Nei circoli cinefili più sensibili c'è già molta attesa per il nuovo film della regista italiana Susanna Nicchiarelli. Il nome forse non vi suona familiare, ma come come parecchi registi italiani del circuito festivaliero europeo e internazionale, la cineasta è una bomba pronta ad esplodere, così come lo era Luca Guadagnino cinque anni fa o Paolo Sorrentino dieci anni prima. Altri nomi hanno avuto quest'allure, ma col tempo la loro carriera si è disinnescata. Venezia 77 sarà un buon banco di prova per capire dove può arrivare Nicchiarelli, perché il punto di svolta nella sua carriera potrebbe davvero essere Miss Marx, la pellicola con cui gareggerà in concorso in un'edizione - dimessa ma comunque curata - della Mostra del cinema di Venezia.
Che Nicchiarelli fosse un nome da tenere d'occhio se ne sono accorti anche a livello internazionale con l'arrivo nel 2017 di Nico, 1988. Il film dedicato alla vita di Christa Päffgen ha avuto un buon responso critico, ma soprattutto ha consegnato all'Italia una regista dal profilo e dal respiro internazionale. Nicchiarelli si è dimostrata decisamente lontana da certe tematiche politico-bucoliche che rendono sin troppo simili tra loro alcuni nomi pur importanti del nostro panorama cinematografico, spesso in concorso a Venezia.
Stavolta Nicchiarelli ha dalla sua anche un'attrice di grande bravura ed esperienza come Romola Garai, che in un'edizione povera di stelle come si preannuncia essere Venezia 77 saprà sicuramente attrarre l'attenzione. Il vero elemento stuzzicante di questo biopic al femminile è il punto di partenza: come suggerito dal titolo, il film racconta la vita della figlia del celebre scrittore ed economista Karl Marx.
La straordinaria vita di miss Marx
Tutti conosciamo almeno di nome Karl Marx, il pensatore tedesco autore de Il capitale. Quasi sconosciuta è invece la vita di sua figlia Eleanor “Tussy” Marx, che per interessi, intelligenza e impegno politico non viene oscurata nemmeno dal confronto con l'esempio paterno. Eleanor è stata attivista per i diritti dei bambini, femminista, sindacalista e instancabile guardiana dell'integrità dell'opera paterna, anche dopo la morte di Karl. Cresciuta all'ombra di due figure leggendarie come il padre e Engels, Eleanor ha saputo sviluppare una propria bussola morale ed elaborare un pensiero personale e vivacissimo. Eppure la sua è anche una storia di fragilità personale, amplificata dall'incontro fatale con Edward Aveling.
Su questo straordinario contrasto tra una figura pubblica più determinata che mai e una donna che nel privato si rivela molto fragile, Nicchiarelli ha dichiarato:
La storia di Eleanor Marx apre un abisso sulla complessità dell'animo umano, sulla fragilità delle illusioni e sulla tossicità di certe relazioni sentimentali. Raccontare la vita di Eleanor vuol dire parlare di temi talmente moderni da essere ancora oggi, oltre un secolo dopo, rivoluzionari. In un momento in cui la questione dell'emancipazione è più che mai centrale, la vicenda di Eleanor ne delinea tutte le difficoltà e le contraddizioni.
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Se siete incuriositi da questa pellicola, non dovrete attendere molto per poterla testare e tornare in sala: Miss Marx infatti arriverà nei cinema italiani il 17 settembre 2020.
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