Hanno entrambe sedici anni, Gaia Girace e Margherita Mazzucco. I loro nomi stanno rimbalzando di giornale in giornale nelle ultime settimane per l'uscita della nuova stagione de L'amica Geniale, Storia del nuovo cognome. L'amatissima saga di Elena Ferrante è diventato un eccellente prodotto dell'intrattenimento, che ha attecchito anche all'estero: non a caso, L'amica geniale è tra le serie più apprezzate al mondo.
Ciò comporta sicuramente una grande responsabilità sulle spalle di chi, a soli sedici anni, non sa ancora cosa vuole dalla vita, se non recitare. Ma lasciamo la parola a Gaia e Margherita, le interpreti di Lila ed Elena, le amiche geniali nate dalla penna di Elena Ferrante.
Avete letto i romanzi de L’amica geniale?
Gaia: Mi piace molto come scrive Elena Ferrante. Ho letto soltanto i primi due romanzi, ho voluto evitare di leggere i successivi per non cambiare la visione dei personaggi e non farmi condizionare da ciò che succedeva.
Margherita: Sì, anni fa dopo il primo provino. Li ho letti tutti.
Lila ed Elena sono due ragazze che rincorrono l’età adulta, crescono troppo in fretta. Com’è stato per voi interpretare questi ruoli?
Gaia: Io in realtà non mi faccio tante domande quando recito. A volte sì, ma cerco di farmene meno possibile. Il problema che non mi pongo mai è l’età, per me non conta, altrimenti mi lascerei influenzare troppo. Affronto tutto con più naturalezza possibile.
Margherita: Per me è stata una grande sfida perché dovevo entrare nell’ottica degli anni ’50-’60 e capire che molte cose che io faccio adesso, anche i movimenti e la postura, dovevano cambiare. Mi sono esercitata molto su questo.
Per Gaia: Man mano che la storia di Elena Ferrante prosegue, Lila e Lenù si ritrovano nel pieno della vita adulta. Come hai vissuto questo personaggio? Qual è stato il momento più difficile per te sul set?
La parte più difficile per me è stata a Ischia. C’è stato un cambio di regia e per me è stato un duro colpo, era una figura importante, sia professionalmente che personalmente, mi ero molto legata a [Saverio Costanzo]. Poi Lila in quel periodo ha affrontato tanti cambiamenti, c’è un contesto diverso: Lila s’innamora, ha una vita diversa, forse più spensierata rispetto al solito. Però, poi, con Alice Rohrwacher ci siamo trovate bene, è una grande artista.
Per Margherita: Elena è spesso combattuta tra quello che vorrebbe fare e quello che invece farebbe Lila al suo posto. Anche tu sei così?
Tutti durante l’adolescenza non sanno bene cosa fare, non hanno ben chiaro il loro futuro, credo sia un passaggio normale per una ragazza della mia età. Quindi sì, anche io sono così.
Per la terza stagione potete anticipare qualcosa? Ad esempio, ci sarete di nuovo voi due a interpretare le protagoniste?
Gaia: Ci saremo per i primi episodi, forse i primi tre.
Margherita: Anticipare qualcosa è impossibile, non ci dicono nulla, siamo sempre le ultime a sapere le cose.
Un pregio e un difetto del personaggio che interpretate.
Gaia: Di pregi, Lila ne ha tanti. Amo la sua determinazione e la sua forza, mi ci ritrovo. Non si è mai arresa e, nonostante le tante difficoltà, non ha mai perso il suo essere. Si è sempre battuta per le sue idee. Di difetti non te ne posso dire per un semplice motivo: una delle prime cose che insegnano agli attori è di non giudicare mai il proprio personaggio. Non possiamo criticarli perché cambierebbe la nostra visione d'insieme. E poi Lila secondo me è perfetta.
Margherita: L’empatia e la determinazione come pregio. Difetto? Pensa troppo.
C’è qualcosa che vi accomuna al vostro personaggio?
Gaia: Lila si basta sempre. Sto imparando a essere più diplomatica nell’ultimo periodo, ma sono ancora troppo dura. Alcune cose per me sono imprescindibili, mi batto per le mie idee. Sono sempre stata molto determinata ed è grazie alla mia determinazione che sono arrivata qui, è partito tutto da me.
Margherita: La forte empatia... e anche la disciplina.
