Se siete appassionati di animazione giapponese e spesso guardate serie su Netflix, vi sarà capitato quasi sicuramente di imbattervi in una delle tante dedicate a Fate, opera creata in origine dalla software house giapponese Type-Moon. Un neofita che non conosce nulla di questa interessante saga probabilmente si sentirà spaesato di fronte a così tante serie senza una numerazione precisa che indichi un ordine, e, soprattutto, con trame che a volte sembrano avere ben poco a che fare l’una con l’altra.
Se avete sempre voluto iniziare una delle tante serie legate a Fate, ma avete sempre avuto paura della complessità della lore dell’anime, niente paura: sono qui per guidarvi all’interno dell’incredibile universo narrativo creato da Kinoko Nasu.
Indice
Cos’è Fate/Stay Night
Iniziamo dal principio. La serie Fate nasce come videogioco con Fate/Stay Night, in origine uscito in Giappone nel 2004. Il videogioco era una visual novel, genere non molto diffuso in Occidente ma che è sempre andato molto forte nel paese del Sol Levante. In questo tipo di giochi non c’è molto gameplay, anzi, è quasi come leggere un libro accompagnato da molte immagini che mostrano i personaggi mentre parlano. L’unico aspetto ludico lasciato al giocatore è la possibilità di scegliere le risposte da dare in alcune occasioni e, in base alle scelte, spesso la storia cambia in modo radicale.
Anche in Fate/Stay Night la storia funzionava in questo modo: il giocatore, nei panni del protagonista della storia Emiya Shirou, in base alle risposte selezionate poteva attivare una delle tre “route” del gioco, ossia i diversi percorsi narrativi chiamati Fate, Unlimited Blade Works e Heaven’s Feel. Il gioco era infatti impostato così da avere un prologo uguale per tutte e tre le storie, per poi cambiare radicalmente concentrandosi su diversi temi e personaggi della storia in base al percorso scelto.
Fate/Stay Night ottenne un grande successo di pubblico e da lì a poco Type-Moon, fondata da Kinoko Nasu (creatore e sceneggiatore di Fate e di Tsukihime, altra visual novel di grande successo della software house) e Takashi Takeuchi, illustratore e character designer delle visual novel della compagnia, si espanse fino a pubblicare manga e infine anche degli anime basati sulla serie Fate.
Prima di passare alle serie vere e proprie è giusto però approfondire le basi che muovono l’universo narrativo di Fate.
La guerra per il Graal
Il mondo di Fate, seppur all’apparenza sia molto simile al nostro, è un mondo in cui esiste la magia, in molte forme diverse. L’Associazione dei Maghi, esistente da millenni, monitora le diverse persone in grado di utilizzare questa forza arcana e promuove attivamente la ricerca di nuove forme di magia. Lo scopo ultimo è infatti accedere ai segreti del mondo e della realtà stessa, un luogo conosciuto come Akasha, che va oltre l’universo e in cui si dice che ogni forma di conoscenza ed energia sia contenuta.
A questo scopo tre famiglie di potenti maghi, gli Einzbern, i Tohsaka e i Matou, intorno al 1800 decisero di compiere un rituale per ottenere così tanta energia magica da riuscire a creare un ponte tra la realtà e l’Akasha. Era dunque necessario evocare il potente artefatto conosciuto come il Santo Graal (in realtà questo nome non si riferisce alla reliquia che si dice abbia contenuto il sangue di Gesù Cristo, ma indica un oggetto di potere in grado di realizzare qualunque desiderio).
Durante lo studio per la creazione del rituale, le tre famiglie scoprirono però che soltanto una persona avrebbe potuto utilizzare il potente artefatto e a ciò si aggiunsero vari screzi su come farne uso una volta ottenutolo. Si decise quindi di procedere insieme solo fino alla fine dei preparativi per il rituale, per poi affrontarsi così da stabilire chi avrebbe ottenuto il diritto di utilizzarle il Graal. Perché il rituale avesse successo, dovevano essere evocati sette spiriti eroici, chiamati anche Servant, per fornire l'energia necessaria a creare il Santo Graal. Le tre famiglie aprirono così il rituale ad altri quattro maghi, dato che per evocare ciascun Servant serviva un Master, con la promessa che in caso di vittoria il Graal avrebbe esaudito un loro desiderio.
