15 film che forse vi siete persi nel 2020

Il 2020 è stato un anno funesto per la cinematografia di tutto il mondo, ma alcune pellicole che vale la pena di recuperare sono state disseminate durante questi mesi. Ecco una selezione di qualcosa che potreste aver perso.

Autore: Alessio Zuccari ,

Ora che sta volgendo al termine possiamo renderci conto in modo ancora più vivido di quanto il 2020 sia stato un anno funesto su praticamente ogni fronte. La pandemia del Covid-19 ha segnato profondamente uno dei periodi più bui di questo secolo e continua a portarsi dietro degli strascichi dai quali si sta tentando di uscire un poco alla volta. Tra i tanti settori culturali ed economici a essere stati colpiti duramente c'è senza ombra di dubbio anche quello del cinema, che ha visto in questo 2020 le sale chiuse (qui in Italia, ma anche in molti altri Paesi) per la maggior parte del tempo durante gli scorsi mesi.

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Questo ha portato le case di produzione di tutto il mondo a riallineare i propri piani di lancio facendo slittare moltissime pellicole a un'uscita in sala nel corso del prossimo anno, svuotando i palinsesti e lasciando una vera e propria moria di titoli in alcuni periodi notoriamente floridi per la distribuzione. Ci sono state eccezioni illustri come quelle di #Tenet di Christopher Nolan che hanno trovato uno spazio per il rilascio nei cinema, ma la maggior parte dei film usciti nel 2020 sono stati dirottati principalmente sulle piattaforme di streaming che sono state il vero traino per gli appassionati cinefili (pur non senza critiche).

Alla luce di questa panoramica è quindi possibile andare a trovare dei film interessanti anche in un anno tormentato come questo. Probabilmente molti di voi avranno già spolpato fino in fondo le produzioni più rinomate e trovate in ogni angolo del web o delle sale (quando aperte), ma qui andremo a proporvi una piccola selezione di opere, per tutti i palati, che per qualche ragione potrebbero esservi sfuggite e che magari sarebbe interessante andare a recuperare.

1) Gretel & Hansel di Oz Perkins

Oz Perkins rivisita una delle fiabe più classiche andando a riconfigurarla sui forti toni dell'orrore che assume a tratti i caratteri di un'opera espressionista grazie al profondo gioco di luci, ombre e figurazioni che il regista mette in ballo. I due noti fratelli, qui interpretati da Sophia Lillis e Sam Leakey, sono costretti a fuggire dalla propria casa materna e si ritrovano a percorrere boschi che sembrano immensi spazi teatrali fino ad arrivare alla casa della strega, dove partirà un'azione di inganno e sfinimenti mentali ottimamente tratteggiati sulle note di un fantasy horror atipico.

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Mai truculento ma sempre capace di attenersi a una composizione che sappia far leva sul ruolo fondamentale della suggestione, Gretel & Hansel è una delle opere più interessanti del 2020, in grado di affascinare nella sua capacità di creare un piccolo microcosmo mefistofelico con la forza simbolica delle proprie immagini.

2) The Way Back di Gavin O'Connor

Arrivato in Italia con il nome di Tornare a vincere e direttamente per la fruizione digitale, il film di Gavin O'Connor vede protagonista un Ben Affleck (che il regista torna ad abbracciare dopo il precedente The Accountant del 2016) che pare compiere all'interno della pellicola una parabola che ha il sapore del riscatto personale e cinematografico. Jack Cunningham è un ex giocatore di basket e meteora ai tempi delle giovanili, ora alle prese con dolori e perdite familiari che ne hanno minato nel corso del tempo l'animo e la carriera.

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Chiamato ad allenare una squadra di pallacanestro di una high school cattolica, Jack affronterà qui il più classico percorso della rivalsa personale tra i demoni del passato e quelli del presente, in una performance attoriale dove Affleck traspone tutta la propria esperienza dentro e fuori dagli schermi cinematografici e riuscendo in un lavoro di immedesimazione quasi metacinematografico. Un film dalla struttura semplice ma estremamente solido e puntuale.

