Margot Robbie era praticamente una sconosciuta quando è stata scritturata per il ruolo di Naomi Lapaglia nel visionario capolavoro di Scorsese The Wolf of Wall Street.
Bellezza australiana dagli occhi blu e dalla grande determinazione, la Robbie aveva esordito in piccole produzioni di Melbourne per poi trasferirsi a New York e tentare di sfondare nel mondo dello spettacolo hollywoodiano.
La sua occasione d’oro è arrivata proprio nel 2013, con i casting per The Wolf of Wall Street, biopic sull’ascesa dello spregiudicato Jordan Belfort, agente di borsa di Wall Street durante gli anni ’80.
La scena di sesso nella nursery (e tra le banconote)
In moltissime scene di The Wolf of Wall Street DiCaprio e Margot Robbie sono impegnati in rapporti sessuali o momenti di seduzione estrema. La scena più indimenticabile è quella dell’approccio di Naomi, offesa dopo un litigio (e ripresa dalla telecamera occultata in un orsacchiotto), fa impazzire suo marito nella stanza dei giochi.
Un’altra decisamente d’impatto è quella in cui la coppia si unisce su un letto coperto di banconote di dollari.
Come Margot Robbie l’ha vissuta
Dopo aver recitato in questo film, Margot Robbie è stata più volte interrogata su come fosse stato condividere il set con un mostro sacro come Scorsese e con un attore affermato come DiCaprio.
La scena in cui Naomi e Jordan hanno un rapporto sessuale nella nursery è passata alla storia come uno dei momenti più bollenti del cinema contemporaneo, tanto che persino Love Magazine si è ispirato per uno shooting ad hoc durante il calendario dell’Avvento 2017 in versione sexy.
Margot Robbie ha raccontato la genesi e la gestione di questa scena durante un’intervista a Porter e ha rivelato di essere stata l’unica donna sul set, in una stanza affollata sotto forti luci di scena, di fronte alla troupe che fissava ogni suo movimento. Era molto imbarazzata, anche perché era la prima volta che si trovava in una produzione così importante e alle prese con una scena così hot, ma ha cercato in ogni caso di essere professionale.
Non hai questa percezione quando guardi il film, ma in realtà eravamo in una piccola camera da letto con 30 membri della troupe… tutti uomini. E per 17 ore ho dovuto fare finta di toccarmi. È stata solo una cosa molto strana, ho dovuto seppellire l’imbarazzo e l’assurdità, davvero intensi, e impegnarmi completamente.
Anche il momento hard sulle banconote può sembrare iconico, ma per Margot Robbie è stato doloroso: quei piccoli fogli di carta le tagliavano la pelle.
Almeno è stata ferita mentre si trovava accanto a DiCaprio: non a tutte può capitare questo “privilegio”.
A Grazia Daily, Margot ha parlato anche dell’imbarazzo nel togliersi i vestiti continuamente davanti agli altri.
È imbarazzante ma è il tuo lavoro e prima lo fai, prima puoi rimetterti i vestiti. Tutti lo affrontano in modo molto professionale, rendendolo il più semplice e confortevole possibile. Non è una cosa nuova per nessuno sul set di un film, quindi per me è stato imbarazzante, ma per tutti gli altri è stato solo un altro giorno ‘in ufficio’.
La professionalità, in altre parole, risolve tutto.
Il significato della scena all’interno del film
The Wolf of Wall Street è un film "girato all’ennesima potenza", come se tutto fosse spinto sull’acceleratore, esagerato, parossistico.
Scorsese è riuscito nella visionaria idea di girare un film sui soldi di Wall Street come se fosse un film hard, in cui il famelico lanciarsi su tonnellate di banconote, di titoli in ribasso o rialzo fosse equiparato a una sorta di orgia gigantesca, cosa che appare molto chiaramente dallo stile di ripresa di uno dei momenti clou della vita lavorativa di Jordan Belfort.
Freaks, movimenti, compravendite, telefoni: tutto è trascinato in un calderone bollente, pieno di stimoli sensoriali, colori, inseguimenti, tutto è all’esasperazione del dinamismo, ogni comunicazione è urlata, ogni momento raccontato al suo estremo.
Questo rapporto carnale con il denaro ha reso Jordan quello che è stato e lo stile di Scorsese ha voluto sottolinearlo, urlarlo in ogni momento.
All’interno di questo contesto si inserisce anche il personaggio di Naomi Lapaglia, seconda moglie dell’agente di borsa, raccontata con una grande allegoria che la equipara al valore monetario di un titolo, di un investimento, rappresentato però, nel suo caso, dal corpo da bambola.
Proprio come un titolo azionario, il suo corpo è inserito nel flusso sregolato di acquisti, vendite, operazioni finanziarie, una bulimia di attività che portano Jordan (e sua moglie) alle stelle.