Alla fine si organizzò dunque una sorta di torneo in stile Battle Royale, in cui sette maghi, con i loro Servant, si affrontarono per ottenere il Santo Graal. Questo evento si tenne nella città giapponese di Fuyuki: ai tempi della sua creazione, l’Associazione dei Maghi era infatti in guerra con la Chiesa e l’Oriente era il luogo in cui questa aveva meno influenza.
Al tempo in cui la storia di Fate/Stay Night si svolge, si sta per svolgere la Quinta Guerra per il Santo Graal. In media se ne verifica una ogni 60 anni, poiché questo è il tempo necessario al Graal per accumulare abbastanza energie da manifestarsi e richiamare casualmente i sette master per l’inizio del rituale. Nelle precedenti guerre però nessuno è mai riuscito veramente a utilizzare il Graal e, anzi, la battaglia per questo artefatto è andata solo peggiorando. Tra la quarta e la quinta guerra passano solo 10 anni a causa di un evento che non permette al Santo Graal di essere reclamato, cosa che accorcia i tempi di ricarica dell'energia, che in gran parte non è stata consumata.
I Servant
I Servant sono delle speciali evocazioni che vengono utilizzate dai maghi per combattere durante la Guerra per il Santo Graal. Essi possono essere definiti degli spiriti eroici, ossia manifestazioni degli eroi del passato (non solo personaggi storici, ma anche mitologici o altro ancora). Questi in realtà non devono neppure provenire per forza dal passato, ma possono arrivare anche dal futuro, dato che per gli spiriti eroici non esiste alcuna concezione del tempo.
Gli spiriti eroici nascono quando qualcuno nella propria epoca compie delle imprese uniche e all’apparenza impossibili per un essere umano, tanto da essere venerato dalle successive generazioni come un eroe inarrivabile. Alcuni spiriti eroici si generano anche senza la reale esistenza di queste figure, come ad esempio accade con gli eroi del mito. Per generare uno spirito eroico bisogna aver compiuto imprese, reali o meno, che trascendano il tempo e che restino nella mente delle successive generazioni.
L’ultima "clausola" necessaria è quella di fare un patto con la Terra stessa, che nel mondo di Fate ha una propria volontà. Chi decide dopo la sua morte di diventare uno spirito eroico al servizio della Terra, in vita ottiene una grande potenza degna degli eroi più famosi, anche se poi non verrà mai ricordato nella storia.
Chi diventa uno spirito eroico alla sua morte finisce in una sorta di dimensione chiamata il Trono degli Eroi, che esiste al di là del tempo e dello spazio. Qui sono conservate tutte le informazioni di tutti gli spiriti eroici mai esistiti, che possono essere richiamati nel mondo tramite un'evocazione. In realtà richiamare in tutta la sua potenza e abilità uno spirito eroico, per via dell’elevata energia magica necessaria, è qualcosa che soltanto la Terra stessa può fare, solitamente come sistema di autodifesa contro minacce globali.
Il rituale del Santo Graal nasce in effetti come emulazione del meccanismo per cui la Terra, in caso di estremo pericolo, evoca sette eroi che la difendano. Il Santo Graal, nonostante la sua potenza magica, non può permettersi di evocare uno spirito eroico completo e dunque sfrutta sette archetipi o classi e in ciascuna inserisce gli eroi più affini, limitando la loro potenza e le loro abilità per favorirne un determinato aspetto. Vediamo ora quali sono queste sette classi.
- Saber: Una delle classi di eroi più potenti, per via della loro agilità e potenza nel corpo a corpo. Questa classe combatte principalmente utilizzando le spade.
- Lancer: Guerrieri agili e capaci di brandire armi a lungo raggio, come lance, alabarde e giavellotti.
- Archer: Guerrieri abili con qualsiasi arma da lancio, non soltanto con gli archi.
- Rider: Servant dotati di abilità speciali e di una cavalcatura spesso epica che dà loro un vantaggio in battaglia.
- Assassin: Servant che eccellono nell’arte dell’assassinio, in grado di attaccare di sorpresa e di nascondersi facilmente.