3) Capone di Josh Trank

Il Capone di Josh Trank è forse il film che negli ultimi anni ha conosciuto il processo di lavorazione più travagliato e turbolento. Il film circola da tempo tra tagli, rimaneggiamenti dello script e del girato, riuscendo ad approdare ad una versione definitiva solamente durante il corso del 2020 e arrivando anche lui direttamente per la distribuzione digitale. E se la pellicola manifesta delle evidenti difficoltà nel sapersi mantenere salda al suo materiale di partenza che dovrebbe essere il narrare gli ultimi mesi di vita del boss mafioso Al Capone, pesantemente malato, il punto di forza sul quale Trank fa leva è l'interpretazione istrionica di Tom Hardy.

All'attore è consentito di sprigionare tutto sé stesso e nessun freno gli viene posto davanti, permettendo al suo personaggio di assumere una suggestiva posizione ai confini del reale dove ogni parola pronunciata, immagine vista o esperienza attraversata assume i contorni fallaci dell'allucinazione. Il film è tutto fuorché perfetto, ma il lavoro di Trank riesce comunque a regalare un paio di sequenze dal fortissimo onirismo che forse valgono il prezzo del biglietto.

4) La ragazza d'autunno di Kantemir Balagov

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Kantemir Balagov è uno dei talenti più grandi della cinematografia contemporanea e una promessa che fino ad ora continua a mantenersi. Al suo secondo film dopo l'interessantissimo #Tesnota uscito nel 2019, La ragazza d'autunno è un percorso attraverso gli orrori e i dolori causati dalla guerra e ambientato in una Leningrado del 1945 che sta ancora facendo i conti con la devastazione causata dagli scontri della Seconda guerra mondiale.

Balagov conferma ancora una volta la sua innata bravura nell'esplorare i rapporti umani e le loro storpiature e derivazioni, mettendo la firma su di un'opera apprezzatissima a livello mondiale e anche premiata a Cannes nella sezione Un Certain Regard con il premio alla miglior regia. Un intenso cinema d'autore che è senza dubbio tra le migliori uscite di quest'anno.

5) Sound of Metal di Darius Marder

Sound of Metal è stato presentato nel 2019 al Toronto International Film Festival ma arriva a essere distribuito solamente nelle scorse settimane con il contributo di Amazon Prime Video. Il regista Darius Marder esordisce al lungometraggio con un'opera intima dove il protagonista Riz Ahmed tocca probabilmente le vette della propria carriera attoriale con un'interpretazione sentita e ragionata. Ruben è un batterista di un duo metal composto da lui e dalla sua compagna di vita Lou (Olivia Cooke) fin quando non scopre improvvisamente che il suo udito se ne sta andando.

Da qui Marder intesse un doloroso gioco di riscoperta e ritorno all'essenziale, dove ogni particella essenziale dello stare al mondo è da imparare nuovamente, dal linguaggio al prendere coscienza del proprio percorso di vita. Una delle pellicole più struggenti dell'anno che vale la pena senza dubbio recuperare.

6) The Vast of Night di Andrew Patterson

Passato alla Festa del Cinema di Roma nel 2019, L'immensità della notte (questo il titolo italiano di The Vast of Night) arriva al pubblico direttamente su Amazon Prime Video durante il corso del 2020, segnando il debutto alla regia di Andrew Patterson con un film che recupera il sapore dello sci-fi classico. Sulle orme dei radio drama, due teenagers degli anni '50 in una piccola cittadina dell'entroterra statunitense captano dei segnali anomali provenienti dalla radio che gestiscono e mandano in onda, dando il via a una sequenza di eventi dove proprio le conversazioni che i vari personaggi avranno attraverso l'uso delle comunicazioni radio diventeranno fondamentali.

Il gusto di Patterson, sullo script di James Montague e Craig W. Sanger, sa catturare in pieno il clima dell'epoca e del culto dell'invasione aliena, tracciando il sentiero di una narrazione avvincente e in alcuni frangenti anche particolarmente spaventosa per la capacità di condensare un intero immaginario nel potere della parola che è la protagonista indiscussa del film.

7) Magari di Ginevra Elkann

L'esordio al lungometraggio di Ginevra Elkann approda direttamente su Rai Play negli scorsi mesi, nella proposizione di un classico coming of age dove la regista va a recuperare le vene nostalgiche e momenti topici degli anni '80 con l'ausilio di attori temprati come Riccardo Scamarcio e Alba Rohrwacher.

