A tu per tu con Mary Poppins: Julie Andrews si racconta a Venezia 76

Autore: Elisa Giudici ,

Fresca della vittoria di un Leone d'Oro alla carriera consegnatole da Luca Guadagnino, Julie Andrews nella sua trasferta veneziana ha trovato anche il tempo di raccontarsi e conversare con il pubblico. L'evento speciale che l'ha vista protagonista ha segnato il tutto esaurito e ha visto fan arrivare dai quattro angoli dello Stivale, pur di sentire parlare una delle icone della cultura pop del Novecento.

Ne ha di cose da raccontare Julie Andrews, attrice teatrale e cinematografica britannica, classe 1935. I fan sono curiosi di conoscere i segreti della sua vita di ieri, ma anche come trascorra il tempo oggi quella che è stata la tata più amata del cinema, Mary Poppins. Lei racconta senza troppi rimpianti:

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Anni fa un'operazione si è portata via la mia voce, quindi non posso più cantare. Tuttavia metto la musica in tutto ciò che faccio: di recente ho cominciato a fare la regista e scrivo molto, libri autobiografici soprattutto. Mi piace anche passare il tempo con la mia famiglia, con i miei cinque figli e dieci nipoti.

Sembra quasi un sogno, avere per mamma Mary Poppins, praticamente perfetta sotto ogni punto di vista, oppure l'amorevole suor Maria. Julie Andrews qualche difetto ce l'ha?

Lei ride e commenta divertita che sì, ne ha più di uno. Per esempio non sa assolutamente cucinare. Sono la regina delle colazioni, spiega, ma sono un disastro ai fornelli:

Una volta mia figlia mi rinfacciò di non fare mai loro i biscotti, così presi una ricetta che mi sembrava molto semplice. Ritenni che sostituire il lievito al bicarbonato non avrebbe poi più di tanto impattato sul risultato finale. Venne fuori un'amalgama che non riuscivo nemmeno a tagliare col coltello.

Elisa Giudici
Julie Andrews e il suo Leone d'Oro a Venezia 76
Julie Andrews riceve il suo Leone d'Oro

Le parolacce segrete di Mary Poppins

Una delle figlie, presente in prima fila, le ricorda che ha anche il vizio di dire spesso parolacce. Julie Andrews ride e conferma, ricordando che Walt Disney lo scoprì a sue spese sul set della loro prima collaborazione. Durante le riprese di Mary Poppins infatti vennero tenute per il gran finale le scene di volo di Mary, perché erano pericolose da realizzare e non si voleva che Julie Andrews si infortunasse durante la lavorazione del film. Meglio aspettare gli ultimi giorni, in modo da avere tutto il girato pronto.

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Tirata su con un cavo per mezzo di un'imbracatura molto stretta e dolorosa, l'attrice rimase sospesa a molti metri da terra per ore. A un certo punto il cavo cedette di un metro e Julie si spaventò molto per lo sbalzo. Chiese quindi di essere tirata giù delicatamente, per fare una pausa e riprendere coraggio.

Il tecnico che si occupava dei cavi sbagliò qualcosa e io venni giù tutta in un colpo, rovinando a terra. Credo che le frasi e le parole che pronunciai in seguito Walt le abbia sentite raramente in vita sua.

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Walt Disney fu l'uomo che portò la magia cinematografica nella vita di Julie Andrews, allora stella del teatro. Durante le repliche di Camelot la andò a trovare nel suo camerino con una proposta. Andrews sperava di essere chiamata per il ruolo da protagonista di My Fair Lady, poi andato all'amica Audrey Hepburn. Fu Walt a chiederle di interpretare la tata Mary Poppins, ma l'attrice lo avvertì di essere incinta di tre mesi. Disney le assicurò che l'avrebbe aspettata e così andò.

Elisa Giudici
Cerimonia per l'assegnazione del Leone d'Oro alla carriera di Julie Andrews
Il Leone d'Oro alla carriera di Julie Andrews

Tutti insieme... giù per terra

Successi incredibili ma anche ruzzoloni dietro le quinte. Per esempio durante la lavorazione di Tutti insieme appassionatamente, di cui l'attrice ricorda con calore Christopher Plummer, vero collante della troupe sul set. Quando il collega e il resto del cast era già ripartito verso Hollywood, proprio in chiusura delle riprese, venne girata con un elicottero la celebre scena di apertura di Maria che canta l'attacco della canzone di The Sound of Music.

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Il mio compito era abbastanza semplice, spiega Andrews. Stavamo su una collina fuori Salisburgo e io non dovevo fare altro che correre verso il punto indicato, fermarmi, voltarmi e iniziare a cantare, mentre un elicottero che volava raso terra mi riprendeva. Il problema era che quando riprendeva quota lo sbalzo era tale che io finivo puntualmente lunga distesa per terra, a mangiare erba.

Icona queer

Julie Andrews è un'icona per le famiglie sì, ma anche un punto di riferimento per la comunità queer, grazie soprattutto a Victor Victoria, pellicola in cui interpreta una donna che si finge un uomo che si finge donna. Il merito però fu del marito Blake Edwards, che inserì volutamente questo sottotesto nella trama del film e rassicurò l'attrice sulla riuscita del film:

Io ero nervosa, mi chiedevo se sarei risultata credibile. Blake mi disse di sì, che siccome nel film tutti credevano nell'inganno, avrebbe funzionato anche in sala. Fu lui a voler introdurre questo sottotesto, a dare questa svolta al film.

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