- Caster: Sono dei Servant la cui abilità principale è legata alla magia, che usano come principale mezzo d’offesa. Solitamente sono in grado di utilizzare formule molto più avanzate e potenti dei loro maghi evocatori.
- Berserker: In questa classe rientrano tutti gli eroi che nella loro vita hanno perso il controllo. La loro mancanza di equilibrio li rende difficili da controllare, ma sl contempo più pericolosi in combattimento.
Uno spirito eroico non necessariamente appartiene a una sola di queste sette classi e dunque, a seconda dei casi, può essere evocato in più di una classe. Re Artù, o meglio Artoria Pendragon in vesti femminili nell’universo di Fate, ad esempio è sempre stata evocata come Saber, ma in alcuni spin-off compare anche come Lancer; stessa cosa per Gilgamesh, solitamente Archer ma apparso anche come Caster. Ogni classe enfatizza alcuni aspetti eroici rispetto ad altri, dato che, come detto in precedenza, l’energia magica del Santo Graal non è in grado di evocare uno spirito eroico con tutte le sue capacità.
I Servant non possono essere scelti dai maghi che li evocano, ma tramite un catalizzatore, come ad esempio una reliquia del passato, si può facilitare l’evocazione di un determinato eroe. In mancanza di questo, solitamente il Santo Graal evoca un Servant affine al carattere del mago che lo sta evocando. I maghi vengono poi dotati di tre Command Spell per controllare i Servant, dato che questi sono normalmente molto più potenti di loro e potrebbero sfuggire al loro controllo. Utilizzando un Command Spell un mago può ordinare a un Servant qualunque cosa e questo sarà costretto a farlo, anche se il comando fosse quello di suicidarsi.
Le armi segrete dei Servant sono i Noble Phantasm, potenti artefatti magici che incarnano le abilità degli eroi che li possedevano. Infatti, come gli spiriti eroici incarnano tutte le abilità considerate nella loro storia o nel loro mito, le loro armi incarnano ogni aspetto che le ha rese leggendarie. Tra queste ad esempio troviamo la spada Excalibur, dalla potenza magica enorme e in grado di generare un potente fascio di luce, oppure la lancia Gáe Bolg, in grado di trafiggere il cuore dei nemici a colpo sicuro.
Alcuni Servant sono in grado di utilizzare, tramite il proprio Noble Phantasm, anche il concetto di Reality Marble, un potere che evoca una sorta di dimensione parallela che sostituisce il mondo comune. Questa dimensione può essere considerata come il mondo all’interno di una persona, che in questo caso viene a sostituire il mondo esterno. Solitamente questo potere può essere usato solo per poco tempo, dato l’elevato dispendio di energia magica che richiede. Alcuni esempi di tali realtà interiori sono lo Ionioi Hetairoi di Alessandro Magno, in grado di trasportare il nemico in una landa deserta dove è schierato tutto l’esercito del prode condottiero, o l’Unlimited Blade Works di Archer, in grado di creare infinite armi dal nulla in un’area desolata a sua volta ricoperta da numerose armi conficcate nel terreno.
Le serie animate
Passiamo ora alle diverse serie animate ambientate nell’universo di Fate, tra serie regolari, spin-off, film d’animazione e molto altro.
Fate/Stay Night
La primissima versione animata di Fate/Stay Night è la serie omonima uscita nel 2006 in Giappone e realizzata da Studio Deen. Quest’anime segue la prima route del videogame, ossia Fate, focalizzandosi principalmente sul personaggio di Saber e del suo rapporto con il protagonista Shirou Emiya. L’anime non è completamente fedele alla route e presenta diversi accenni agli altri due percorsi del videogioco, anche se trattati in maniera molto blanda, scelta che ai fan non piacque molto. Nonostante tutto è una buona introduzione al mondo di Fate e alla storia di Emiya e Saber (aka Artoria Pendragon), ossia i personaggi più iconici della saga. L’anime si compone di 24 episodi, ma è molto difficile, data la sua età, trovarlo su canali di streaming legali.
