Il Marvel Cinematic Universe riporta in scena uno dei personaggi più intriganti della travagliata Fase Quattro: Agatha Harkness. Introdotta in WandaVision, la strega interpretata da Kathryn Han torna in azione con Agatha All Along, serie che dal 19 settembre ci terra compagnia su Disney Plus con otto episodi.
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Per arrivare preparati alla visione della serie, di cui potete leggere la nostra anteprima dei primi quattro episodi, il cast della nuova produzione del Marvel Cinematic Universe ci hai guidati alla scoperta di alcuni dettagli di questa intrigante avventura.
La nascita di Agatha
Dopo il finale di WandaVision, con il duello magico tra Agatha e la Scarlet Witch, la stega sembrava destinata a essere relegata all'oblio. Tuttavia, l'interpretazione di Kathryn Hahn ha sancito il successo del personaggio, che si è guadagnato la sua serie.
La potenza di questa strega è insita nella sua stessa concezione, come ha ricordato Jac Shaeffer, regista e produttore esecutivo della serie:
Generalmente in Marvel, c'è sempre la ricerca di creare dei cattivi che non siano semplicemente monodimensionali. E Agatha ne è l'esempio per eccellenza. È così complessa, ha tante sfaccettature diverse, e non si tratta mai solo di dominare il mondo. C'è sempre qualcosa di personale, nefasto e complesso. Ed è da lì che abbiamo iniziato con lei. E quando Kathryn è stata scelta per il ruolo, è diventato un personaggio a tutto tondo.
Era incredibilmente divertente e affabile, in un modo un po' kitsch da sitcom. Ma c'era anche questa grande ambizione in lei, come una vorace sete di potere. E Kathryn ha incarnato tutto questo. C'era la parte piccola, divertente e affascinante, ma anche la gravitas. E credo che sia un personaggio che potremmo esplorare per sempre.
Il ritorno di Agatha
Riportare in scena la strega machiavellica vista in WandaVision non era un'impresa semplice. Ad animare la nuova impresa di Agatha, la sua ricerca di sé stessa, è stata una vera molla per Kathryn Hahn, che non ha nascosto di essere particolarmente legata a questo personaggio:
Adoro questa parte così tanto. E gran parte di Agatha in *WandaVision* era una questione di interpretazione. Penso che lei stessa sia una grande interprete. Continuavamo a chiamarla una "cipolla in fiore", perché in *WandaVision* c'erano tantissimi strati da scoprire. Quindi, poter vedere cosa c'era sotto, come iniziare a spogliare quei livelli di difesa che si sono costruiti nel corso dei secoli... Voglio dire, lei sembra favolosa, ma non è giovane.
Ma vedere cosa c'era sotto tutto questo e andare sempre più in profondità è stato, ovviamente, come attore, quello che desideri ardentemente esplorare. E lavorare con Jac è stato semplicemente immediatamente come essere in sintonia in *WandaVision*. Potevo sentire le parole che aveva scritto sulla pagina. Conoscevo il ritmo. Conoscevo, per così dire, il tono.
Come raccontare Agatha
Sulla scia di WandaVision, anche in Agatha All Along la storia assume una spiccata vivacità, strizzando l'occhio a una metanarrazione in cui vengono premiati slanci narrativi che ricordano diversi generi.
Come accaduto per la serie con protagonista la Scarlet Witch, anche in Agatha All Along si cerca di preservare questa natura, specialmente nei primi episodi, dando vita a una vasta gamma di toni narrativi, come ha ricordato la produttrice Mary Livanos:
Come WandaVision, ha una varietà di toni diversi, il che è davvero sorprendente. Sai, diciamo che ha musica, ma non è un musical. Ha dramma, ma non è un dramma. Commedia, ma non esattamente una commedia. È tutte queste cose. E tutto ciò è stato innescato da Hahn, che ha davvero incarnato tutto in WandaVision. Ma, come WandaVision, ha una qualità iterativa davvero divertente. Questa volta siamo quasi completamente pratici. Stiamo recuperando un po' l'età d'oro del cinema di Hollywood, come abbiamo fatto con WandaVision, ma questa volta con un tocco di fantasy e horror.
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