Tutto un altro Lupo, recensione: il Lupo perde il pelo...

Sembra incredibile ma Lupo Alberto compie 50 anni, è così. Il lupastro creato da Silver infatti debuttò nel 1974 e oggi viene festeggiato con un volume speciale intitolato Tutto un altro Lupo, edito da GigaCiao, che raccoglie oltre 30 storie inedite realizzate da giovani e giovanissimi artisti, capeggiati da Lorenzo La Neve, che si sono fatti carico di far conoscere ad una nuova generazione di lettori una vera e propria icona del fumetto italiano umoristico ma non solo.

Tutto un altro Lupo ovvero decostruire una icona

Trenta storie per celebrare Lupo Alberto. Celebrare e non omaggiare. È questa la sottile ma importante differenza da comprendere per approcciarsi a Tutto un altro Lupo. Fatta eccezione per la prima storia, realizzata da Lorenzo La Neve e Matilde Simoni che rimaneggia idealmente la primissima striscia del lupastro, il volume vede avvicendarsi l'estro e la creatività di autori diversissimi fra loro - sia dal punto di vista grafico che narrativo - che trovano nella dimensione iconica di Lupo Alberto e del suo mondo, così come creato da Silver, una valvola di sfogo assolutamente attuale anche per le generazioni più giovani di artisti.

Lupo Alberto è una icona non perché rappresenta un archetipo ma perché è la perfetta antropomorfizzazione della realtà, o meglio di situazioni reali vissute da una persona "reale" con le sue insicurezze e nevrosi. Dalla spasmodica ricerca su come sbarcare il lunario di Enrico Esattore o Enrico's SmackDown (una delle migliori storie sul wrestling mai scritte!) passando per manie e modi di raccontare la contemporaneità di McKenzie Fashion Week, Il Congegno da Gaming o Cuochi Fenomenali e soprattutto Lupo Albergo e Crisi d'Identità - fra le migliori storie del volume.

Un Tipetto un po' Noir che gioca con la narrazione di genere mentre Grassone, anzi Lupastro! scava nei sentimenti o meglio nell'insicurezza degli affetti argomento che trova perfetta espressione in Marvelous Mrs. La Talpa, ispirata ma non troppo alla serie TV omonima, e altra storia che da sola vale l'acquisto del volume.

Una Storia di Fantascienza di Lupo Alberto offre uno sguardo nichilisticamente inusuale per il personaggio. Spazio al surreale poi con Talpavania e Sewer's Idol che, oltre che a ispirarsi in maniera abbastanza evidente a due aspetti della cultura pop videogioco e K-pop, sembrano voler anche raccontare lo spazio/città come luogo misterioso.

Tutto un altro Lupo: meglio quando si sperimenta

Tutto un altro Lupo è un libro denso che, al netto del suo taglio umoristico, ha bisogno del giusto tempo per essere letto.

La nota più interessante che emerge nel corso della lettura è il progressivo ma inesorabile senso di familiarità e appropriazione che gli autori coinvolti manifestano nei confronti dell'universo di Lupo Alberto. Che sia la narrazione o l'approccio grafico, questi aspetti fanno si che vengano inevitabilmente lasciati indietro i lettori più tradizionali di Lupo Alberto mentre vengono invece spalancate le porte a una nuova generazione di lettori - sicuramente più giovani e più stimolati nel voler raccogliere il testimone di un modo di raccontare la realtà e la contemporaneità ironico, divertente e sempre ficcante.

In questo senso, Tutto un altro Lupo è già una operazione vincente e convincente. Ancora una volta Silver ci ha visto lungo e muovendosi idealmente controcorrente ha avvallato la proposta di Lorenzo La Neve intercettando come, la stessa sensibilità con cui erano nato Lupo Alberto, oggi è appannaggio di autori giovani e giovanissimi che si muovono in una zona grigia fra autorialità, underground e mainstream.

Cercare il giusto accordo in Tutto un altro Lupo non deve essere stata cosa facile né semplice. Pur sottolineando il livello medio altissimo di tutte le storie comprese nel volume, il libro si muove fra coordinate più classiche e sperimentazioni più marcate. È proprio su quest'ultimo aspetto che forse Tutto un altro Lupo dà il meglio di sé.

Ci sono autori che ovviamente sono più a loro agio in questo senso. Sio e il suo umorismo sono perfetti nelle dinamiche fra Alberto ed Enrico mentre Spugna è nato per disegnare Cattivik, più interessante è l'approccio minimale di Maicol&Mirco così come quello astratto di TheSando. Si tratta di un artista vettoriale che parte da semplici forme geometriche, un rettangolo blu che rappresenta Alberto e uno bianco che rappresentà Mosè, che si evolvono nel corso della storia fino ad assumere la loro forma antropomorfa. Un bel lavoro metanarrativo che mostra la riconoscibilità dei due personaggi al di là del loro aspetto.

Matilde Simoni gioca con l'estetica e la narrazione manga mentre Dottor Pira e Francesco Guarnaccia si muovono graficamente più vicini al fumetto tradizionale eppure in tutti e tre i casi è lapalissiano come Lupo Alberto funziona meglio quando intercetta mode e manie della quotidianità.

Tutto un altro Lupo è un libro carico di energia creativa e amore per i personaggi protagonisti della strip con momenti divertenti ma anche qualche riflessione più profonda e malinconica. Attenzione però perché le modalità con cui scorrazza oggi il lupastro sono ben diverse da quelle a cui ci ha abituato da 50 anni ed i lettori più tradizionalisti potrebbero trovarsi molto spaesati da certi approcci grafici e narrativi.

Il volume

GigaCiao presenta Tutto un altro Lupo come volume brossurato con alette. La cura carto-tecnica è molto buona così come quella redazionale ed editoriale. Lorenzo La Neve e Luca Baino firmano ben tre contributi molto sentiti sulla storia di Lupo Alberto e di Cattivik (personaggio legato a doppiofilo con il lupastro). La brossura permette una lettura agile, la carta scelta è patinata, opaca e ruvida dall'ottima resa. Da segnalare una lunga sezione dedicata agli autori che hanno partecipato alla realizzazione del libro con tanto di avatar e breve bio.