Fate/Stay Night: Unlimited Blade Works
Come il nome lascia intuire, quest’anime si occupa di adattare la seconda route del gioco originale. Il focus storia in questo caso si sposta su Tohsaka Rin e soprattutto sul suo Servant, il misterioso Archer e il suo rapporto con Shirou Emiya. Non mancano poi tutti gli altri personaggi coinvolti, come Saber, Lancer e molti altri. Esistono due versioni di Unlimited Blade Works: un film animato di Studio Deen del 2010, che però adatta in maniera troppo sommaria la storia, e l’anime di Ufotable, uscito tra il 2014 e il 2015 per un totale di 26 episodi. La versione di Ufotable, presente su Netflix, è quella più consigliabile e può essere un ottimo punto d’inizio per avvicinarsi alla saga di Fate, anche se non si fosse riusciti a recuperare il primo anime di Fate/Stay Night. Le animazioni di Ufotable poi (gli stessi dell’anime di Demon Slayer) sono tra le migliori mai viste in un anime, soprattutto per quanto riguarda i combattimenti.
Fate/Stay Night: Heaven’s Feel
Una trilogia di film d’animazione che adatta la terza e ultima route del videogioco originale. I tre film sono sempre realizzati da Ufotable; il primo è uscito in Giappone nel 2017, il secondo nel 2019 e il terzo il 15 agosto 2020. In Italia sono arrivati grazie a Dynit che, in collaborazione con Nexo Digital, li ha anche portati in diversi cinema per delle proiezioni speciali. I primi due film sono attualmente disponibili su Netflix, mentre il terzo sarebbe dovuto uscire nei cinema italiani questa primavera, ma a causa dei problemi dovuti alla pandemia è stato rimandato, anche se è quasi certo che prima o poi arriverà su Netflix per completare la trilogia. Questi tre film si focalizzano soprattutto sul personaggio di Sakura Matou, che, messa in secondo piano nelle altre due route, qui avrà un ruolo centrale. La storia di Heaven’s Feel è considerata la più tetra dei tre percorsi, addirittura con alcune tinte horror, con scene che possono risultare persino disturbanti. È consigliabile vedere i tre film dopo aver visto almeno Unlimited Blade Works, date le grandi differenze con le due storie precedenti.
Fate/Zero
Il prequel di Fate/Stay Night, che narra gli eventi della Quarta Guerra per il Sacro Graal avvenuta 10 anni prima della storia originale. In Giappone è uscita come una serie di light novel, ossia romanzi brevi, scritte da Gen Urobuchi (colui che ha anche scritto la storia di Puella Magi Madoka Magica). L’adattamento animato è arrivato in Giappone tra il 2011 e il 2012 con un totale di 25 episodi realizzati da Ufotable, all’epoca alla sua prima esperienza con la serie Fate. Anche in questo caso abbiamo animazioni di altissima qualità, cosa a cui lo studio ci ha abituati. La storia, essendo meno legata a percorsi differenti, è più diretta e variegata e si concentra su tutti i personaggi presenti, tra Servant e Master, in particolar modo su Kiritsugu Emiya, colui che diventerà il padre adottivo di Shirou Emiya, e sul background legato al rituale del Sacro Graal. Fate/Zero ha toni molto più maturi delle precedenti serie (tolto Heaven’s Feel) e offre parecchi momenti e personaggi memorabili. Nonostante sia un prequel è consigliabile vedere questa serie animata dopo aver visto le tre precedenti legate alla storia originale, per via di alcuni eventi che è possibile capire al meglio soltanto conoscendo Fate/Stay Night. L’anime è attualmente presente su Netflix.
Fate/Apocrypha
Questa serie animata è il primo spin-off slegato dagli eventi della serie originale. L’anime, realizzato da A-1 Pictures, si basa su una serie di light novel scritte da Yuchiro Higashide ed è composto da 25 episodi usciti in Giappone nel 2017. Anche questa serie è presente su Netflix. La storia è ambientata in un mondo parallelo a quello di Fate/Stay Night, dove il Santo Graal è stato rubato durante la Terza Guerra e trasferito in Romania dalla famiglia di maghi Yggdmillenia. Questi vogliono tenere il Graal per sé e creare una nuova organizzazione di maghi in contrasto contro l’Associazione dei Maghi, tanto da aver evocato sette Servant a difesa del proprio territorio. In tutta risposta l’Associazione dei Maghi utilizza sette Master per evocare altri sette Servant da mandare contro quelli della famiglia Yggdmillenia. Questa nuova guerra sarà dunque diversa da quelle classiche, dato che è combattuta da due squadre di Servant una contro l’altra: i neri della famiglia Yggdmillenia con i rispettivi Master, e i rossi dell’Associazione dei Maghi. Il Graal in quest’occasione evoca anche un nuovo Servant nella classe Ruler, allo scopo di supervisionare il conflitto.
