The Nightmare Before Christmas è considerato da molti il film d'animazione per eccellenza da vedere ad Halloween, festività intorno a cui ruotano le vicende narrate. La pellicola, distribuita nell'ormai lontano 1993, si distinse per essere completamente in stop-motion, tecnologia in cui i pupazzi vengono mossi a mano dagli animatori di fotogramma in fotogramma. Ideata e prodotta da Tim Burton, consacrò in un certo senso la carriera del noto regista, che a quel tempo si era già fatto conoscere con l'ottimo Batman (1989) ed Edward mani di forbice (1990).
La storia, come molti sapranno, è incentrata su uno scheletro alto e magro di nome Jack Skeletron, che è il re delle zucche e capo di un mondo immaginario noto come Halloween Town: un luogo di raccolta per tutti i mostri, che lavorano un intero anno per prepararsi al 31 ottobre. Un giorno, tuttavia, mentre Jack vagabonda nel bosco viene risucchiato da un albero e finisce in una città piena di neve, lucine e gioia, rimanendone affascinato: così si appassiona al Natale e decide di portare la festività nel suo mondo.
Sebbene The Nightmare Before Christmas sia un musical cult da vedere e rivedere ogni 31 ottobre, ci sono una serie di curiosità che neppure i fan dell'opera potrebbero conoscere. Le trovate in questo articolo.
1) Le canzoni del film furono scritte prima della sceneggiatura
I brani di The Nightmare Before Christmas vennero scritti dal compositore Danny Elfman prima che ci fosse uno script da cui partire. Tim Burton gli aveva soltanto raccontato l'idea e descritto qualche pezzo della storia quando Elfman si mise al lavoro. Nel 2015, il compositore disse al Los Angeles Times:
Tim mi mostrava schizzi e disegni, e mi raccontava la storia; la descriveva in frammenti di frasi e parole, e io dicevo "Sì, ho capito". Tre giorni dopo, avevo una canzone.
Un risultato davvero straordinario, soprattutto considerando che il pezzo di apertura (This is Halloween) è ormai divenuto un vero e proprio "inno" alla festività anglosassone.
2) Elfman diede voce a Jack
Non solo compositore, anche cantante. Danny Elfman diede voce allo scheletro protagonista nelle fasi musicali, cantando tutti i brani in cui è Jack a "parlare". Nelle sequenze non cantate, invece, fu Chris Sarandon a doppiare il re delle zucche.
Elfman prestò la voce anche ad altri due personaggi: il Clown e Prendo, uno dei tre bambini diabolici (Vado, Vedo e Prendo) che vengono incaricati da Jack di prelevare e consegnargli Babbo Natale.
Nella versione italiana, Jack Skeletron è doppiato da un ottimo Renato Zero.
3) Tim Burton non è il regista del film
Sebbene il titolo originale del film sia Tim Burton's The Nightmare Before Christmas, fu Henry Selick a dirigere la pellicola. Burton ebbe l'idea: gli venne nella sua città natale, la californiana Burbank, un posto in cui non essendoci un grande cambiamento climatico tra autunno e inverno il tempo era scandito dalle decorazioni dei negozi. C'erano vetrine che venivano addobbate con largo anticipo, così, proprio nei giorni in cui alcune sfoggiavano ancora le decorazioni di Halloween, altre erano già a tema natalizio. Da qui l'illuminazione di mescolare le due festività in un lungometraggio.
4) Il film si basa su una poesia
The Nightmare Before Christmas si basa su una poesia scritta da Burton quando era animatore presso Disney. Nel 2013, Selick raccontò al Daily Beast:
Tim riscrisse la poesia Twas the Night Before Christmas (pubblicata in forma anonima nel 1823 ma ufficialmente attribuita a Clement Clarke Moore, n.d.R.), realizzando il design di Jack Skeletron, del suo cane Zero e di Babbo Natale.
A quanto pare, il regista propose la poesia a Disney per realizzare uno speciale in stop-motion nel 1983, ma la sua richiesta venne respinta. Sebbene 10 anni più tardi la Casa di Topolino finanziò la pellicola, non se la sentì di associare il proprio marchio per bambini e famiglie a un film d'animazione così tetro e dark.
5) Le comparse di Jack Skeletron in altri film
La primissima volta che vediamo lo scheletro longilineo non è nel film in cui è protagonista, ma nella pellicola Beetlejuice del 1988 (ancora di Tim Burton). Non è l'unico cameo di Jack: compare infatti anche in un altro film d'animazione di Henry Selick (sempre prodotto da Tim Burton), ovvero James e la pesca gigante (1996).
In realtà, il re delle zucche fa capolino pure in altri lungometraggi: Tim Burton lo ha inserito tra le stampe del papillon indossato dal Cappellaio Matto in Alice in Wonderland e Henry Selick ha omaggiato la sua sagoma in un uovo in Coraline. In più, lo si vede in un'ombra nel classico Disney La principessa e il ranocchio.
