Everdell Farshore, recensione: un remake/reboot poco innovativo

L’universo di Everdell si espande con Farshore, un gioco da tavolo standalone che trasporta i giocatori dalle lussureggianti foreste del titolo originale alle coste ventose e alle isole di un mondo marittimo.

Autore: Giuseppe Benincasa ,
Gioco
6' 17''

L’universo di Everdell si espande con Farshore, un gioco da tavolo standalone che trasporta i giocatori dalle lussureggianti foreste del titolo originale alle coste ventose e alle isole di un mondo marittimo. Ambientato in un contesto popolato da animali antropomorfi intenti a costruire villaggi costieri e flotte navali, Farshore mantiene l'essenza strategica di gestione risorse e piazzamento lavoratori, aggiungendo però un tocco legato alla navigazione e al commercio. Per vincere, i giocatori devono costruire una città efficiente, sfruttando al massimo le risorse locali, le sinergie tra le carte e i bonus strategici, cercando di accumulare il maggior numero di punti vittoria entro la fine della partita.

La vittoria richiede un equilibrio tra tattica e pianificazione a lungo termine. Bisogna costruire edifici, reclutare personaggi e utilizzare al meglio il nuovo tracciato della nave, un elemento che rappresenta una delle novità più significative del gioco. 

Panoramica sul gioco: cos'è Farshore

Everdell Farshore è un gioco da tavolo progettato da James A. Wilson e pubblicato da Asmodée, adatto per 1-4 giocatori con un'età consigliata di 10 anni e oltre. La durata media di una partita varia tra i 40 e gli 80 minuti, a seconda del numero di partecipanti.

Ambientato nella regione marittima a nord della Vallata di Everdell, Farshore offre un'esperienza di gioco che combina elementi di piazzamento lavoratori e gestione risorse. I giocatori assumono il ruolo di marinai che esplorano isole, raccolgono risorse e costruiscono (con l'aiuto di simpatici animali) una città marittima prospera.

Packaging e Componentistica

Fin dal primo sguardo, Farshore stupisce con la sua estetica. La scatola di dimensioni standard è curata nei minimi dettagli (piacevole anche al tatto)con illustrazioni che catturano l’essenza del mondo costiero di Everdell. Il contenuto non è da meno: la plancia è diversa dal solito per la sua forma, ben strutturata e funzionale, con il tema marittimo che permea ogni elemento visivo. Le risorse come il legname e le ancore, sono splendidamente realizzate in legno e metallo, rendendo ogni interazione con il gioco piacevole anche a livello tattile. Altri componenti sono in plastica rigida e meno rigida (le alghe forse risultano troppo piccole).

Le carte, illustrate con cura da Jacqui Davis, sono funzionali al gioco ma non sono certamente un elemento di spicco (siamo ormai abituati a grafiche sempre stupende).

L'intero della scatola è pensato per facilitare il setup e la gestione dei componenti: è ben progettato. In dotazione ci sono anche delle buste in plastica che vi aiutato a sistemare bene il tutto.

È necessario sottolineare che all'interno del box è presente un imponente faro da costruire con 4 inserti di cartone rigido. Questo ai fini del gioco risulta solo d'abbellimento (è praticamente inutile) ed è molto scomodo da smontare a fine partita (soprattutto per chi non vuole rischiare di rovinarlo) per essere reinserito nella scatola del gioco, poiché assemblato non entra.

Le Meccaniche di Gioco

In Farshore i giocatori alternano turni in cui piazzano lavoratori per raccogliere risorse, giocano carte per costruire edifici o reclutare personaggi, e pianificano le loro azioni in vista del cambio di stagione. Il gioco introduce alcune interessanti nuove meccaniche.

Il tracciato della nave rappresenta la novità principale. Durante il gioco, i giocatori possono avanzare lungo questo percorso giocando le costruzioni che si combinano con l'effetto degli edifici. Ogni posizione sulla rotta marittima offre vantaggi unici, come risorse aggiuntive (tramite dei tesori) e punti vittoria. Ciò richiede una pianificazione ben precisa. Avanzare su questo tracciato è molto importante per la vittoria finale. 

Il cambio di stagione rimane una delle meccaniche più affascinanti, anche perché i giocatori decidono, in base alla propria strategia, quando passare da una stagione alla successiva. Ogni stagione consente di ripristinare i lavoratori e ottenere nuovi bonus, e rappresenta un momento chiave per riorganizzare la propria strategia. Il gioco finisce quando tutti i giocatori completano le 4 stagioni.

