla Signora del lago, che gli consegnerà la Spada dei Primi Re, il simbolo del potere che riunirà i cavalieri sotto il comando di chiunque la brandisca. 

Netflix
Merlino cammina tra le croci
Il Merlino di Cursed ha un profondo rapporto con la Spada del Potere e con Nimue

Come e perché Nimue sia depositaria della Spada è un'enigma affascinante. In molte storie la donna viene allevata e iniziata alle arti magiche da Merlino, che la trova ancora giovanissima o s'invaghisce di lei e le svela i segreti degli incanti in cambio del suo amore. In alcune versioni la Dama è una figura benigna che aiuta Merlino a guidare Artù sulla retta via, in altre è una donna ambiziosa e malvagia, che riesce a ingannare persino il grande mago. In quest'ultima lettura spesso la sua figura si sovrappone a quella dell'incantatrice Morgana. Appresi tutti i segreti della sua magia, Nimue/Morgana imprigiona Merlino facendogli crollare addosso una roccia o intrappolandolo dentro la Torre di Vetro. 

Un altro personaggio a cui è molto legata è quello di Lancilotto. In molte versioni dei cicli arturiani Nimue è infatti la madre naturale o adottiva del bel giovane destinato a conquistare Ginevra. Per questo motivo spesso il cavaliere è chiamato Lancilotto Del Lago, essendo cresciuto dalla Dama nei pressi della fonte d'acqua. In queste versioni Nimue cresce il giovane con amore, talvolta cedendo ad ogni suo capriccio ed insegnandogli l'uso della magia. 

Nimue in Cursed: il rapporto con Artù e Merlino

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Cursed si apre con Nimue che annega in una fonte d'acqua colpita da alcune frecce, mentre una nube di sangue si spande intorno a lei. Nel corso della serie scopriremo come e da chi sia stata ferita e perché non c'è la Spada al suo fianco. 

Show hidden content I riferimento al personaggio della Dama, oltre al nome della ragazza, sono in realtà piuttosto sottili, almeno rispetto a quelli di altri personaggi arturiani. In Cursed lei e Merlino sono consanguinei: i suoi poteri magici sono simili a quelli del mago perché lei è sua figlia di sangue. Come il padre Nimue è irresistibilmente attratta dalla Spada del Potere, ma ne viene anche lentamente consumata, "maledetta" appunto. La Spada infatti è un tramite per accedere ai poteri degli Occulti, divinità arcane del popolo dei Fae. Più si attinge alla sua forza più la spada sembra prendere il controllo della persona che la brandisce. Durante la serie Merlino arriva ad occultare la spada nel suo corpo, venendone avvelenato. Salvato dalla madre di Nimue, Merlino impazzisce di rabbia quando crede che lei abbia distrutto l'oggetto: la spada infatti si è portata via tutti i suoi poteri. Dopo l'attacco dei Monaci rossi al villaggio, la donna affida alla figlia la lama, chiedendole di portarla a Merlino. Nimue però si convince (o viene convinta da amici e alleati) a reclamarla per sé. Anche lei però fatica a tenere testa alla maledizione della spada. 
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Nimue e Artù parlano in una grotta
Nimue e Artù s'innamorano...ma cosa succederà all'arrivo di un'eventuale Ginevra?
In questo affresco Artù non sembra avere apparentemente alcun tipo di connessione con la stirpe dei Pendragon né potrebbe essere figlio di Uther per questioni anagrafiche (anche se rimane in sospeso la questione del figlio della regina nato morto). Il ragazzo, che lavora come mercenario, "prende in prestito" la spada di Nimue per partecipare a un torneo e riabilitarsi agli occhi del burbero zio Ettore. Nel corso della serie Artù e Nimue s'innamorano e il ragazzo riconosce la protagonista come la sua regina, servendola e proteggendola. Alla fine della prima stagione però Suor Iris ferisce Nimue, che cade in una cascata e finisce in fin di vita sott'acqua, così come da iconografia della Dama. La spada però è nelle mani di Merlino, che la utilizza per riavere i propri poteri, uccidere i monaci che lo inseguono e portare in salvo sé stesso e Morgana. 

È probabile che sarà necessaria almeno una seconda stagione per scoprire come Nimue diverrà la Dama del Lago. 

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