Dune: cos'è andato storto nel film di David Lynch (poi diventato un cult)

Autore: Verdiana Paolucci ,

Da flop a cult: questo è stato lo strano destino di #Dune, film del 1984 di #David Lynch, nonché primo adattamento cinematografico del romanzo di fantascienza di Frank Herbert.

Con un budget enorme e grandi aspettative, il regista ha realizzata un'opera imponente che contiene molti elementi cardine del suo cinema: gli effetti visivi sono stupefacenti, gli interni di casa Atreides sono curati nei minimi dettagli e il tutto è definito da un montaggio sonoro che è valso al team di Lynch la candidatura all'Oscar.

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Una scena tratta dal film Dune (1984)

Sotto questi aspetti, il Dune del 1984 sembra una pellicola accettabile, eppure il cineasta e creatore di #Twin Peaks ha dichiarato di non voler avere più nulla a che fare col suo progetto.

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Se è diventato un cult, perché il film non ha pienamente soddisfatto il suo regista?

Cerchiamo di capire cos'è andato storto nel primo adattamento di Dune e perché poi è stato rivalutato.

Dune Dune Nell'anno 10191 l'Imperatore delle Galassie destina il desertico pianeta Dune abitato dal popolo dei Fremen e ambito dai rapaci Hakkonen perché vi si trova la "spezia", alimento che conferisce poteri ... Apri scheda

Il montaggio finale

Per riassumere: la trama di Dune gira intorno al controllo della "Spezia", una sostanza che prolunga la vita, accresce la conoscenza e permette di migliorare i viaggi interspaziali. Tutti la vogliono, ma per ottenerla bisogna superare le insidie del pianeta Arrakis, noto come Dune, unico luogo di origine della Spezia. All'interno della casa Atreides, c'è Paul, giovane destinato a liberare il popolo Fremen di Arrakis e ripristinare la pace.

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Portare sullo schermo un'opera monumentale come quella di Frank Herbert non è facile. Ne è un esempio l'impresa di David Lynch, che è stata complicata da un montaggio finale su cui il regista non aveva più l'assoluto controllo. Lo studio di produzione, la Universal Pictures, ha compiuto degli importanti tagli, riducendo la durata originale a 2 ore e 15 minuti. Il risultato è un film confusionario con una sceneggiatura debole intrisa di lunghi monologhi spesso senza senso, e scene di battaglia che sembrano sconnesse tra loro.

Universal Pictures
Una scena del film Dune di David Lynch

Lynch ne rimase insoddisfatto e deluso, come ammise in un'intervista video:

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Non dirigere un film se non può essere il film che vuoi realizzare. È uno scherzo malato, e ti ucciderà.

Il budget totale di Dune era molto più di 40 milioni di dollari, ma al botteghino riuscì a far guadagnare alla produzione solo 10 milioni di dollari. Un vero fallimento per la Universal Pictures. 

Perché è diventato un cult

Malgrado le pesanti critiche ricevute e il disastroso montaggio finale, Dune di Lynch è diventato, col tempo, un cult tra gli appassionati del genere. Il film è stato accuratamente rivalutato soprattutto per il suo aspetto estetico.

Universal Pictures
Una scena del film Dune di David Lynch

Gli abiti dei personaggi sono stati concepiti in stile ottocentesco, mentre per le luci e la fotografia si deve il merito al direttore della fotografia, due volte premio Oscar, Freddie Francis. Gli effetti speciali sono piuttosto innovativi per l'epoca, come ad esempio, i giganteschi vermi delle sabbie, dall'aspetto impressionante.

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Ancora oggi ci sono fan di Dune che apprezzano di più l'adattamento di Lynch a dispetto del remake di Villeneuve.

Come Dune ha anticipato Twin Peaks

Il tema del sogno è ricorrente nelle opere di David Lynch, e ha ancora più spessore nella serie capolavoro Twin Peaks.

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Kyle MacLachlan protagonista di Dune del 1984

In Dune, il protagonista Paul Atreides rivela di sognare spesso il pianeta Arrakis e la giovane Fremen Chani. Per tutto il film, inoltre, si ripete la frase "Il dormiente deve risvegliarsi": l'eroe, destinato a diventare un Messia, ha visioni mistiche che riflettono il tentativo di Lynch di portare sullo schermo la complessità e l'assenza di logica nei sogni.

Certo, Dune è un romanzo del 1965, mentre il film di David Lynch, all'epoca 35enne e ancora fresco del successo di The Elephant Man, è datato 1984. Eppure si possono cogliere alcune sfumature che diventeranno parte integrante del suo cinema e che ancora oggi sono inarrivabili.

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