Modern Family è uno show ideato nel 2009 da Christopher Lloyd e Steven Levitan. Ogni puntata segue le vicende della famiglia allargata dei Pritchett-Dunphy-Tucker, il cui patriarca Jay Pritchett (Ed O'Neill) si è recentemente risposato con la bellissima e giovanissima Gloria Delgado (Sofia Vergara), prendendo con sé in casa anche il figlio, Manny (Rico Rodriguez). Gli altri due nuclei familiari protagonisti sono quelli dei due figli adulti di Jay (avuti dal primo matrimonio). La famiglia di Claire Pritchett è composta dal marito, l’eccentrico Phil Dunphy, e i tre figli Haley (un'adolescente spensierata e alla moda, interpretata da Sarah Hyland), Alex (una ragazza studiosa, seria e insolitamente intelligente, interpretata da Ariel Winter), e Luke (un ragazzo distratto e combinaguai, interpretato da Nolan Gould). Mitchell (Jesse Tyler Ferguson), il figlio minore di Jay, si è invece sposato con Cameron Tucker (Eric Stonestreet), con cui adotta la piccola Lily (Aubrey Anderson-Emmons).
Dopo ben 11 stagioni, nel 2020 è giunto il momento di salutare la scompigliata famiglia Pritchett, con grande malinconia dei fan. L’ultima puntata è un inno alla gioia e alla speranza, e una comica e commovente lettera d’amore a tutte le famiglie, con le loro imperfezioni e disfunzionalità.
Ecco un elenco di serie da recuperare per chi sente la nostalgia dei Pritchett:
- Malcolm
- Black-ish
- Arrested Development - Ti presento i miei
- Fresh Off the Boat
- The Office
- Transparent
- Shameless
Malcolm
Malcolm non può che essere la prima serie citata di questo elenco. Pur essendo un po' datata (è andata in onda dal 2000 al 2006), è una serie che con le sue 7 stagioni ha fatto scuola per tutto il genere della family comedy. Segue le vicende di una famiglia (con un imperdibile Bryan Cranston pre-Breaking Bad nel ruolo del papà Hal) con quattro figli maschi. Malcom (Frankie Muniz), come si intuisce dal titolo in inglese (Malcolm in the middle) è il figlio di mezzo, con due fratelli più grandi e uno più piccolo: Francis, Reese e Dewie. Francis, il fratello più grande, è stato spedito alla scuola militare; Reese è un teppista che tenta costantemente di sopraffare i fratelli più piccoli; Dewey, un ragazzo intelligentissimo e insolito che subisce le stranezze dei fratelli. A tentare di tenere le redini della famiglia troviamo Lois, una madre rigida ed autoritaria, ed Hal, un padre innamoratissimo della moglie ed istrionico che ricorda molto la figura di Phil Dunphy. I temi li conosciamo bene: lo sforzo nel dividere il tempo tra famiglia e lavoro, l'adolescenza, i figli che cresconono, i litigi e le situazioni assurde che si vengono a creare in una famiglia dinamica come quella del giovane Malcolm.
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Black-ish
La commedia e l'ironia di Black-ish è stata acclamata da pubblico e critica, e ha già due spin-off (Grown-ish e Mixed-ish). Non è difficile capire il perché di tanto successo già dalle prime puntate. La trama segue i Johnson, una agiata famiglia di afroamericani che tentano di inserirsi nel loro nuovo quartiere residenziale, abitato principalmente da bianchi. Tra la comicità (amara) degli stereotipi, paura di perdere la propria identità e voglia di instaurare un rapporto col vicinato, lo show riesce ad affrontare con ironia (mai con superficialità) il tema della discriminazione sociale e razziale dei neri in America, ma lo fa con un humor travolgente e senza mai scadere nel didascalico. Gli episodi sono narrati dal padre, Dre Johnson ( Anthony Anderson), un uomo di successo. Insieme a lui seguiamo le vicende della moglie Rainbow, anestesista che tenta di contenere l'esuberante entusiasmo del marito, oltre che i figli Zoey (Yara Shahidi, Immagina che), Andre Jr. (Marcus Scribner) e i gemelli Diane (Marsai Martin) e Jack (Miles Brown).
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Arrested Development - Ti presento i miei
Arrested Develpoment è una delle serie che più ha contribuito al successo delle family comedies. Lo show racconta le vicende di Michael Bluth (Jason Bateman), un manager divenuto da poco vedovo, alle prese con parenti a dir poco eccentrici e avventure diverse per ogni episodio. La famiglia Bluth, le loro dinamiche uniche, il loro modo di affrontare la propria disastrosa situazione finanziaria e i tentativi di tenere sotto controllo situazioni a dir poco assurde: il padre di Micheal George Bluth Sr. (Jeffrey Tambor) che tenta di avere controllo sulla famiglia dalla prigione; la madre Lucille, alcolista ipercritica; i figli di Mike che tentano di barcamenarsi nel confuso mare dell'adolescenza e tanti altri personaggi comici e sfaccettati. Il piccolo microcosmo della famiglia si costruisce di episodio in episodio, con gag godibili e inside jokes ormai famosi. La serie ha di recente subito un revival dopo il suo approdo alla piattaforma di streaming Netflix.