Pur non essendo per nulla abituata alle scene di nudo, Margot Robbie (che all’epoca aveva 23 anni) aveva trovato una sinergia con il suo personaggio, tanto da intervenire anche sulla scrittura, come ha raccontato a Vanity Fair.
Quando Marty [Scorsese] stava cercando di darmi una mano, e mi diceva che nella scena in cui lei seduce Jordan forse avrei potuto indossare un accappatoio, ho risposto che lei [Naomi] non lo avrebbe fatto. Lei doveva essere nuda. Doveva mettere tutte le carte sul tavolo.
Nell’economia complessiva, la scena del sesso nella nursery, dove Naomi seduce il marito toccandosi e respingendolo con una scarpa in faccia, rispecchia il rapporto di alti e bassi, mai stabile, mai equilibrato (come l’andamento dei titoli in borsa) all’interno della coppia.
Mi svegliavo la mattina, litigavo con Naomi per qualunque cosa avessi fatto la notte prima e poi facevo pace con Naomi.
Non ci sono mezze misure per questa love story, esattamente come non ce ne sono nel lavoro di Jordan, che si occupa di numeri e soldi ma ha un approccio quanto più “hot” possibile. La sua attività e una scena di sesso rientrano nella stessa categoria. Lui e sua moglie sono appassionati nelle liti come nella pace, disposti a spingersi oltre ai limiti del senso comune (“sporcando” una nursery, un luogo puro, con un rapporto improvvisato) e quantificando, valutando ogni oggetto dello spazio (inclusi i loro corpi).
Il sesso sulle banconote è altrettanto selvaggio e sfrenato, specchio di un amore “valutato” e quantificato, ma non per questo meno ardente e appassionato.
Margot Robbie e il ruolo di Naomi Lapaglia
Il ruolo di Naomi Lapaglia era una bomba: Barbie di gran carattere, moglie sexy, curiosa compagna di vita per Jordan, Naomi Lapaglia dà ancora più pepe al film, grazie alle scene infuocate e indimenticabili con il protagonista interpretato da Leonardo DiCaprio.
Per un ruolo simile, per essere diretta da Scorsese in una pellicola dalla regia assolutamente straordinaria, oltre alla bellezza occorreva una grande determinazione.
E Margot Robbie ha ottenuto il ruolo di Naomi Lapaglia proprio grazie al suo carisma e al suo essere fuori dagli schemi. Al provino l’attrice, che era una splendida sconosciuta, andò oltre il copione e improvvisò, impressionando positivamente Scorsese, i produttori e lo stesso attonito DiCaprio.
A raccontarlo era stato lo stesso Scorsese.
[Margot, n.d.r.] ha dato prova di recitazione per The Wolf of Wall Street durante il nostro primo incontro, dando a Leonardo DiCaprio un uno schiaffo in piena faccia.
Quando è stata protagonista della cover di Harper’s Bazaar, Margot Robbie ha parlato in prima persona di quello che stava succedendo.
Nella mia testa pensavo: ‘Hai solo 30 secondi per stare in questa stanza e se non fai qualcosa di impressionante non ne uscirà mai nulla. È un'opportunità unica nella vita, prendila al volo!' E così inizio a urlare contro di lui [Leonardo DiCaprio, n.d.r.] mentre lui mi urla contro. Ed è davvero spaventoso. Riesco a malapena a tenere il passo.
Di fronte a un attore come Leonardo DiCaprio, Margot Robbie era impressionata ma non si è fatta intimorire.
Lui finisce [la sua battuta, n.d.r.] dicendo: 'Dovresti essere felice di avere un marito come me. Adesso vieni qui e baciami.' Quindi mi avvicino alla sua faccia e poi mi chiedo 'Forse dovrei baciarlo. Quando mai avrò mai la possibilità di baciare Leo DiCaprio, mai?’. Ma un'altra parte del mio cervello fa clic e vado, Whack! L’ho colpito in faccia. E poi ho urlato, 'Fottiti!' E non era affatto nella sceneggiatura. Nella stanza è calato il silenzio e mi sono bloccata.
La reazione di DiCaprio è stata altrettanto sorprendente. Lui l’ha invitata a colpirlo di nuovo. Era piacevolmente stupito, proprio come Scorsese.
Il resto è storia.
E dopo The Wolf of Wall Street per Margot Robbie si sono spalancate le porte di una carriera luminosa. Ha preso parte a una serie di film importanti come Suicide Squad, Peter Rabbit, Maria regina di Scozia, Tonya, C’era una volta a Hollywood (dove ha ritrovato DiCaprio) e Birds of Prey.
Si è sposata con Tom Ackerley, regista britannico, con cui ha fondato una casa di produzione e con cui condivide l’attività di produttrice.
Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!