Elegia americana, il film originale targato Netflix, ha tutte le carte in tavola per inserirsi in quella serie di drammi famigliari che vedono il racconto di una storia che parte dalle radici di una famiglia, purtroppo marce e aggrovigliate, fino ad arrivare al distacco dalle sfortune capitate per cercare un futuro migliore.
La pellicola è diretta dal regista Ron Howard, che dopo due documentari di successo come The Beatles: Eight Days a Week - The Touring Years e Pavarotti (con una piccola parentesi nell’universo di Star Wars con Solo: A Star Wars Story) torna al cinema di finzione e sceglie di farlo avvalendosi di due stelle di Hollywood come Amy Adams e Glenn Close.
Una storia che parte dalla realtà, ma ha gli elementi adatti per venire rimaneggiati in forma narrativa, cercando nelle vicende di J.D. Vance il riscatto del sogno americano, come il film enuncia fin dalla sua apertura.
L’anima di Elegia americana è racchiusa proprio nelle memorie del suo protagonista, che ne ha fatto un libro omonimo e autobiografico uscito nel 2016. Il film di Ron Howard si basa infatti sulle vicende reali del giovane J.D. e di quelle donne fondamentali, nel bene e nel male, per la sua formazione. Un mondo ai margini da cui il ragazzo ha provato ad uscire e che, dopo anni, ha voluto riportare in forma scritta, finendo poi sulla piattaforma Netflix in versione cinematografica.
L'autobiografia di J.D. Vance
Per capire cosa c’è di vero nella storia di Elegia americana bisogna cominciare proprio da J.D. Vance e dalla sua autobiografia. Il libro, che vede la sua prima pubblicazione il 28 giugno 2016, prende nel particolare le memorie dell’uomo, ma in una visione allargata che sembra farsi descrizione della condizione delle persone povere d’America.
Un importante punto di cui l’uomo tratta spesso nel libro è proprio il pensiero politico del conservatorismo statunitense che vede riverberato nei suoi amici e famigliari. J.D. dà un chiaro spettro della percezione politica che lo circonda, riportando una visione che cerca di spiegare anche come mai le persone sono state portate a votare come presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Tutti questi riferimenti politici e sociali, però, sono stati esclusi dal film.
J.D. Vance scrive della condizione di vita della sua famiglia operaia residente a Middletwon in Ohio. Unico figlio maschio di una famiglia composta solamente dalla sorella maggiore Lindsay e dalla madre single - ma con una lunga lista di fidanzati -, il ragazzo verrà accudito, nel corso dell’adolescenza, dalla nonna Mamaw Vance, mentre la madre Bev inizierà una dipendenza da antidolorifici che segnerà il passaggio a un diverso tipo di droga.
Dal libro al film
Amy Adams è la madre di J.D., interpretato nel film nelle due età dal piccolo Owen Asztalos e dall’adulto Gabriel Basso, mentre la nonna del ragazzo è la leggenda del cinema Glenn Close.
A sceneggiare Elegia americana è Vanessa Taylor, che va componendo sui ricordi di J.D. un racconto che sappia muovere i personaggi realmente esistiti all’interno del film. Se, però, nel libro l’attinenza a ciò che è veramente accaduto è maggiore, la sceneggiatrice insieme a Ron Howard ha dovuto apportare una serie di modifiche affinché la storia fosse resa in maniera filmica e, dunque, allontanandosi leggermente dal libro.
Uno degli stravolgimenti maggiori, per sottolineare il dramma all’interno dell’opera, è stata la chiamata da parte della sorella Lindsay al fratello minore per avvertirlo della ricaduta della madre nella dipendenza da eroina. Quest'ultima le ha causato un’overdose che l’ha costretta ad andare in ospedale. Questo evento, infatti, non è avvenuto in contemporanea con i giorni dei colloqui per i tirocini estivi di Yale come si vede nel film. Quindi J.D. non aveva realmente un importante colloquio il giorno dopo essere tornato nella sua casa in Ohio. Questo è servito soltanto per dare motore al racconto, prendendo molto più spazio rispetto a ciò che viene riportato nel libro.
Rimanendo, inoltre, all’autobiografia, il ragazzo non è tornato dalla famiglia fino a dopo la laurea, ma è vero che si arruolò nei Marines e che frequentò la Ohio State University prima di Yale. La donna andò quindi in riabilitazione senza che fosse il figlio ad accompagnarla, e il ragazzo non dovette nemmeno pagare come avviene invece nel film. Racconta anzi J.D. che, solitamente, era sempre portato a nascondere i propri soldi, proprio perché così la madre non li trovasse e non li spendesse in sostanze stupefacenti.
La storia d’amore con Usha Chilukuri è basata sulla relazione che i due ragazzi intrapresero negli anni di studio e che protrassero fino a mettere su famiglia. È vero anche che J.D. definisce Usha il suo spirito guida, tant’è che la chiamò realmente durante la serata universitaria per i colloqui finali per sapere quali posate doveva usare, visto che non si era mai trovato a partecipare ad una cena così elegante.
Dopo la laurea, J.D. e Usha si sono trasferiti realmente di nuovo in Ohio e hanno avuto due figli. In più l’uomo ha aperto la sua azienda Narya Capital a Cincinnati. Dopo l’uscita del libro Vance è diventato un opinionista della classe conservatrice, ha iniziato a girare diversi programmi televisivi ed è finito a scrivere alcuni editoriali sulle pagine del New York Times.
Elegia americana è disponibile dal 24 novembre su Netflix e potrebbe vedere candidate agli Oscar 2021 le sue protagoniste Amy Adams e Glenn Close.
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