Fate/Last Encore
Un altro spin-off, stavolta tratto dal videogioco Fate/Extra, uscito in origine su PSP di Sony. L’anime è realizzato da Studio Shaft ed è composto da 13 episodi usciti nel 2018 in Giappone. Anche quest’anime è presente su Netflix. La storia del mondo di Fate/Last Encore è simile alla storia di quello di Fate/Stay Night fino al 1970 circa, poi iniziano le differenze e il mana comincia a svanire dal mondo. Nel 2030 viene scoperto sulla Luna un misterioso sistema simile a un super computer, ma molto più avanzato di qualsiasi creazione umana, chiamato Moon Cell. Questo ha registrato ogni evento avvenuto sulla Terra, diventando una sorta di secondo Trono degli Eroi. Grazie alla sua avanzatissima tecnologia, il computer è in grado di digitalizzare le anime e, per acquisire i migliori dati possibili sul mondo e sull’umanità, decide di creare una sorta di evento simile alla Guerra per il Santo Graal combattuta nella città di Fuyuki. Qui i partecipanti sono molti di più, ben 999, che verranno poi ridotti a 128 dopo una fase preliminare. I partecipanti rimanenti si scontreranno infine in una fase con un torneo uno contro uno fino a quando non resterà un solo vincitore.
Protagonista della storia è Hakuno Kishinami, che si risveglia all’interno della scuola chiamata Tsukumihara Academy senza nessun ricordo del suo passato. Qui Hakuno è costretto a partecipare a questa battaglia con un Servant al suo fianco, affrontando amici e nemici in una battaglia per la sopravvivenza senza nemmeno capire bene i motivi che si celano dietro a questa. Nella serie ci sono diversi personaggi già visti in Fate/Stay Night come Rin Tohsaka, Sakura Mato, Shinji Matou o Archer. A questi si aggiungono nuovi personaggi, compresi nuovi spiriti eroici, come Sir Francis Drake, Robin Hood e Gawain.
Fate/Grand Order
Anche questo spin-off nasce da un videogioco molto popolare, questa volta per smartphone, da cui prende anche il nome. Il titolo è un RPG con un sistema detto "gacha", in cui cioè i giocatori utilizzano una valuta in gioco (spesso acquistabile anche con soldi reali per velocizzare i tempi) per comprare i vari personaggi; l'acquisto è però sempre "a scatola chiusa" e serviranno dunque diversi tentativi prima di ottenere i personaggi più rari e potenti. Il videogioco è molto popolare soprattutto in Asia, dove è diventato il sesto videogioco mobile più redditizio di sempre. Ovviamente, dato che il gioco inserisce numerosissimi personaggi per invogliare i giocatori a ottenerli tutti, sono presenti tutti i Servant apparsi nelle storie canoniche di Fate, più molti nuovi personaggi o nuove versioni di quelli già visti. La storia è di natura episodica e nuovi capitoli vengono inseriti continuamente. Di Grand Order sono stati realizzati diversi anime, che adattano alcuni capitoli visti nel videogioco.
- Fate/Grand Order – First Order – è il film animato, presente anche su Netflix, che adatta il prologo del videogioco ed è stato creato dallo studio d’animazione Lay-duce.
- Una serie animata andata in onda tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 chiamata Fate/Grand Order - Absolute Demonic Front: Babylonia adatta invece uno dei capitoli del gioco ambientati nel regno dell’antica Babilonia ed è composta da 22 episodi animati da CloverWorks. Questa serie però non è ancora disponibile in streaming.