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Fresh Off the Boat
Trasferirsi da uno stato all'altro è sempre dura. In particolare se sei parte di una famiglia taiwanese che, dopo aver vissuto a Washington, si trasferisce ad Orlando per aprire una bisteccheria, inseguendo il sogno americano. La famiglia Huang, tra difficoltà, shock culturali, stereotipi e gag, prova ad adattarsi alla nuova vita. Questa serie prodotta dalla ABC, ideata da Nahnatchka Khan e basata sul libro Fresh Off the Boat: A Memoir di Eddie Huang, è composta da ben 6 stagioni. Lo humor sottile e la curata ambientazione anni '90 creano un'atmosfera unica che abbraccia lo spettatore e lo fa sentire un membro dei Huang, immergendolo nelle loro storie, incredibili e allo stesso tempo quotidiane.
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The Office
I colleghi spesso sono un po' come i membri di una famiglia: non puoi sceglierli, e devi imparare a conviverci.
Se di Modern Family avete amato l'impostazione, con le inquadrature da mockumentary e le surreali interviste sui divani con lo sguardo in camera, sicuramente amerete la celebre serie con protagonista Steve Carell (che interpreta il capoufficio, Micheal Scott).
The Office segue le vicende della "sede di Scranton" della Dunder Mifflin, un'azienda che tratta la vendita di carta per uffici. Le gag si susseguono a ritmo serrato, c'è moltissimo nosense (merito della singolare ironia dell'autore Greg Daniels) e di puntata in puntata i protagonisti e le dinamiche tra loro diventano sempre più singolari. Ci sono le rivalità, le invidie, gli scherzi, le storie d'amore, i fraintendimenti che generano equivoci giganteschi. A poco a poco, anche personaggi scontrosi e inquietanti come il venditore di punta dell'ufficio, Dwight Schrute (Rainn Wilson), sembrano essere membri di una famiglia per cui ci ritroviamo costantemente a tifare.
The Office (remake americano di un omonimo show britannico) è stato un vero e proprio boom in America, e ancora oggi la cultura pop è disseminata di citazioni, meme e riferimenti alla serie.
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Transparent
Se invece stai cercando la storia di una famiglia intrecciata a temi LGBTQIA+, Transparent è uno show meno conosciuto degli altri citati in questa lista, ma ugualmente valido.
Lo show segue le vicende di una famiglia sconvolta da un annuncio: il padre Morton Pfefferman, un professore di Scienze Politiche dell'Università della California in pensione, fa coming out come donna transessuale. Adesso è Maura (in realtà, intimamente, lo è sempre stata), e chiede che questa sua decisione sia rispettata. L'ex moglie Shelly ne è già a conoscenza da anni, ma i figli Sarah, Josh e Ali, tutti e tre adulti, prendono la decisione in modo diverso. Il cambiamento e il coraggio di Maura li porterà ad esplorare e scandagliare le proprie vite, fatte di piccole gioie e ipocrisie; tutta la serie è una lunga e complicata ricerca di sé da parte di ogni componente della famiglia Pfefferman, e offre una finestra sincera (a volte spietata) nella loro complessa quotidianità. Tra i momenti tragici e malinconici si trova un'ironia intelligente, che fa ridere a volte di cuore e a volte amaramente. Rispetto all'umorismo spensierato e ai personaggi adorabili di Modern Family, Transparent ha un taglio nettamente più drammatico; come nello show di Lloyd e Levitan, anche qui la fine di ogni puntata sembra insegnare qualcosa, anche se non sempre si tratta dei messaggi positivi comunicati in voice-over da un membro della grande famiglia Pritchett, in chiusura di puntata.
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Shameless
Parafrasando Tolstoj, ogni famiglia è disfunzionale a modo suo. Se con Modern Family siamo abituati alle piccole follie di Phil Dunphy e alla tempra vecchio stampo di Jay, il capostipite della famiglia Gallagher è destinato a stupirci: assolutamente inadatto a fare il padre, Frank (William H. Macy) ha anche una fortissima dipendenza da droga e alcol ed è sempre al bar. Tocca alla figlia maggiore, la giovane Fiona, il compito di sbarcare il lunario (spesso in maniera rocambolesca), ma soprattutto quello di tenere a bada i suoi 5 fratelli: Lip (Jeremy Allen White), un ragazzo che ha votato la sua grandissima intelligenza per trovare modi ingegnosi (quasi mai legali) per fare soldi; Ian, un combinaguai patentato; Debbie, ventenne molto matura che trova sempre modi ingegnosi per guadagnare (una delle poche a chiamare Frank "papà"); Carl, il più giovane dei Gallagher, che sin da subito mostra atteggiamenti irruenti e tendenze antisociali. Per quanto assurda sia, la famiglia Gallagher non tarda a fare affezionare, nella sua stranezza e nel susseguirsi di situazioni comiche e surreali.
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Modern Family è uno show creato da Christopher Lloyd e Steven Levitan nel 2009 e conclusosi nel 2020, con Ed O'Neill, Sofía Vergara, Julie Bowen, Ty Burrell, Eric Stonestreet, Sarah Hyland e Ariel Winter.
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