Boruto - Two Blue Vortex, pubblicato da Planet Manga, segna l'attesissimo ritorno di Boruto dopo una pausa prolungata dalla conclusione della prima parte della serie manga. La seconda fase porta con sé sviluppi che promettono di rivoluzionare l'universo di Naruto e regalare nuove sorprese ai fan.
L'autore originale, Masashi Kishimoto, ha ripreso le redini della sceneggiatura, proseguendo il lavoro iniziato da Mikio Ikemoto e imprimendo la propria visione all'opera. Con azioni mozzafiato, tematiche più mature e un'attenzione particolare all'evoluzione dei protagonisti, questo volume pone le basi per una nuova era nella saga di Boruto, pensata per coinvolgere sia i fan di lunga data che le nuove generazioni di lettori.
- Dove eravamo rimasti?
- Teste quadre!
- Maturazione dei personaggi
- Il tono più maturo
- Estetica più simile a Naruto
Dove eravamo rimasti?
La trama di Boruto - Blue Vortex riprende diversi anni dopo gli eventi che hanno concluso la prima parte: Boruto Uzumaki, figlio di Naruto e protagonista della serie, è scomparso dal Villaggio della Foglia da 3 anni, in seguito agli sconvolgenti eventi che hanno portato alla presunta morte di Naruto e alla manipolazione della realtà da parte di Eida, un personaggio con l’abilità di alterare i ricordi e le percezioni degli altri.
Boruto fugge dal Villaggio della Foglia assieme a Sasuke, uno dei pochi a non subire gli effetti del potere di Eida, proprio come la figlia Sarada e la giovane Sumire: ora, agli occhi degli abitanti, è Kawaki il figlio naturale di Naruto, mentre Boruto l'orfano ingrato che, come molti sospettano, ha ucciso Naruto.
Questo arco introduce un Boruto maturo, solitario e determinato, impegnato a trovare una soluzione al caos provocato dalla manipolazione di Eida: allenandosi con Sasuke, il giovane diventa un prodigio nell'arte della spada, sognando il giorno in cui potrà tornare a casa.
Teste quadre!
Il primo volume, quindi, si concentra sul ritorno inaspettato di Boruto e sull'evoluzione della sua relazione con Kawaki, ora visto come il salvatore di Konoha e vero figlio di Naruto, mentre il nostro protagonista viene percepito come un traditore e una minaccia, alla pari di Sasuke nella precedente saga.
Questo capovolgimento delle percezioni aggiunge un strato di tensione drammatica alla trama, in quanto il tema centrale si concentra sulla lotta di Boruto per riabilitare il suo nome e affrontare la crescente minaccia rappresentata da Code, il leader di una organizzazione criminale che mira alla distruzione di Konoha.
Mentre Boruto e Sasuke si avvicinano al villaggio della Foglia, Sarada tenta il tutto per tutto presentandosi da Shikamaru e spiegandogli nuovamente come stanno i fatti: purtroppo, però, il potere di Eida è tanto potente da rendere gli abitanti di Konoha ciechi, persino i più astuti.
Tuttavia, perché Eida sta facendo tutto ciò? Cosa l'ha spinta ad utilizzare il suo potere in tal modo?
In realtà, Eida non ha volontariamente usato il suo shinjutsu al fine di scambiare i ruoli tra i due: ciò che è accaduto è soltanto il risultato del volere di Kawaki. In poche parole, non vi è modo (attualmente) di invertire le conseguenze del suo potere congiunto di ammaliamento e onnipotenza, in quanto ella non ne ha il pieno controllo.
Oltretutto, è bene ricordarlo, Eida non c'entra nulla con la convinzione dell'intero villaggio che Boruto abbia ucciso Naruto: questa non è altro che una bugia di Kawaki, atta ad incolpare il giovane Uzumaki della sparizione del suo vero padre e, di conseguenza, non destare sospetti su dove siano finiti i coniugi.
Nel frattempo incontriamo anche la piccola Himawari che, come Sarada, pare non essere del tutto sotto l'effetto del potere di Eida, tant'è che dichiara di voler diventare più forte per poter proteggere Boruto, e non il fratello Kawaki: lei custodisce bei ricordi di Boruto, oltretutto ha la sensazione che suo padre sia ancora vivo, da qualche parte.
Mentre Kawaki e Mitsuki sono in allerta, sia per Boruto che per Code, alcuni mostri attaccano Konoha, permettendo a noi lettori di assistere ad una lotta senza esclusione di colpi: Kawaki, il miglior ninja del villaggio, combatte assieme a Sarada, quando improvvisamente spunta Code.
Anch'egli con un design più maturo, Code e i suoi mostri accerchiano Sarada, il che permette al villain di dichiararle di star cercando Boruto: l'obiettivo di Code è offrire il giovane all'Albero Divino e mandare avanti il sogno di Isshiki.
E' a quel punto che giunge in soccorso della giovane una sua vecchia conoscenza: Boruto entra in scena, colpendo Code in pieno volto con un calcio prepotente e lasciando gli astanti senza parole.
