Panini Comics ha arricchito il suo catalogo di un volume davvero particolarissimo, firmato dall'affermata coppia del graphic novel Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso (Salvezza, Peppino Impastato. Un giullare contro la mafia e Jan Karski. L'uomo che scoprì l'Olocausto); a loro si aggiungono i colori di Francesco Segala e le chine di Fabio Franchi. In linee editoriali piene di storie Marvel e DC, questa volta la casa editrice modenese porta i suoi lettori, grazie a (I Wanna Live Like) Common People, in un nuovo mondo supereroistico, che beneficia di tutta l'esperienza di Rizzo sia in Marvel (The New Adventures of Spider-Man) sia con opere di carattere sociale.
Il genere supereroistico, per quanto riguarda i fumetti, è da sempre uno dei più amati in tutto il mondo, ma pare ancora in grado di sorprenderci con nuove declinazioni: (I Wanna Live Like) Common People si propone come una storia d'azione in un contesto pieno di superpoteri, ma ben radicato nella realtà grazie all'emerge di problematiche sociali.
Cosa succede se i poteri sono diventati un bene di consumi ed è la "normalità", a cui noi tutti siamo abituati, ad essere fuori dal comune? Ma soprattutto: cos'è la normalità? Sono i quesiti il vero motore portante di un fumetto decisamente innovativo, capace di intrattenere e appassionare. Scopriamo insieme perché, con nelle orecchie il celebre brano di Pulp, Common people, come colonna sonora.
(I Wanna Live Like) Common People: una "super" normalità
Vi abbiamo insegnato a volare. Vi abbiamo insegnato a guardare oltre. Vi abbiamo protetto, vi abbiamo difeso. Vi abbiamo resi migliori. Oggi il ChiPower potenzia centinaia di milioni di cittadini americani. Domani, la iPower abbraccerà il mondo intero.
Stati Uniti, 2023. La multinazionale iPower, presieduta dal magnate Elijah Moores, ha da tempo brevettato un chip in grado di donare superpotere agli esseri umani ed ora si appresta a lanciare il nuovo modello sul mercato internazionale. Il nuovo ChiPower13.X permette di controllare più poteri contemporaneamente, portando l'esperienza con le abilità speciali ad un livello successivo; per avere un superpotere basta semplicemente acquistare un prodotto, anche in comode rate. La vita di tutti i giorni sembra ormai essere un vecchio ricordo e viverla senza le comodità dei poteri un lusso che, più nessuno, sembra potersi permettersi.
In un contesto del genere, consegnare cibo grazie alla supervelocità o scaldare le bevande in un semplice bar, con le proprie mani, è la normalità: ecco perché è sempre più inusuale vedere persone senza poteri. Per questo, i "normali" vengono emarginati, o nella migliore delle ipotesi non vengono considerati per offerte di lavoro; sembra impossibile non soltanto realizzarsi senza rispondere agli standard imposti dalla società, ma anche essere liberi di fare le proprie scelte. Lo sa bene Jill, 21enne che ha scelto di non avere potere e di non adottare nessun microchip: le difficoltà quotidiane, con la mamma malata, sono veramente tantissime, eppure ha deciso di rimanere fedele ai suoi ideali...ma Jill non è l'unica, nella sua città, ad essere senza poteri.
Altre persone si riuniscono agli incontri dei "Normal Anonymus", umani senza poteri o, comunque, contrari al loro utilizzo per altre diverse ragioni legate agli effetti e le conseguenze delle abilità speciali. Sono gli emarginati, i problematici, i reietti della società. Durante una di queste riunioni, Jill fa la conoscenza di Brent, un misterioso personaggio che condivide con la ragazza l'odio per l'iPower e per i poteri: da qui in poi, tutto è destinato a cambiare...ha inizio una rivoluzione, ma sarà abbastanza per far sì che il mondo cambi davvero?
(I Wanna Live Like) Common People: quando il villain è il mondo in cui viviamo
La storia di (I Wanna Live Like) Common People, già dalle primissime pagine, emana vibes in stile The Boys: il tono è decisamente meno cruento e irriverente, ma il cambio di prospettiva (pur declinato in maniera diversa) dentro al genere supereroistico resta lo stesso, così come il focus sulle problematicità che portano i superpoteri. In una storia che, almeno secondo il primo livello di lettura, presenta la lotta di persone comuni contro una multinazionale fabbrica-super, è però contenuta una profonda critica sociale, che ben presto emerge tavola dopo tavola e sovrasta le strutture narrative.
