Gigantis 1, recensione: l'horror che non vi aspettate

Autore: Livia Soreca ,

Se siete amanti dell'horror, la casa Star Comics ha qualcosa che fa al caso vostro: Gigantis. Il primo volume di questo nuovo manga, pubblicato il 13 luglio 2023, è tratto dal romanzo G-Gigantis di Yoichi Komori, autore già noto anche in Italia per diverse opere quale Border 66. Il manga vede l'incontro della scrittura di Takayuki Yamamoto e dei disegni di Ken'ichi Tachibana, quest'ultimo conosciuto soprattutto per Terra Formars.

Come riportato qui, Gigantis conta in patria un totale di 5 volumi dal 2021. Si presume, dunque, che il primo di questi abbia in serbo per il pubblico una parte consistente della storia complessiva di Komori. I 5 capitoli di Gigantis si sono rivelati una sorpresa, superando le aspettative iniziali.

Di cosa parla Gigantis 1?

Sull'isola di Tsushima, nella provincia di Nagasaki, Gen è un liceale molto legato a sua sorella Misaki. Quello che sembrava un giorno ordinario si rivela l'inizio di un incubo: mostruose creature si aggirano per l'isola. Ben presto l'umanità è in pericolo, e per sconfiggere questa invasione si ricorrerà a qualcosa di inimmaginabile.

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Quando Gigantis 1 è stato annunciato tra le novità di Star Comics di luglio 2023, qualcosa è scattato nella mente dei grandi divoratori di manga. Una storia che parla di giganti? Dov'è che l'abbiamo tutti già sentita? Insomma, il timore era proprio quello di trovarsi di fronte a una lore che fosse riconducibile a diverse opere e, in particolare, a Shingeki no kyojin (Attack on Titan) di Hajime Isayama, ormai un caposaldo nel panorama di riferimento. Probabilmente l'influenza non è totalmente assente per quanto riguarda alcuni precisi espedienti narrativi - scoprirete voi stessi quali - ma su più larga scala non vi aspettereste ciò che l'opera nasconde tra le sue pagine.

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Gigantis 1

Gen, un liceale che vive sull’isola di Tsushima insieme alla madre e alla sorella malata. Ma per colpa di uno sconosciuto essere apparso all’improvviso la sua tranquilla esistenza cambia drasticamente: quella mostruosa forma di vita che ing...

Gigantis è da considerarsi un horror fantascientifico post-apocalittico, con una trama che, per il momento, non spicca per originalità in alcune dinamiche narrative tipiche del survival, ma riesce comunque ad attirare la curiosità del lettore. Per certi aspetti, esso adotta una linea tipica degli shonen più classici: la sete di vendetta e di rivincita del giovane protagonista per proteggere o salvare le persone che egli ama. Tuttavia, è da considerarsi a tutti gli effetti un seinen, sia per i temi trattati, sia per il linguaggio sessualmente esplicito e le immagini horror particolarmente crude e violente.

Visto il numero esiguo di volumi, Gigantis 1 travolge in fretta il lettore nell'azione più pura e turbolenta, con una serie di colpi di scena che non si fanno attendere. Il ritmo narrativo è incalzante, anche grazie a diversi salti temporali. Ci si concentra su ciò che è essenziale allo sviluppo del racconto, senza tuttavia trascurare i dettagli fondamentali, soprattutto visivi: sono proprio questi che danno alla storia il giusto sapore, a metà strada tra la paura e la fascinazione.

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Nonostante alcuni personaggi siano decisamente stereotipati - primo fra tutti il protagonista Gen - su alcuni alleggia ancora un grande mistero. Questi, in Gigantis 1, stimolano già l'attenzione del lettore, che a questo punto vuole saperne di più - e dovrà attendere il secondo volume per farlo.

Perché leggere Gigantis 1?

Gigantis trova subito la propria essenza in un body horror a dir poco suggestivo. I disegni di Ken'ichi Tachibana superano persino ciò che il pubblico ha conosciuto attraverso i volumi di Terra Formars. In questa nuova opera si va ben oltre il macabro e il grottesco, trasmettendo paure viscerali e inconsce legate a tutto ciò che è irregolare, anomalo, innaturale. Spesso, infatti, si parla del concetto di simmetria in natura.

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Simmetria. A partire dal genere umano, tutti gli esseri viventi, come i mammiferi, gli uccelli e gli insetti, hanno una forma simmetrica.

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Secondo questa logica primordiale, ogni creatura sprovvista di simmetria non può essere stabilito dalla natura, e dunque arreca disturbo, paura.

Specie diverse tra loro si mescolano e intersecano, creando esseri viventi dall'aspetto sconcertante. Sono evidenti le influenze di grandi personalità dell'horror, quali Junji Ito (si pensi a Long Dream, Glyceride e non solo) e Kazuo Umezu (un grande esempio di body horror lo si trova in The Drifting Classroom).

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Lo storyboard è studiato al punto da sembrare cinematografico, e questo permette al lettore di soffermarsi su ciascuna tavola per ammirare il lavoro di Tachibana in perfetta armonia con quello di Yamamoto. In Gigantis 1 non esistono approssimazioni: dai volti dei personaggi alle ambientazioni, il tratto grafico delinea ed evidenzia ogni dettaglio.

Quando una delle creature mostruose domina la scena, un fondo scuro porta il lettore a concentrarsi totalmente su di essa, su ogni particolare della sua anatomia, eseguita con precisione e realismo. L'obiettivo, difatti, è quello di rendere ogni creatura tangibile e "verosimile nell'inverosimile", affinché il terrore sia autentico non solo per i personaggi ma anche per il lettore stesso.

Commento

cpop.it

78

Gigantis 1 è un volume che riesce a superare le aspettative, e che all'interno delle sue pagine nasconde una storia diversa da quella che ci si aspetta, a metà strada tra il fascino e la paura. Un racconto crudo e spietato, con un occhio verso un body horror suggestivo, ispirato ai grandi maestri del genere.

Pro

  • Grande realismo delle tavole
  • Immagini mostruose suggestive
  • Molti personaggi accattivanti
  • Ritmo scorrevole

Contro

  • Alcuni personaggi troppo stereotipati
  • Alcune premesse narrative non troppo originali
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