Waterfall Park, recensione: il parco divertimenti della negoziazione

Waterfall Park è un gioco di negoziazione che rinnova e modifica il grande classico Chinatown. Tante chicche e pochi difetti per un gioco unico.

Autore: Giovanni Arestia ,
Gioco
7' 32''

Arriva in Italia, edito da Asmodee, Waterfall Park, un rifacimento, realizzato da Repos Production, del gioco di negoziazione del 1999 Chinatown. Sempre più spesso si osserva questa metodologia quasi hollywoodiana di realizzare dei remake o delle ristrutturazioni di vecchi giochi da tavolo per renderli più moderni e conosciuti a un pubblico più ampio. Quanto fatto con Waterfall Park potrebbe sembrare superficialmente una semplice ristampa con piccole modifiche, ma nel corso delle recensione vi spieghiamo come questa percezione sottovaluti gli accorgimenti apportati che aumentano l'accessibilità per tutti i nuovi giocatori.

Sebbene i veterani di Chinatown potrebbero lamentare alcune meccaniche semplificate, le revisioni apportate contribuiscono a ridurre la curva di apprendimento senza appiattire il classico gameplay di negoziazione. È chiaro come in ogni gioco che coinvolge il denaro, l'obiettivo finale sia ottenere più degli altri giocatori. Tuttavia proseguite con la lettura per scoprire alcune chicche che rendono questo Waterfall Park un gioco da tavolo unico. 

Waterfall Park: unboxing e materiali

Waterfall Park spicca per una scatola di dimensioni davvero generose caratterizzata da stampe molto colorate che introducono immediatamente il giocatore nell'ambientazione del gioco. Al suo interno sono conservati numerosi elementi di gioco: 1 tabellone, 78 carte Location, 72 tessere Attrazione, 1 tessera consultazione, 120 basi (24 per ogni colore), 1 indicatore di Round, 100 monete e un regolamento. 

Questi presentano una cura estetica e realizzativa incredibile. Le stampe sono semplici, ma colorate e divertenti e la qualità, dal cartone alla plastica, è di pregevole fattura. Il tabellone di gioco rappresenta un vero e proprio valore aggiunto al titolo poiché, non solo presenta delle dimensioni abbastanza notevoli, ma man mano che il gioco avanza si riempirà sempre più di elementi che lo rendono dinamico e quasi realmente animato.  All'interno della scatola è presente un comodissimo organizer in plastica che può essere usato anche come "cassa" per conservare le monete durante il gioco.

Una prima chicca sono gli interessanti e utili inserti contenitori, sempre in plastica, che permettono di conservare e prendere facilmente le basi. Sono talmente importanti che vi è un apposito disclaimer all'interno della scatola in cui viene spiegato come conservarli prima della prima partita e dopo il termine di ogni giocata. Infine il regolamento, composto da sole 8 pagine, è facile da comprendere e presenta delle immagini e degli esempi che semplificano ancora di più le già lineari e semplici regole di gioco. 

4 round e 4 fasi per una sfida all'ultimo compromesso

Per giocare a Waterfall Park bisogna essere da 3 a 5 giocatori di età superiore ai 10 anni e richiede un tempo di circa 45 minuti. Il setup di gioco è molto rapido e consiste unicamente nel posizionare il tabellone di gioco al centro, mescolare le tessere Attrazione e distribuire a ogni giocatore le basi di un colore scelto e 5 monete. Il gioco si svolge in 4 round, ognuno con 4 fasi in cui tutti i giocatori giocano nello stesso momento. Queste fasi sono: Preparazione, Scambio, Costruzione e Incasso.

Nella fase Preparazione, a secondo del round in cui ci si trova, vengono distribuite a faccia in giù a ogni giocatore un numero di carte Location indicato sulla rispettiva tessera consultazione. Di queste ne vanno scartate 2, le altre si tengono in mano e una volta fatto ciò vengono rivelate tutte le carte e vengono collocate sul tabellone con le rispettive basi negli spazi vuoti. Successivamente, a ciascun giocatore, vengono distribuite alcune tessere Attrazione sempre secondo la tessera consultazione. 

La fase di Scambio è una delle più importanti perché qui tutti i giocatori rivelano le tessere Attrazione che hanno ricevuto precedentemente e iniziano la negoziazione. Fondamentalmente può essere scambiata qualsiasi cosa, dalla posizione sulla plancia, alle tessere, fino alle monete. Una volta concordati, gli accordi avvengono immediatamente, ma eventuali promesse future non sono vincolanti e i giocatori possono intervenire nelle negoziazioni di altri giocatori in qualsiasi momento. Questa fase dura fino a quando tutti i giocatori sono pronti a passare alla successiva fase. 

Nel corso della fase di Costruzione tutti i giocatori possono posizionare qualsiasi tessera Attrazione di loro proprietà sulla plancia, ma nessuno è obbligato a farlo. Possono essere posizionate solo dove si ha già una base. La dimensione massima di un'attrazione è indicata sulle tessere stesse. Le attrazioni adiacenti, ma di proprietà di giocatori diversi sono considerate separate. Una volta posizionata una tessera, non può più essere spostata sulla plancia, ma la proprietà può trasferirsi nella fase di Scambio.