Bisogna ammettere che il gioco bilancia bene la componente fortuna con la componente strategica. La combinazione di carte iniziali, che comunque può essere parzialmente sostituita a scelta del giocatore, si integra bene con la strategia che i giocatori possono mettere in atto. Grazie a questo mix ogni partita può essere diversa dalla precedente (piccolo spoiler per il prossimo paragrafo).

Giocabilità e rigiocabilità

La giocabilità di Farshore è fluida e ben bilanciata. Grazie alle regole intuitive e a un sistema di gioco che premia sia la tattica che la pianificazione strategica. Tuttavia, chi ha già familiarità con "la saga" di Everdell potrebbe trovare le meccaniche troppo simili e poco innovative.

Come quasi tutti i giochi del genere di posizionamento/risorse anche Farshore non offre molta interazione tra i giocatori che hanno più interesse nel sviluppare la propria strategia che ostacolare o guardare ciò che pianificano gli avversari. Non è da considerarsi un vero e proprio difetto, dato che è proprio il genere che ne soffre. 

Dal punto di vista della rigiocabilità, il gioco offre una buona varietà grazie alla combinazione casuale delle carte e alla possibilità di seguire strategie diverse a ogni partita considerando che i più appassionati (gli hardgamer) possono giocarlo anche in solitario.

Le partite a due giocatori risultano particolarmente godibili grazie a un ritmo serrato e a un'interazione diretta meno congestionata. Con tre o quattro giocatori, invece, il tempo di gioco potrebbe allungarsi significativamente, specialmente nelle fasi avanzate del gioco. C'è la possibilità di giocare anche con un "bot" aka la Capitana Bonny gestito dal gioco seguendo determinate regole, ma ve lo sconsiglio se siete alle prime armi.

Chi dovrebbe giocarci

Farshore è un gioco che si rivolge principalmente agli appassionati di giochi di piazzamento lavoratori e gestione risorse (i classici giochi alla tedesca). La sua proposta strategica è solida, ma senza grosse innovazioni rispetto al titolo originale o ai giochi dello stesso genere, quindi lo consiglio ai collezionisti della saga e a chi cerca un’esperienza simile ma con una leggera variazione rispetto a Everdell.

Gli amanti della strategia più profonda e della pianificazione a lungo termine troveranno in Farshore un gioco che premia le scelte ponderate e l’ottimizzazione delle azioni, ma (ripeto) non aspettatevi una rivoluzione rispetto a giochi simili. Inoltre, potrebbe risultare meno interessante per chi ha una vasta esperienza e tantissime ore di gioco con Everdell e le sue espansioni, dato che le meccaniche, pur ben implementate, non vanno oltre un affinamento del sistema già conosciuto. In definitiva se cercate qualcosa di completamente nuovo rispetto a Everdell potreste non esserne soddisfatti. Se invece non conoscete il gioco da cui è partita questa saga e vi piacciono le ambientazioni marine potreste dare a Farshore una possibilità.

Conclusioni

Riassumendo, Everdell Farshore è un gioco che si distingue per la qualità della produzione e per il suo gameplay solido, ma che manca della freschezza necessaria per stupire chi ha già esplorato a fondo l’universo di Everdell. Le nuove meccaniche come il tracciato della nave, sono piacevoli aggiunte, ma non rivoluzionano l'esperienza. Per chi non ha mai giocato a Everdell, Farshore potrebbe essere un ottimo punto di partenza. Per i veterani, invece, potrebbe essere un acquisto meno prioritario. Stesso dicasi per chi non ha familiarità con i giochi ti stampo tedesco (piazzamento e pianificazione risorse) dato che le variabili di questo gioco sono molteplici e poco gestibili dai neofiti, che potrebbero confondersi facilmente.

Commento

Voto di Cpop

65
Un gioco dai mille volti con una buona rigiocabilità, una buona componentistica ma che paga il confronto con il gioco originale. Troppo poco innovativo per spiccare nel mercato attuale.

Pro

  • Componentistica di qualità
  • Gioco ben bilanciato tra fortuna e strategia

Contro

  • La presenza del faro è ingombrante e inutile
  • Poca innovazione nel suo genere
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