Magari è stato presentato inizialmente al Festival di Locarno del 2019 e si avvale del suo ottimo cast per delineare la storia di una famiglia divisa tra contrasti e nuovi percorsi di vita, con i quali la Elkann mette il sigillo a uno dei film italiani più interessanti usciti nel 2020, da recuperare nel caso ve lo foste perso nel corso dell'anno.

8) Il lago delle oche selvatiche di Diao Yinan

Il regista cinese Diao Yinan mette la firma sul suo ultimo film, Il lago delle oche selvatiche, un neo-noir che si annida all'interno di un intreccio fitto e denso dove i cambi di corsia e le inaspettate sterzate sono la regola numero uno da seguire. Una pellicola che segue le orme del gangster Zhou Zenong (Hu Ge) che è costretto a imbarcarsi in una complicata impresa dopo aver ucciso un poliziotto in seguito a un affare criminale finito per andare storto. 

Yinan racchiude questa improbabile avventura all'interno di una confezione dalla spiccata ricerca estetica che non perde mai un attimo per rendersi accattivante agli occhi dello spettatore, sfruttando soprattutto pittoreschi utilizzi della macchina da presa, mentre sullo sfondo scorrono gli scontri e le talvolta rocambolesche situazioni nelle quali Zhou finisce per cacciarsi. Un altro lavoro al quale vale la pena dare un'occhiata.

9) Il colore venuto dallo spazio di Richard Stanley

Richard Stanley dirige un film che mette in comune H.P. Lovecraft e Nicolas Cage, siglando un adattamento dell'opera di quello che è uno dei maestri indiscussi della lettura horror del XX secolo. Stanley riconfigura (con l'aiuto di Scarlett Amaris in sceneggiatura) il racconto ponendolo in una tenuta nella Arkham più rurale dove vive la famiglia Gardner. A seguito della caduta di uno strano meteorite nel giardino della casa strani avvenimenti iniziano a proliferare nei dintorni dell'abitazione, fino a quando il film di Stanley declinerà in un delirio visivo che riflette la progressiva derivazione mentale dei protagonisti del racconto.

Il colore venuto dallo spazio, che ricorda molto da vicino un'opera come #Annientamento di Alex Garland, è probabilmente una delle maggiori suggestioni che sono arrivate on demand nel corso di quest'anno e forse tra i migliori adattamenti di sempre tratti dai racconti di Lovecraft, la cui portata e caratura può essere compresa solamente concedendogli una visione.

10) Prospect di Zeek Earl e Chris Caldwell

Prospect è un film del 2018 ma arriva in Italia solamente durante il 2020, distribuito su Amazon Prime Video. Per la regia di Zeek Earl e Chris Caldwell, il film è una piccola perla della fantascienza contemporanea che vede nei panni dei protagonisti un atipico Pedro Pascal assieme a Sophie Thatcher, in un'avventura tra due individui che si trovano costretti a fronteggiare assieme le insidie di un pianeta alieno nel tentativo di trovare il modo di tornare in orbita e fuori dal pericolo.

Ma il lavoro dei due registi è incredibile nel saper rovesciare gli stereotipi del sci-fi mutando la concezione di questo spazio ostile e rendendolo così distante da ciò che l'immaginario del genere è solito offrirci, lavorando piuttosto sui piccoli dettagli, sulle gestualità e su una capacità di rendere "alieno" questo spazio agendo su corpi e situazioni con l'intervento della macchina da presa. Un gioiello tanto piccolo quanto inaspettato, da non perdere per gli appassionati.

11) Bloodshot di David S.F. Wilson

Il palcoscenico dei cinecomic è tutto, o quasi, della Marvel e in minor parte della DC, per questo Bloodshot risulta interessante nel modo in cui tenta di inserirsi quasi in punta di piedi tra questi due giganti. Per la regia di David S.F. Wilson, il film che vede protagonista un sempre gonfissimo Vin Diesel è tratto dalle pagine dei fumetti della Valiant Comics, destinato a uscire nelle sale nel tentativo di sondare il terreno alla possibilità di creare un nuovo universo condiviso.