Per quanto intrigante e ben costruita, in termini di scrittura e rappresentazione grafica, la storia raccontata dal volume Panini Comics prende forza quando cominciamo a decostruirla, e dietro a una fittizia America da comics supereroistici cominciamo a vederci la realtà quotidiana in cui viviamo. I superpoteri sono solamente un pretesto per parlare di consumismo, standard e pressioni sociali, etica del potere e discriminazione: tutti temi che ben si adattano ad opere di "denuncia" appartenenti al graphic journalism, di cui Rizzo e Bonaccorso sono decisamente due maestri.
In modo del tutto positivo, la presenza di elementi tipici dei comics di supereroi "ingannano" il lettore, trovando nel contesto supereroistico, del tutto fantasioso ma fortemente comunicativo, nonché apprezzato e facilmente interpretabile dal lettore per la sua popolarità, terreno fertile nel cui far proliferare la problematicità di situazioni sempre più attuali nella nostra quotidianità.
Il bilanciamento tra i due aspetti (avventura e critica sociale) sembra funzionare magnificamente nella prima parte dello svolgimento della storia, portando il lettore a godere dell'intrattenimento che solo il genere supereroistico sa dare, ma allo stesso tempo a recepire forte e chiaro quelli che sono i temi trattati; un mix che, purtroppo, non viene mantenuto fino alla fine. Nel proseguo della storia, probabilmente per la ristrettezza dei tempi, l'impalcatura narrativa si svela meno solida di quanto inizialmente ci si aspettava, avanzando con una velocità forse troppo accelerata; un ritmo che, accompagnato da scelte in linea di massima troppo lineari, fa perdere pathos e lascia indietro la caratterizzazione dei personaggi.
A lettura completata, resta la sensazione di aver avuto probabilmente troppo poco dalla storia rispetto alle sue vere potenzialità, ma questo non inficia sull'esperienza e, visto da una prospettiva opposta, è anche un plauso alla bravura degli autori nel saper costruire un mondo così bello.
L'universo proposto, per quanto esplorato nella brevità di un volume autoconclusivo, è credibile e convincente, oltre che brillantemente rappresentato dal punto di vista grafico: Bonaccorso ha risposto in maniera ineccepibile con le sue matite, catturando l'attenzione sin dalla prima vignetta con un tratto adatto alle atmosfere della storia, rendendo meno "spigolose", alla lettura, le tematiche "d'inchiesta" proposte.
Ciliegina sulla torta la scelta di inserire articoli di giornale, interviste e notizie di siti web dall'universo raccontato, in modo interattivo con le tavole. Una trovata geniale, capace di arricchire la narrazione di nuovi dettagli e sfumature attraverso una forma comunicativa diversa, che stacca il lettore dal ritmo serrato delle tavole ma, allo stesso tempo, funge da collante tra i vari capitoli senza risultare straniante.
(I Wanna Live Like) Common People, a conti fatti, è decisamente convincente, con una storia complessiva che sa proporre elementi popolari e apprezzatissimi, legati al genere supereroistico, intrisi delle tematiche delle migliori opere di graphic journalism. La resa grafica è eccellente e l'esperienza di Rizzo con Spider-Man risulta decisamente un plus, ma in una valutazione complessivamente positiva resta il rammarico di un finale, pur col merito di lasciare spunti di riflessioni, non troppo soddisfacente.
Il volume
Panini Comics propone (I Wanna Live Like) Common People in un elegante volume cartonato in formato 17X26, per 112 pagine; decisamente un modo curatissimo per proporre una storia avvincente e innovativa, portata davanti agli occhi del lettore con carta patinata di ottima qualità e una rilegatura che garantisce non soltanto una lettura agevole, ma anche alle tavole di manifestare tutta la loro espressività di pagina in pagina in totale comodità del lettore.
All'interno del volume, tra i contenuti extra, gli studi per i personaggi e per la copertina, oltre alle biografie dei quattro autori che hanno contribuito alla realizzazione del volume.
Commento
Voto di Cpop
70Pro
- la forte critica sociale è perfettamente inserita all'interno di un vivace mondo supereroistico
- gli inserti giornalistici danno dinamismo alla narrazione e un taglio vivace e particolare alle vicende
- lo stile grafico cattura il lettore e bilancia i temi trattati
Contro
- l'ottima trama pecca di linearità e viene risolta troppo sbrigativamente, smorzando il pathos
- i personaggi risultano troppo poco caratterizzati; nel complesso, un mondo che meritava decisamente più pagine
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