YoRHa: Assalto a Pearl Harbor, recensione: androidi sospesi tra passato e futuro

Autore: Federica Polino ,

Il primo volume di YoRHa: Assalto a Pearl Harbor si configura come il prequel di NieR: Automata (il cui adattamento anime NieR: Automata Ver 1.1a è disponibile su Crunchyroll), videogioco action RPG di successo del 2017.

Un primo approccio a quello che è l’iconico universo post-apocalittico di Yoko Taro, supportato dai disegni e le illustrazioni di Megumu Soramichi. Con quest’opera Yoko Taro tenta di approfondire il mondo da lui stesso creato all’interno dei videogiochi della serie di Drakengard e NieR (spin-off di Drakengard), trattando il periodo immediatamente precedente la narrazione delle vicende narrate nel corso dell’adattamento anime di NieR:Automata Ver 1.1a.

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Un primo volume (o anche un’intera serie) che solleverà decine di dubbi ed interrogativi, accontentando sia i fan della saga, sia coloro che avrebbero voluto approcciarsi al mondo di Taro: un prequel esplicativo che funge da ricettacolo di informazioni. Il primo volume edito da J-POP Manga è disponibile dal 31 Gennaio al costo di € 6,90.

YoRHa: Assalto a Pearl Harbor J-POP
YoRHa: Assalto a Pearl Harbor
YoRHa: Assalto a Pearl Harbor

YoRHa: Assalto a Pearl Harbor, l'inizio di tutto

Anno 5012, il Pianeta Terra è invaso da una razza aliena proveniente da un altro mondo. Forti dell’ausilio di potenti e sofisticate biomacchine, gli alieni sconfiggono gli umani, costringendo questi ultimi a lasciare le proprie case e rifugiarsi sulla Luna.

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Da allora, l’umanità non ha mai smesso di sperare: il desiderio di tornare a respirare l’ossigeno terrestre li ha spinti a creare nuove e potenziate armi, sviluppando androidi equipaggiati a dovere, in grado di combattere gli invasori.
Tuttavia, ogni tentativo di batterli fallisce miseramente: questo è solo l’inizio di una guerra millenaria.

Prodotto Consigliato

YoRHa: Assalto a Pearl Harbor vol 1

Primo volume edito J-POP di YoRHa: Assalto a Pearl Harbor

Otto dicembre 11941, atmosfera terrestre, un’unità militare di 16 individui specializzati parte dal Bunker (base organizzativa) per raggiungere il Pianeta Terra con l’obiettivo di riconquistarla. Il commando è formato da nuovi modelli di androidi militari dalle fattezze femminili, le YoRHa, capitanati da N°1., la più forte e intelligente di loro.
La missione prevede il raggiungimento dell’isola di Pearl Harbor, nell’arcipelago delle Hawaii, dove è previsto si stia nascondendo il nemico. La squadra viene colpita e decimata da una serie di missili balistici, e le quattro superstiti, No2, No21, No16 e No4, si ritrovano quasi del tutto inermi, faccia a faccia con gli avversari: centinaia di migliaia di biomacchine le circondano, pronte a far fuoco.

Sembra tutto perduto, quando all’improvviso dei colpi di fucile abbattono il nemico: è la compagnia del Capitano Rose, formata dalle androidi superstiti di una squadra precedentemente inviata sulla Terra, e mai più recuperata.

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L’iniziale tensione si attenua soltanto quando il nuovo capitano, la nostra No2, prende in mano la situazione e si mostra forte e comprensiva nei confronti delle soldatesse, regalando ai lettori reduci dalle precedenti opere un personaggio completamente diverso dalla No2 cui sono abituati: fredda, glaciale, un vero androide dalla personalità quasi del tutto sopita.
Agli antipodi della No2 di YoRHa, alle prime armi, vittima delle proprie emozioni e con poca fiducia in sé stessa.

Assistiamo, però, ad un punto di rottura: le soldatesse di Rose sono un nemico? Le androidi sono un alleato? I due gruppi potranno fidarsi l’uno dell’altro?
Contiamo che il prossimo volume ci fornirà delle risposte a tutti questi interrogativi, andando a sviscerare una trama abbastanza intrigante.

YoRHa: Assalto a Pearl Harbor, l'oscuro mondo di Yoko Taro

YoRHa è un primo volume difficile da analizzare: vuoi per la ritrosia nel valutare il prequel di un’opera “incompleta”, spin-off di non uno ma ben due videogiochi, il ché ha reso il tutto un po’ confusionario. 

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Il ritmo della narrazione è abbastanza frenetico, le tavole sono intervallate da dialoghi ben scritti e combattimenti ben coreografati, complice la mano di Megumu Soramichi, il cui tratto ricalca quello del videogioco.

Fa sorridere il dettaglio dell’anno in cui avvengono i fatti: 8 dicembre 11941, mentre lo storico attacco a Pearl Harbor è avvenuto proprio l'8 dicembre 1941. Una chicca che gli appassionati di storia apprezzeranno.

