Bella, seduttiva, intuitiva e letale: sembra il ritratto della protagonista stereotipata di un action dalle maliziose sfumature sexy e di caratura commerciale. Dominika Egorova è invece il personaggio più cupo e duro nei cui panni si sia calata Jennifer Lawrence, dai tempi del film che ne svelò il talento Winter's Bone. Tornata a collaborare con il regista dei sequel di Hunger Games Francis Lawrence, la diva statunitense è l'assoluta protagonista di Red Sparrow, il gelido e durissimo film di spionaggio che davvero non ti aspetti.
Red Sparrow: bentornata madre Russia
A stupire dell'adattamento filmico del romanzo thriller di Jason Matthews è innanzitutto l'atmosfera. Bastano poche inquadrature e gli interni splendidamente decadenti scelti dalla scenografa Maria Djurkovic per respirare l'autentica atmosfera russa. Red Sparrow è capace di far rivivere le vestigia del colosso comunista che abbiamo imparato a riconoscere attraverso la cinematografia statunitense ed europea dell'epoca della Guerra Fredda.
Il modesto appartamento in cui Dominika Egorova - prima ballerina del Bolshoi - vive con la madre, le architetture imponenti retaggio del comunismo di stato, il rigore e la luce livida di Mosca ci immergono visivamente sin dal principio in quella che sarà l'atmosfera dell'intero film. Red Sparrow è un lungometraggio imponente per produzione e minutaggio (dura 2 ore e 20 minuti) in cui la mano hollywoodiana passa quasi inosservata, nonostante da Jeremy Irons alla stessa Lawrence, i russi della situazione siano interpretati dalle stelle del cinema statunitense e anglofono. C'è un tocco quasi europeo nel tono duro e cadenzato scelto da Francis Lawrence, ed è un grande complimento da fare a un regista il cui talento non era emerso così chiaramente nella saga che ha lanciato lui e la sua musa.
Red Sparrow è una produzione che non insegue i ritmi e le fascinazioni del cinema commerciale e anzi, ricerca attivamente una cappa soffocante di muta disperazione. Quando un incidente priva la protagonista della sua carriera, Dominika si ritrova a cambiare radicalmente la sua vita, svendendo il suo corpo allo Stato. L'istituto dove viene addestrata come Sparrow (spie specializzate nella seduzione e nella manipolazione psicologica) viene chiamato Scuola Statale Quattro, ma verrà sprezzantemente liquidato dalla protagonista come "una scuola per prostitute".
Certo Jennifer Lawrence non si risparmia - prestandosi per scene di nudo, tortura e passaggi psicologicamente pesanti - per un ruolo che esplora dalla prima linea le contraddizioni del blocco sovietico. La Russia descritta da Red Sparrow è la patria di un sogno di dominazione mondiale mai sopito, dove si continua a chiedere ai giovani di mettere il loro corpo al servizio dello Stato, a sottostare a ogni umiliazione e sacrificio, oppure ad aspettarsi un proiettile in testa.
Posta in questa situazione dal suo stesso zio - capoccia dei Servizi Segreti interpretato da Matthias Schoenaerts - e costretta a raggirare un'agente della CIA più in gamba del previsto - ruolo incolore per un Joel Edgerton non entusiasmante - Dominika tenterà di scavarsi una sua via di fuga. Tra capitalismo e comunismo, tra Oriente e Occidente, tra uomini di opposte fazioni che usano gli stessi strumenti di oppressione e ricatto contro di lei, Dominika sarà sempre appesa a un filo, ma determinata a giocare tutte le carte a sua disposizione.
Se il film funziona (e bene) lo deve soprattutto alla sua protagonista e alla scelta sua e della sceneggiatura di rifiutare ogni svolta prevedibile e romantica. Red Sparrow non risparmia davvero nulla alla sua diva, anzi, le nega ogni facile via di fuga a cui ci ha abituato il cinema action hollywoodiano, senza mai toglierla dalla prima linea, senza mai ridimensionarne il ruolo di protagonista in un mondo di uomini.
Red Sparrow: dalla Russia senza amore
È insomma un periodo piuttosto fortunato per i film di spionaggio. Prendete il già notevole Atomica Bionda e spogliatelo delle atmosfere punk berlinesi, del guardaroba da urlo di Charlize Theron e della musica anni '80, spostandovi ancora più a Est. Queste sono le coordinate geografiche, temporali e cinematografiche di Red Sparrow, un film che si prefigge di convincere il suo pubblico per la via più difficile, senza mai arruffianarselo, anche a costo di tirargli qualche pugno allo stomaco. A costo di risultare persino un po' pesante e troppo cupo, la missione è compiuta.
Red Sparrow sarà nei cinema a partire dal 1 marzo 2018.
Commento
Voto di Cpop
75Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!