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La fase finale è quella delle Entrate. Qui si scopre che tutte le tessere costruite (ossia posizionate sulla plancia) forniscono entrate in base alle dimensioni dell'attrazione. Ci sono tabelle utili nella parte in alto a sinistra della plancia che indicano quanto si guadagna in base alle dimensioni dell'attrazione e se è completa o meno. Le entrate vengono annunciate ad alta voce e le monete vengono poi prese e collocate a faccia in giù. A questo punto si sposta l'indicatore di Round di una posizione in avanti e si mescola il mazzo di carte Location.

Si ripete questo procedimento quattro volte senza seguire eventuali punteggi finali predefiniti. Alla fine del gioco si rivelano le monete di ogni giocatore e colui che possiede più denaro alla fine del quarto turno è il vincitore. In caso di parità, vince chi ha il maggior numero di tessere Attrazione sulla plancia.

Un cambiamento notevole, ma decisamente positivo 

Le principali modifiche rispetto all'originale Chinatown sono una riduzione dei turni di gioco da sei a quattro con conseguente riduzione dei tempi da 45 minuti circa invece di 90 minuti e i lotti di terreno suddivisi in due grandi aree invece che in cinque. Mantiene ancora gli spazi quadrati dell'originale, ma questa volta sono disposti in modo quasi esagonale consentendo ai terreni di essere adiacenti a più spazi incentivando più opportunità per gli scambi. Adesso anche le entrate sono semplificate consentendo un pagamento più uniforme tra tutti i set invece di pagamenti diversi a seconda delle aree. Infine anche il nuovo tema incentrato su un parco gioco evita le polemiche di appropriazione culturale che si era catturato Chinatown negli anni, rendendolo più universale, dinamico e intrigante anche per le nuove generazioni. 

La complessità di Waterfall Park è decisamente calata rispetto a Chinatown, ma questo non è un male perché il gioco originale presentava delle regole spesso fin troppo punitive. Allo stesso tempo non sarebbe dispiaciuta una maggiore audacia perché in questo nuovo titolo le uniche variabili da considerare sono le monete, le entrate, le tessere e i terreni. Si cercherà sempre di raggruppare i terreni per il posizionamento delle tessere così da aumentare le entrate. Allo stesso tempo, però, questo aiuta troppo gli avversari anche perché di tessere ce ne sono un numero limitato per set e capire le strategie non è difficile.

La fase di Scambio rappresenta la vera aleatorietà del gioco e il vero fulcro di interazione tra i giocatori. Fin dall'inizio, infatti, i giocatori devono posizionare le proprie Location sulla plancia tenendo conto che servono spazi adiacenti per costruire un'attrazione grande e, sperabilmente, completa perché più grande significa anche più soldi. Tuttavia, più avanti nel gioco, gli spazi diventano ottimi strumenti di negoziazione proprio perché gli altri giocatori potrebbero aver bisogno di quegli spazi per completare le loro attrazioni.

Essendoci, poi, solo quattro turni di gioco, se non si scambia subito una Location o un'Attrazione potrebbero esserci poche possibilità per completarla. Queste dinamiche contrastanti si oppongono l'una all'altra per rallentare e accelerare gli scambi. Serve anche una certa logica e strategia nel decidere quali tessere posizionare ogni turno tenendo conto che quelle non posizionate non generano reddito. Una volta che viene giocata una tessera, infatti, questa rimane sulla plancia per sempre, quindi si deve essere sicuri di voler proseguire quel progetto per il resto del gioco anche a costo di mostrare pubblicamente la propria strategia agli avversari, decidendo le sorti delle negoziazioni future. 

Poiché Waterfall Park è, poi, meccanicamente leggero e prevede lunghi dialoghi tra i giocatori, ci si aspetta che il gruppo di giocatori sia abbastanza partecipativo. Le regole fungono principalmente da sfondo perché i veri protagonisti sono i giocatori. Se quest'ultimi sono troppo timidi o poco propositivi, l'esperienza finale potrebbe risultare decisamente deludente. 

Conclusioni

In conclusione, Waterfall Park è un ottimo gioco da tavolo incentrato sulla negoziazione, leggero e adatto a tutti i tipi di giocatori. Le regole semplici consentono a chiunque di iniziare rapidamente a fare affari, anche se i giocatori più esperti potrebbero trovarlo carente di profondità strategica. Tuttavia è proprio la massima accessibilità a essere il punto di forza di un gioco che si pone nel macrogruppo dei titoli casual. Insomma, se siete un gruppo di giocatori affiatati e desideroso di scambi e discussioni all'ultimo compromesso, questo gioco è una scelta eccellente.

Commento

Voto di Cpop

83
Waterfall Park è una versione totalmente rivisitata e decisamente meno spietata di Chinatown. Presenta una durata più breve e alcune semplificazioni nel gameplay, ma mantiene le idee fondamentali del titolo originale ridimensionandole nella complessità e nella curva di apprendimento. È consigliato per gli appassionati di giochi di negoziazione senza scrupoli e a chi ama i giochi in cui il coinvolgimento del gruppo è massimo.

Pro

  • Meccaniche di gioco semplici, rapide, ma per nulla banali
  • Qualità dei materiali altissima
  • Massima accessibilità e ottima rigiocabilità...

Contro

  • ...tuttavia potrebbe risultare un po' troppo semplice per i giocatori più esperti
  • Fin dal primo round non è difficile scoprire le strategie degli avversari
  • Non consigliato a un gruppo di giocatori non affiatati o a cui non piacciono le discussioni a voce
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