È un libro che si occupa di politica, religione, ecologia, spiritualità - e con tantissimi personaggi: è per questo che è così difficile. Con queste parole Denis Villeneuve presenta le prime immagini e le prime dichiarazioni relative a Dune, il suo adattamento del classico della fantascienza di Frank Herbert.
Un romanzo leggendario, un adattamento filmico maledetto: prima (non) è venuto l'ambizioso progetto di Alejandro Jodorowsky mai realizzato per mancanza di fondi (o paura di investire denaro in un film tanto impegnativo), poi il tentativo di David Lynch, divenuto celebre come il suo unico passo falso in una geniale carriera da regista e artista.
Ora a provarci è il regista canadese di Prisoners e La donna che canta, uscito molto bene dalla difficile prova di dare un sequel a Blade Runner. Villeneuve è abituato alle sfide, ma stavolta anche lui si sente messo alla prova:
In tutta onestà, è la cosa più difficile che abbia fatto in vita mia. Dopo aver finito il primo film, bisognerà ricominciare tutto da capo.
Il film di Dune che uscirà il 18 dicembre 2020 infatti copre solo la prima metà del romanzo del 1965. Conditio sine qua non per avere al timone Denis Villeneuve. In un'epoca tanto assetata di franchise e saghe, Warner Bros non si sarà fatta troppo pregare. Se Dune sarà un successo, il cast (davvero stellare) e la troupe sono pronti a tornare a girare.
Poche sorprese in vista per i fan della saga letteraria? Non proprio, anzi. Profondo amante dell'opera herbertiana, Denis Villeneuve ha realizzato un film molto fedele, ma in grado di apportare cambiamenti chiave per rendere il respiro di Dune ancora più contemporaneo e socialmente rilevante. Parola di Rebecca Ferguson, interprete di Lady Jessica Atreides.
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Grazie al lungo speciale realizzato in esclusiva da Vanity Fair per presentare al mondo le prime immagini del film e le prime dichiarazioni di regista e attori a riguardo, abbiamo già scoperto alcuni cambiamenti importanti apportati da Villeneuve alla storia raccontata dal libro. Ecco come cambierà Dune, nelle parole degli interpreti e del cineasta.
Denis Villeneuve sarà più spazio alle donne in Dune
Nel romanzo di Frank Herbert le donne non ricoprono certo un ruolo secondario, ma il regista di film come Sicario, Arrival e La donna che canta ha voluto pigiare l'acceleratore in merito e dare più spazio ai personaggi già esistenti, quando non creandone di nuovi. Il primo grande cambiamento è legato al ruolo della madre del protagonista Paul, Lady Jessica Atreides. Jessica ha come scopo quello di dare alla luce, proteggere ed educare un salvatore, che identifica con il figlio Paul.
Nella sceneggiatura scritta dal regista insieme a Eric Roth e Jon Spaihts è una donna ancor più temibile e potente che nel romanzo, dove già esibiva poteri in grado di controllare le menti e riportare l'equilibrio nell'universo. La setta di cui fa parte, Bene Gesserit, è stata spesso citata come fonte d'ispirazione per i Jedi. Villeneuve scherza a riguardo, promettendo che sarà ben più di una "suora spaziale". Rebecca Fergusson, che la interpreta, ha così commentato:
[Jessica] è una madre, una concubina e un soldato. Denis è stato rispettoso del lavoro di Frank nei libri, ma la qualità degli archi narrativi per molti dei personaggi femminili è stata portata su un nuovo livello.
Denis Villeneuve si è spinto ancora più in là per quanto riguarda il personaggio di Liet Kynes, un leader ecologista su Arrakis e una forza indipendente tra le due fazioni in lotta per il dominio del pianeta. Nel romanzo originale è un personaggio maschile e caucasico, mentre nel film viene interpretato dall'attrice inglese Sharon Duncan-Brewster.
L'attrice ha già una certa dimestichezza con i set fantascientifici, data che si è fatta le ossa nel cast di Rogue One. Il suo commento spiega un cambiamento che va oltre una sorta di pro forma politicamente corretto:
Questo essere umano in pratica riesce a mantenere l'armonia tra molte persone. Le donne sono molto brave in queste cose, perciò perché Kynes non può essere donna? Perché Kynes non dovrebbe essere una donna?
Dune: come cambierà Vladimir Harkonnen nel film di Villeneuve
Il cambiamento più sostanziale arriverà però per uno dei cattivi più spietati e iconici della fantascienza letteraria: il barone Vladimir Harkonnen. Il personaggio giocherà un ruolo chiave nella guerra tra Atreides e Harkonnen nel controllo di Arrakis, influenzando profondamente la vita del giovane Paul.
Il Barone non è un semplice cattivo: è un uomo dalle sembianze fisiche imponenti e mostruose, che riflettono appetiti altrettanto perversi. A interpretato è stato chiamato uno degli "interpreti di cattivi" per eccellenza in zona Hollywood: Stellan Skarsgård.
Villeneuve chiarisce che il suo Barone sarà meno folle del passato e più sottilmente crudele, come un autentico predatore politico e militare. Il regista canadese ha spiegato che, pur amando molto il personaggio, trovava che spesso nella scrittura di Herbert flirtasse un po' troppo con il caricaturale.
Ho cercato di dargli più spessore. Per questo ho scelto Stellan. Stellan ha qualcosa nei suoi occhi...puoi percepire che c'è qualcuno che pensa, pensa, pensa - che ha quella tensione e quel calcolo dentro di sé, nella profondità dei suoi occhi. Ne sono testimone, può fare molta paura.
Dune arriverà nei cinema degli Stati Uniti il 18 dicembre 2020. Non si conosce ancora la data di uscita italiana del film.
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