L'amica geniale ha un legame speciale con Ischia, com'è stata la vostra esperienza sull'isola?
Gaia: Per lo stress e una serie di cose messe insieme, per me il periodo a Ischia è stato il peggiore: mi sono ammalata, ho avuto la tonsillite, congiuntivite e anche la febbre. Ero sotto antibiotico, non sapevano come girare perché io ero in tutte le scene. È stato un momento molto critico, ho bloccato una troupe per due giorni. Di solito ho sempre girato, anche da malata, ma in quell’occasione il medico mi ha dato due giorni perché stavo troppo male. Sono stata segregata in hotel, la camera affacciava sulla piscina e guardavo tutti gli altri farsi il bagno. Terribile!
Margherita: L’estate a Ischia è un sogno, sono stata fortunata perché in quel periodo alcuni miei amici erano lì in vacanza. Questo per me è stato il secondo anno sull'isola, quindi già avevo dimestichezza con il territorio. Una sera, andando fuori a cena con mio padre, mi hanno riconosciuto e mi hanno fatto sedere subito, saltando i 45 minuti di attesa.
Amiche sul set, ma anche lontano dalle telecamere: ci raccontate un po’ la storia di Margherita e Gaia, al di fuori de L’amica geniale?
Gaia: Non siamo migliore amiche, si è instaurato un legame ed è importante questo sul set per far sì che due persone lavorino bene, è importante che nasca una certa complicità per due personaggi così legati. La nostra intesa è nata sin da subito, ci vogliamo bene, ma non ci vediamo spesso fuori dal set. Abitiamo anche lontano.
Margherita: Siamo state tanto tempo insieme, quindi era quasi naturale che andasse così.
Qual è il vostro sogno nel cassetto?
Gaia: Io di sogni ne ho tanti, però mi piacerebbe andare fuori, viaggiare tanto, imparare benissimo l’inglese e andarmene in America.
Margherita: il mio sogno è semplice: proseguire con la recitazione.
Qual è stata l’esperienza più bella o più difficile finora?
Gaia: Esperienza bella: Sanremo mi è piaciuto tantissimo, ho conosciuto i cantanti in gara, si è creata una bella atmosfera. Ciò che accomuna noi artisti è che tutti inseguiamo un sogno e vogliamo migliorarci sempre, per questo si creano bei rapporti tra colleghi. Ho fatto tante amicizie, sono molto contenta.
Margherita: Esperienza difficile: ero molto agitata per Sanremo e anche la prima volta che siamo andate in America, dove abbiamo fatto la nostra prima conferenza.
Quali sono i messaggi di questa serie e perché ha avuto un riscontro così forte in tutto il mondo, secondo voi?
Gaia: Perché è schietta, perché è tutto vero, tutto quello che racconta è vero, non è frutto d’immaginazione. È anche tanto attuale, anche se la storia narrata è ambientata negli anni ’60. Non è banale, ha avuto uno straordinario successo perché racconta una storia con tanta morale, è come se tutti i personaggi facessero parte di una personalità generale. Lila ed Elena siamo tutti noi, le persone ci si rispecchiano ed è per questo che ha catturato una fascia di pubblico così ampia.
Margherita: Secondo me, i libri di per sé hanno spianato la strada, erano già molto forti per conto proprio. La serie tratta temi universali, tutti nella vita siamo stati Lila e Lenù, anche se è ambientata negli anni ’60 è molto moderna e attuale. Il messaggio più importante secondo me è questo: la forza che ognuno ha dentro può portare lontanissimo se si vuole.
Lila ed Elena lo hanno letto: voi avete letto Piccole Donne?
Gaia: No, però vorrei. Ho diversi libri in lista che vorrei leggere, appena ho un po’ di tempo…
Margherita: Adesso non ho molto tempo per leggere, ma mi piace tanto farlo, ho cominciato presto, ma adesso leggo soltanto libri che assegnano per la scuola.
Quali sono i progetti per il vostro futuro?
Gaia: Appena finirà l’esclusiva de L’Amica Geniale, dopo la terza stagione, valuterò tutte le proposte che mi sono arrivate. Mi piacerebbe fare più cinema.
Margherita: Mi piacerebbe continuare su questa strada, però anche coltivare gli studi. Non so ancora cosa mi piacerebbe studiare, ma so che voglio andare all’Università.
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