Buona anche la caratterizzazione dei personaggi principali che, malgrado a tratti eccessivamente stereotipati, sono facilmente riconducibili ad un “tipo” specifico: No2, la ragazza timida e insicura che ad un certo punto della storia deve necessariamente prendere le redini del comando; No4, l’anima ottimista e positiva del gruppo, che nasconde un’indole astuta e amorale; No16, la testa calda, un po’ aggressiva, ma che dimostra d’aver un cuore d’oro; No21, fredda e calcolatrice così come si confà ad un androide.

Gli Androidi di YoRHa sono lontani dall’essere perfetti, con le loro personalità ancora schiave dell’emotività, in balìa di sentimenti e profonde riflessioni che, spesso, cozzano con la realtà circostante e con la loro stessa natura.

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Tuttavia, nonostante una storia che si prospetta avvincente, il volume trabocca di cliché, una serie infinita di avvenimenti e momenti inflazionati, già visti e ripetuti all’infinito: non è risultato difficile, di fatto, prevedere pagina dopo pagina tutti gli eventi che si sono susseguiti all’interno del volume, compresi quelli che avrebbero dovuto creare suspense.

YoRHa: Assalto a Pearl Harbor J-POP
YoRHa: Assalto a Pearl Harbor
Capitano Rose

Al termine di ogni capitolo, inoltre, troviamo una sorta di scheda tecnica dei personaggi che ci fornisce qualche informazione di riepilogo.

Yoko Taro e Megumu Soramichi: tra backwards scripting ed esplosioni 

Lacune, mancanze, difficoltà di lettura e nel far luce sugli eventi potrebbero essere spiegate con un’analisi approfondita dello stile di scrittura di Yoko Taro: l’autore, noto per dar vita a videogiochi dall’atmosfera oscura, a tratti inquietante, si avvale del backwards scripting, una tecnica molto comune negli ultimi anni, che consiste nel cominciare a narrare i fatti partendo dal finale della storia. 

Questo, ovviamente, risulta addirittura più complesso nel caso delle opere di Taro, in quanto sia YoRHa che Nier rappresentano side-stories, storie che si intersecano e che condividono la medesima origine, appartenendo allo stesso mondo.

Con YoRHa, quindi, Taro tenta anche di spiegare alcuni avvenimenti che vengono sempre e solo accennati all’interno delle sue opere. Già nel corso del primo volume, YoRHa: Assalto a Pearl Harbor ci offre una panoramica più approfondita di quelli che sono i rapporti tra biomacchine (di natura aliena) e androidi (di natura umana), unità nemiche, agli antipodi, malgrado condividano destini simili. 

Come già accennato in precedenza, lo stile di Soramichi ricalca perfettamente quello dei videogiochi NieR: Automata e Drakengard.  Pur riconoscendo una notevole capacità nella resa delle scene di combattimenti ed esplosioni, grazie ad un’ottima calibrazione del contrasto bianco-nero, la penna dell’autore non riesce a dare il massimo quando si tratta di valorizzare la cinetica dei movimenti dei personaggi.

La scarsa attenzione a questi dettagli, unita ad una pessima resa delle espressioni delle protagoniste del manga, rende la lettura meno entusiasmante, e risulta più difficile al lettore provare empatia per i personaggi.

Tuttavia, la sovra-copertina è d'impatto, con la protagonista in procinto di dare battaglia, a spada sguainata. L'effetto opaco e i dettagli degli ingranaggi colpiscono il lettore, e la grammatura della carta utilizzata è, come sempre, ottima. 

Nel complesso, la nostra è una valutazione sufficiente: la storia è intrigante, malgrado manchi di mordente e quel "quid in più" che l'avrebbe reso un degno avversario del predecessore NieR: Automata.

Immagine di NieR:Automata Ver1.1a

NieR:Automata Ver1.1a (2023)

08/01/2023 (ja)
Animazione, Action & Adventure, Sci-Fi & Fantasy,

Degli invasori provenienti da un altro mondo sferrano un attacco improvviso utilizzando la loro arma segreta; delle biomacchine. Per scampare a questa terribile...

Immagine di NieR:Automata Ver1.1a

Commento

cpop.it

60

YoRHa: Assalto a Pearl Harbor, un primo approccio a quello che è l’iconico universo post-apocalittico di Yoko Taro, supportato dai disegni e le illustrazioni di Megumu Soramichi. Con quest’opera Yoko Taro tenta di approfondire il mondo da lui stesso creato all’interno dei videogiochi della serie di Drakengard e NieR (spin-off di Drakengard). Un primo volume che solleverà decine di dubbi, accontentando sia i fan della saga, sia coloro che avrebbero voluto approcciarsi al mondo di Taro: un prequel esplicativo, ma che manca di mordente.

Pro

  • Ottime scene di azione, ben illustrate
  • Trama abbastanza intrigante

Contro

  • Troppi cliché
  • Personaggi stereotipati
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