Shikamaru, tuttavia, da ordine di concentrare tutte le forza su Code, la minaccia principale, permettendo a Boruto di dar prova della sua forza, mentre Kawaki esclama:
Occhi negli occhi, i tre si scrutano a vicenda, ma Boruto è cambiato, ha acquisito maturità, potenza e carisma: il copricapo di Sasuke, la spada degli Uchiha e il mantello dell'ex rinnegato della Foglia sono ormai il suo Credo.
Riuscirà il giovane Uzumaki a battere Code e le sue creature?
Rasengan Uzuhiko!
Maturazione dei personaggi
Uno degli aspetti più interessanti di Boruto - Blue Vortex è la maturazione dei personaggi principali: Boruto, in particolare, subisce una trasformazione significativa rispetto alla prima parte della serie.
Da ragazzo spensierato e impulsivo diventa serio, riflessivo e consapevole delle responsabilità che lo attendono: una diretta conseguenza delle tragedie affrontate, in primis la morte del padre Naruto.
Oltretutto, l'assenza di Naruto, che è stato per decenni l'eroe dell'Universo di Kishimoto, ha un impatto emotivo notevole su Boruto, malgrado il lettore venga immediatamente a sapere che né il settimo Hokage, né Hinata sono morti.
I due coniugi, difatti, sono tenuti in trappola, quasi in uno stato comatoso, da Kawaki stesso, che sembra aver creato un'altra dimensione.
La mente di Kawaki è compromessa: egli, nel frattempo, si è stabilito come il nuovo eroe del Villaggio, proprio colui che, in passato, era una figura in cerca d'identità e famiglia, ad oggi è diventato quasi freddo e ossessionato dalla protezione di Konoha a qualsiasi costo.
Difatti, la relazione tra Boruto e Kawaki, ora molto più tesa e carica di rancore, costituisce il cuore emotivo della serie.
I nuovi personaggi (introdotti nella prima parte della serie) giocano un ruolo importante, specialmente Eida, con il suo potere di manipolare le percezioni altrui: inoltre, il suo complesso rapporto con Kawaki e i sentimenti non corrisposti che prova per lui aggiungono un tocco di drama alla vicenda, mentre il giovane quanto potente Daemon rappresenta una minaccia imprevedibile.
Tuttavia, il vero e proprio villain è Code, presenza centrale nella storia. Il suo obiettivo è chiaro: distruggere Konoha per vendicare Isshiki. Egli è un personaggio sinistro, con un'ossessione per gli Otsutsuki, oltretutto la sua abilità di usare i Griff Claw Marks per muoversi rapidamente e strategicamente lo rende una minaccia terrificante.
Il tono più maturo
Il salto temporale adoperato in Boruto non è dissimile da quello che intercorre tra Naruto e Naruto Shippuden: in entrambi i casi, l'escamotage è fortemente utilizzato nelle opere di target shonen, poiché da ai protagonisti (e non solo) il tempo di crescere, evolversi ed allenarsi.
In Naruto, il salto temporale permette al protagonista di impegnarsi in un duro allenamento con Jiraya e poter ampliare i suoi poteri al fine di battere Sasuke, mentre in Boruto i 3 anni di time skip consentono al giovane Uzumaki di maturare ed elaborare un piano accurato.
Difatti, una delle differenze più evidenti tra Boruto - Two Blue Vortex e le precedenti fasi di Boruto è il tono: la prima parte della serie ha avuto momenti leggeri e spesso spensierati, Two Blue Vortex è decisamente più oscuro e maturo.
Il tema della percezione alterata è centrale: la capacità di Eida di manipolare i ricord, un tocco quasi filosofico, aggiunge profondità alla narrazione e pone i personaggi di fronte a dilemmi morali decisamente più complessi, quali ad esempio il sacrificio.
Estetica più simile a Naruto
Dal punto di vista visivo, il lavoro di Mikio Ikemoto continua a migliorare: se nei primi volumi di Boruto il suo stile era troppo distante da quello di Kishimoto, ora pare che abbia trovato una propria identità grafica, pur mantenendo un legame visivo con l'estetica di Naruto, in particolar modo con i personaggi dell'arco denominato Shippuden (dal volume 28 in poi).
Le scene di combattimento in Two Blue Vortex sono ora più dinamiche, ben coreografate e trasmettono una sensazione di velocità, dinamismo e potenza, con un'attenzione alla cinetica dei movimenti dei personaggi, malgrado gli sfondi siano sempre un po' spogli.
Oltretutto, il design dei personaggi è completamente cambiato: i protagonisti vestono abiti dai toni scuri, da adulti, abbracciando uno stile che si mescola perfettamente alle vibes più dark del nuovo arco.
Anche la espressioni facciali, specialmente nei momenti di tensione emotiva, sono rese con precisione certosina, rendendo evidente il dolore dei personaggi: difatti, Ikemoto ha anche migliorato l’uso delle ombreggiature e delle prospettive, contribuendo a creare un'atmosfera più cupa e matura, in linea con il tono della storia.
immagine in evidenza via amazon.it
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