Lo sci-fi del momento non risiede nel futuro, ma nel passato, e si intitola The Nevers.
Trova spazio nella Londra tardo-vittoriana, si insinua tra i vicoli di una città ricolma di gente, pettegolezzi, pregiudizi e soprattutto pericoli: tutti ricordano gli straordinari fatti avvenuti nell'agosto 1896, nessuno sa spiegarseli. Eppure delle risposte ci devono essere, come del resto chi ne è alla ricerca. Anche perché le conseguenze son ben visibili a tutti.
Ecco allora che tra parasoli e merletti, tra bizzarri marchingegni e incredibili avvenimenti, si sbroglierà, episodio dopo episodio, l'intricata matassa presentataci fin dai primi minuti di The Nevers, la nuova produzione di HBO in arrivo dal 12 aprile su Sky e NOW.
Mistero, azione, dramma e ironia: i punti di forza di The Nevers
Ma partiamo dall'inizio, o almeno, l'inizio come lo conosciamo noi.
Amalia True (Laura Donnelly) e Penance Adair (Ann Skelly) sono tra coloro che la società londinese ha denominato Toccati, per via delle abilità sovrannaturali di cui è entrato in possesso un non specificato numero di persone (per lo più donne) quel fatidico giorno d'estate. Le due gestiscono un orfanotrofio patrocinato dalla facoltosa Lavinia Bidlow (Olivia Williams), atto a offrire rifugio proprio ai Toccati che, neanche a dirlo, vengono generalmente ostracizzati dalla società, sfruttati da essa o, alla meno peggio, considerati come delle peculiari attrazioni, non dissimili da quelle che si potrebbero vedere in un circo.
Ma come ci si potrebbe aspettare in queste situazioni, non c'è mai limite al peggio per chi è considerato diverso, per chi non rientra nei canoni prestabiliti, e vuoi per paura, rabbia, avidità o quali che siano le motivazioni dietro l'intento, la persecuzione non è semplicemente dietro l'angolo, ma è già fortemente radicata nell'ambiente circostante.
Sarà così che la carrellata di personaggi mostrataci già dai primi fotogrammi si ritroverà coinvolta in una serie di eventi interconnessi che i fan di Joss Whedon, la mente dietro la serie, sanno già di poter trovare alla base di un mondo ricco, sfaccettato, complesso, e specchio di temi e valori universali. Questi vengono portati sullo schermo mediante un ben dosato mix di azione, dramma e humor (è facilmente ravvisabile, ad esempio, quello stile di dialoghi che tanto ha caratterizzato le altre opere di Whedon, a partire da Buffy), che si fanno largo in una evidente comunione di generi e influenze, intrecciati fra loro per formare una tela dai mille ricami in grado di catturare fin da subito l'attenzione del pubblico. E, si spera, cercare di mantenerla.
Srotolare il gomitolo
Ma come fare per raggiungere questo obiettivo? Beh, The Nevers sembra essere sulla buona strada, almeno da quanto traspare dai primi 4 episodi.
Con un ritmo piuttosto serrato, ci vengono infatti presentati diversi setup, che troveranno i rispettivi payoff man mano che prosegue la vicenda, anche relativamente presto (forse troppo?) in alcune occasioni, mentre per altri dovremo "faticare" di più. Non ci viene dunque fatto attendere a lungo prima di arrivare a determinate risoluzioni, ma per le più incisive, come d'altronde è normale che sia, dovremo probabilmente aspettare il finale di stagione (o almeno, della prima parte della storia).
Tra i più grandi misteri abbiamo ovviamente il chi (o cosa) si cela dietro la comparsa dei Toccati, assieme al perché, ma anche la nostra protagonista Amalia, quella che sembra essere un misto tra la Buffy di Sarah Michelle Gellar e la Jessica Jones di Krysten Ritter, nasconde i suoi segreti ("Ho una missione: non l'ho cercata, non ne sono all'altezza ma è importante. E richiede dei sacrifici" la sentiamo affermare anche nel trailer) e non è l'unica. Ogni personaggio ha una backstory tutta da scoprire, ma solo per alcuni di essi ci vengono dati sufficienti indizi per intuire già dal principio chi abbiamo davvero di fronte (anche se è difficile non elaborare ogni volta nuove teorie), e come le dinamiche tra loro possano propellere in avanti la storia.
Di carne al fuoco, insomma, ve ne è tanta, e cucinata con tanti metodi differenti; un barbecue che negli ingredienti, nella procedura, nei condimenti utilizzati riprende dalla più nota tradizione televisiva e cinematografica, e di certo non manca di autocitazionismo (più o meno discreto) da parte del suo creatore. Se funzionerà o finirà con lo stancare, tuttavia, si potrà dire solo giunti almeno ai primi traguardi narrativi. L'inizio, però, promette bene, e la curiosità di vedere se la parola data verrà mantenuta è presente all'appello.
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La prima parte della prima stagione di The Nevers - quella di cui si è occupato Joss Whedon prima del suo abbandono - è composta da 6 episodi, che saranno trasmessi da Sky a partire dalla notte tra l'11 e il 12 aprile, quando in contemporanea con l'America avverrà la messa in onda del primo episodio in lingua originale con sottotitoli, per poi essere nuovamente disponibile su Sky Atlantic alle 21.15 di lunedì 12. Nel frattempo, questi saranno resi accessibili per lo streaming anche su NOW, e dal 19 aprile, con cadenza settimanale, arriveranno sulle due piattaforme gli episodi doppiati.
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