- Infine, entro l’autunno 2020 uscirà un nuovo film animato diviso in due parti chiamato Fate Grand Order: Camelot, che adatterà un altro capitolo della storia del videogioco e sarà animato da Production I.G.
La storia di Grand Order è ambientata in origine nel 2015, quando l’organizzazione segreta Chaldea, creata allo scopo di evitare l’estinzione della razza umana, scopre che nel 2016 l’intera umanità verrà cancellata dalla faccia della Terra. La causa di questa catastrofe sembra legata alla Quinta Guerra per il Santo Graal, combattuta nella città di Fuyuki nel 2004. L’agenzia utilizza dunque la tecnologia Rayshift per far viaggiare nel passato due suoi agenti, Ritsuka Fujimaru (protagonista del gioco e avatar del giocatore, che può scegliere se sarà maschio o femmina) e Mash Kyrielight, al fine di scoprire quale sia la minaccia che rischia di distruggere tutta l’umanità. Nei diversi capitoli la coppia di protagonisti attraverserà varie epoche storiche, incontrando i diversi Servant apparsi in tutte le opere di Fate/Stay Night.
Altre opere
Esistono poi altre opere legate alla saga di Fate. C'è ad esempio un sequel del videogioco chiamato Fate/Hollow Ataraxia, uscito nel 2005, che non ha mai visto finora un adattamento animato.
Tra gli anime non legati strettamente alla storia di Fate esiste Fate/kaleid liner Prisma Illya, che conta ben 4 stagioni e un film d’animazione. La serie ha per protagonista un personaggio dell’originale Fate/Stay Night, Illyasviel von Einzbern, ma è ambientata in un universo alternativo dallo stile Majokko, ossia quel genere di storie in cui una normale ragazza è in grado di trasformarsi in una sua versione alternativa con poteri magici, come succedeva ad esempio negli storici anime Sailor Moon e L’incantevole Creamy. In questo anime compaiono molti personaggi di Fate.
Emiya-san Chi no Kyou no Gohan (traducibile come “Il menu di oggi per la famiglia Emiya”) è un anime di 13 episodi dalla durata di poco più di una decina di minuti uscito tra il 2018 e il 2019 che mostra semplicemente il protagonista Emiya Shirou preparare diversi piatti della cucina tradizionale giapponese per i suoi amici, tra cui Saber, Rin Tohsaka e molti altri personaggi apparsi nel Fate originale.
Lord El-Melloi ni sei no jikenbo (traducibile come “I casi di Lord El-Melloi II”) è un anime recente, uscito nel 2019, e realizzato dallo Studio Troyka. La storia segue le vicende di Waver Elmet, mago dell’Associazione che ha partecipato alla Quarta Guerra del Santo Graal vista in Fate/Zero. Qui lo incontriamo 10 anni dopo quegli eventi, mentre indaga su alcuni casi misteriosi legati al mondo della magia.
Esistono poi diverse opere che mostrano altri universi alternativi (come Fate/Strange Fake, in cui la guerra per il Sacro Graal si sposta in America) che al momento sono disponibili soltanto in Giappone come manga o light novel.
L'ordine migliore per guardare tutte le serie di Fate
Ora che abbiamo visto tutte le serie più importanti dell'enorme saga di Fate è giunto il momento di capire in che ordine guardarle. Per comprendere al meglio la serie io consiglio quest’ordine.
- Fate/Stay Night o Fate/Stay Night: Unlimited Blade Works (intercambiabili)
- Fate/Stay Night: Heaven’s Feel
- Fate/Zero
Lo Zero, come detto in precedenza, presenta diversi eventi che possono essere capiti al meglio soltanto dopo aver visto le serie originali, dunque anche se è un prequel è meglio guardarlo solo dopo la visione delle serie precedenti.
I rimanenti anime, come Apocrypha, Last Encore e Grand Order, possono essere visti in qualunque ordine si voglia, dato che sono ambientati in mondi alternativi che hanno in comune solo la Guerra per il Sacro Graal e poco altro. Consiglio comunque di non vedere queste serie spin-off prima delle serie tratte da Stay Night, dato che gli eventi pongono le basi sull’universo narrativo descritto al meglio nella serie originale.
Fateci sapere, una volta viste le serie di Fate, qual è la vostra preferita.
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