Dopo il papa giovane e il nuovo papa, potremmo aspettarci legittimamente un terzo papa nel racconto sorrentiniano del Vaticano, dipanato tra poesia, realismo e suggestioni mistico-pop.
Ci sono buone notizie per i fan della serie, conclusasi il 7 febbraio 2020 su Sky con un finale controverso.
La terza stagione di The Young Pope e The New Pope
SBS ha incontrato Paolo Sorrentino, il creatore delle prime due stagioni, che ha svelato di avere un’idea in mente per un terzo capitolo. Terzo e ultimo.
Sarà una trilogia.
Nel corso dell’intervista il Premio Oscar per La grande bellezza ha rivelato che l’equilibro tra satira e dramma nella serie rispecchia il suo modo di essere.
Io sono depresso e divertente. Ma solo un po’ depresso, non troppo […] A volte [mentre giro, mi accorgo che] ci sono troppi momenti divertenti, quindi rimuovo qualcosa.
Il Vaticano è stato molto riflessivo: si è preso il suo tempo per reagire alla serie. La sigla della seconda stagione, con le suore che ballavano sensualmente intorno a una croce, ha fatto scalpore, soprattutto perché è stata girata nel convento di San Giorgio Maggiore a Venezia, e ha suscitato la dura condanna del patriarca di Venezia. Ma in generale Sorrentino ha apprezzato la cautela nelle prese di posizione sul suo racconto.
Non mi piace il modo moderno in cui qualcuno fa qualcosa e ci sono molte persone pronte ad esprimere le proprie opinioni. È troppo per me. […] Il filosofo Henri Frédéric Amiel scrive come ogni resistenza diretta abbia il risultato di un disastro. Quando ti opponi a qualcosa, devi prenderti il tuo tempo e la Chiesa lo fa. I preti intelligenti possono risolvere le cose e non essere provocatori o controversi. La serie non è contro la Chiesa. Abbiamo cercato di rappresentare la Chiesa in tutti i suoi aspetti.
Un nuovo punto di vista per la terza stagione potrebbe essere ancora più illuminante.
Jude Law sarà nel sequel di The New Pope?
Jude Law verosimilmente potrebbe non essere coinvolto nel terzo capitolo.
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Il finale della seconda stagione lo dà per morto, ma non è detto che “risorga” come ha già fatto dallo stato di coma, anche se la conclusione di The New Pope sembra abbastanza definita, almeno per quanto riguarda il suo destino.Tanto attraente quanto reazionario e dotato di quella misteriosa aura di “santità”, Jude Law è stato un protagonista sensuale e carismatico, un papa unico, come mai si erano visti sul grande schermo o nella vita reale. Più umano e spigoloso è stato il suo successore, John Brannox, papa Giovanni Paolo III, sciatore, studioso e uomo in difficoltà di fronte al fascino femminile.
Il terzo papa, se mai ci sarà, potrebbe prendere completamente un’altra direzione. Al momento non si sa nulla, se non che “Sorrentino ha un’idea”.
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Non sappiamo neanche se potrebbe riapparire Malkovich, tornato in Inghilterra dopo aver rinunciato alla veste papale, oltre al magnetico Voiello, eletto nuovo papa, "il papa normale" e alle presenze femminili: Sofia Dubois, che nella seconda stagione subisce una forte evoluzione, ed Ester, caduta nel fanatismo religioso.Nell’intervista a SBS, il regista ha precisato meglio la sua visione delle prime due stagioni.
Nella prima stagione ho scelto di mostrare il Vaticano dall'interno, un mondo con mura, anche perché il papa di Jude Law era molto conservatore e aveva l'idea che il Vaticano dovesse essere chiuso all'esterno. Ora abbiamo un papa diverso.
E voi cosa vi immaginereste per il gran finale della trilogia?
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