Bloodshot ha fatto in tempo ad arrivare in alcuni cinema all'estero, ma poi è stato dirottato anche lui on demand a causa della pandemia, mettendo un freno a quelle che erano le idee iniziali della Columbia Pictures. In ogni caso il film rappresenta un'alternativa ai supereroi di casa Marvel, manifestando non sempre un'ottima lucidità nella gestione dei momenti più concitati ma meritevole nonostante tutto di una visione, fosse solo per la novità.

12) Undine di Christian Petzold

Un'altra piccola perla che ha visto la luce in Europa nel 2020 è Undine, il film di Christian Petzold, un dramma sentimentale tra i più intensi di tutto l'anno che ha visto la sua magnetica protagonista Paule Beer (affiancata da Franz Rogowski) riuscire anche a trionfare con il premio alla miglior attrice al Festival di Berlino.

Quella di Petzold è una pellicola che si carica sulle spalle di un amore totalizzante e straziante nel suo essere in grado di permeare ogni singolo frammento della storia, una scheggia pura che emana da ogni poro la propria natura manifesta di cinema d'autore, ma di quello più sincero. Un viaggio nei meandri del sentimento che è anche una delle migliori opere che potete andare a trovare nella filmografia degli ultimi mesi, con certezza un film da vedere senza avere nessuna riserva a riguardo.

13) Les Misérables di Ladj Ly

Les Misérables prende il nome dall'omonimo romanzo di Victor Hugo ma non ne è un adattamento come l'altro #Les Misérables, il musical di Tom Hooper del 2012. Però di Hugo c'è comunque qualcosa, perché il film è ambientato nel quartiere di Montfermeil, noto per ospitare la locanda "Al sergente di Waterloo" nel romanzo dello scrittore francese. Il regista Ladj Ly decide qui di seguire una piccola squadra di poliziotti locali in una routine nei meandri di palazzi fatiscenti e ambienti fortemente ostili, dove l'insidia è dietro ogni l'angolo e l'etica del dovere assume forme contorte e talvolta individualiste.

Un ottimo scorcio di una Parigi ai margini, tesa tra le diseguaglianze sociali e un multiculturalismo non sempre facile da conciliare, così come mostrò già #L'odio di Mathieu Kassovitz nel 1995. Il film è stato presentato al Festival di Cannes 2019 ed è arrivato in sala solamente quest'anno.

14) Sorry We Missed You di Ken Loach

Ken Loach ha una lunga carriera nel cinema militante e politicamente impegnato, alla quale non rinuncia nemmeno in occasione del suo ultimo film uscito nei primi giorni del 2020: Sorry We Missed You. La storia segue i passi di un corriere su gomma e le vicende del suo nucleo familiare, sfibrato dal logorio del lavoro e dai ritmi forsennati ai quali i due genitori devono piegarsi e attenersi nel tentativo di rimettersi in sesto dopo aver perso tutto anni prima a causa della crisi economica.

Quello di Loach è un'opera di denuncia e di messa a fuoco dei cortocircuiti del capitalismo a ogni costo, condensata in una pellicola delicata ma sempre puntuale nel pungere lì dove la carne è più scoperta. Non potete perderlo.

15) Underwater di William Eubank

Se siete degli appassionati di film "alla #Alien", il capolavoro indiscusso di Ridley Scott, potreste aver perso nei cinema Underwater di William Eubank a inizio anno. Il film che vede nei panni della protagonista Kristen Stewart rovescia il discorso della profondità dello spazio catapultando le vicende negli abissi dell'oceano, seguendo le orme di un altro grandissimo film come #The Abyss (1989) di James Cameron.

Vi avvertiamo per tempo, Underwater non eguaglia nessuno dei due precedenti titoli appena nominati, ma se vi piace il genere sarebbe sciocco non dare una possibilità a un lavoro che è sì derivativo e non sempre particolarmente brillante nel mantenere alta la soglia della tensione, ma nonostante tutto in grado di seguire i giusti passi per donare una discreta dose di intrattenimento con qualche compromesso. Non è qualcosa da scartare a priori.

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