6) Il Bau Bau fu il personaggio più difficile da realizzare
Il regista del film spiegò nel 2017 il motivo per cui il Bau Bau fu il personaggio più difficile da mettere in scena:
Il Bau Bau è stato il più difficile da creare perché è grande e piuttosto informe. Alla fine, Rick Heinrichs (uno dei primi collaboratori di Tim Burton, n.d.R.) ha dovuto ricostruirlo; e poi, quando appare "senza pelle", come una massa di insetti, ha tolto anni di vita ad alcuni animatori - ci sono voluti circa quattro mesi per girare quella scena.
In ogni caso, non soltanto il Bau Bau costò uno sforzo pionieristico ai produttori, ma l'intera opera richiese un lavoro inarrivabile: basti pensare che ci volle un team di ben 120 persone, delle quali da 13 a 17 erano animatori, per creare il film, e che per il solo personaggio di Jack Skeletron dovettero realizzare ben 400 teste (ognuna con un'espressione o una posizione della bocca diversa).
7) Il vestito del re delle zucche era originariamente nero
Fu Selick decidere che l'abito caratteristico di Jack avrebbe dovuto avere delle sottili strisce bianche, lo rivela in un DVD speciale uscito in occasione del 15esimo anniversario del film. Inizialmente, infatti, doveva essere completamente nero.
A quanto pare, la decisione venne presa per far risaltare il personaggio su un set già abbastanza oscuro.
8) Tim Burton non vuole un sequel
Dal momento che Tim Burton possiede il 50% dei diritti sui personaggi di The Nightmare Before Christmas, la sua autorizzazione per un eventuale seguito è essenziale. Peccato (o per fortuna) che sia totalmente contrario alla realizzazione di un sequel! Nel 2006, disse a MTV:
Sono sempre stato molto protettivo nei confronti della pellicola, non facendo sequel o cose del genere. Per esempio "Jack visita il mondo del Ringraziamento" o roba simile, perché sento che il film debba mantenere il suo spirito intatto per se stesso e per le persone a cui piace.
Tra l'altro, Burton declinò anche l'idea di Disney di creare una giostra a tema a Disneyland.
9) Disney voleva che Jack avesse gli occhi
Burton e Selick dovettero battersi non poco con Disney per far sì che Jack non avesse gli occhi. A raccontarlo è stato lo stesso ideatore della pellicola nel 2018:
La prima regola dell'animazione è che gli occhi servono per dare espressione ai personaggi. Quindi ho pensato che sarebbe stato fantastico dar vita a protagonisti che non li avessero. Disney ha insistito davvero tanto affinché facessimo Jack con degli occhi amorevoli invece di questi buchi neri, ma non ci siamo mossi dalla nostra posizione.
In fin dei conti, l'assenza degli occhi è una delle principali caratteristiche del protagonista: in questo modo, infatti, Jack è meno espressivo e un po' inquietante.
10) C'è una scena che il regista si è pentito di aver sostituito
Nel 2018, Selick ha detto all'Hollywood Reporter che si rammarica di aver sostituito una scena nel finale del film, quando il Natale arriva ad Halloween Town.
Mostriamo i cittadini di Halloween Town divertirsi con gli sport invernali e con la neve, e si vedono i vampiri giocare a hockey e tirare il disco contro la telecamera - in origine colpivano la testa di Tim Burton. Era davvero divertente. Ma Denise Di Novi o uno dei produttori mi disse: "Non credo che a Tim piacerà". Mi sento così stupido per non averglielo chiesto.
Non trovate che sarebbe stato originale?
11) In un finale prolungato, Jack aveva un figlio
La colonna sonora ufficiale del film ha un epilogo che vede Babbo Natale tornare a far visita a Jack anni dopo e, con sua sorpresa, scoprire che il re delle zucche è diventato padre.
12) Gli omaggi nascosti nella pellicola
Ci sono diversi tributi nascosti nella pellicola ideata da Tim Burton: per esempio il personaggio di Igor, l'assistente del Dottor Finklestein, richiama palesemente Aigor di Frankenstein Jr. di Mel Brooks. Ricordate poi lo spettro che compare proprio nelle battute iniziali del film? È un chiaro riferimento al celebre L'Urlo di Munch.
13) Topolino e Paperino fanno una comparsa
Non poteva certo mancare un accenno a Disney. Due personaggi iconici della major, Topolino e Paperino, hanno infatti un piccolo cameo: sono stampati sui pigiamini dei due bimbi che ricevono i regali da Jack.
14) La citazione nel brano dei Blink 182
Il gruppo pop punk statunitense ha contribuito a dare una certa influenza a The Nightmare Before Christmas citandolo in una delle sue canzoni più famose: I Miss You. Il singolo, pubblicato nel febbraio del 2004, recita infatti: "We can live like Jack and Sally if you want / where you can always find me/ we'll have Halloween on Christmas / and in the night we'll wish this never ends".
15) The Nightmare Before Christmas è un film di Halloween o natalizio?
Sebbene l'atmosfera natalizia la faccia da padrona per una parte della pellicola, nel corso di un festival cinematografico del 2015 a Colorado il regista ha dichiarato che The Nightmare Before Christmas è un film di Halloween.
Ciò non toglie che il lungometraggio possa essere guardato e apprezzato anche sotto Natale, tant'è che capita di vederlo trasmesso in televisione a ridosso del 25 dicembre.
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Vi piace The Nightmare Before Christmas? Conoscevate qualcuna di queste curiosità riguardanti il film?
Via: Insider
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