Amanti delle avventure della famiglia Ingalls, ecco una buona notizia: Paramount TV Studios e Anonymous Content, studio dietro a Tredici, sono intenzionati a riportare su schermo La casa nella prateria.
Si tratterebbe di un ritorno a circa 36 anni di distanza dalla trasmissione della serie originale, andata in onda per la prima volta dal 1974 al 1984.
Al momento non si hanno notizie precise sulle figure interessate, né per quanto riguarda la regia né relativamente al cast. Secondo le prime indiscrezioni riportate da Comicbook, in ogni caso, la nuova serie dovrebbe essere prodotta da Joy Gorman e Dana Fox.
La notizia dell’arrivo del reboot de La casa nella prateria segue le dichiarazioni di Trip Friendly, figlio del dirigente che per primo acquistò i diritti della trasposizione televisiva dei libri di Laura Ingalls Wilder, dai quali sono stati tratti i vari episodi della serie. In una intervista a Entertainment Weekly, Friendly si esprimeva in questi termini:
I fan non vedono l’ora di assistere al ritorno su schermo de La casa nella prateria, e secondo noi i tempi ormai sono maturi. Siamo ottimisti, qualcosa potrebbe succedere.
Secondo Friendly, inoltre, l’arrivo di nuova versione delle vicende riguardanti Walnut Grove e i suoi abitanti sarebbe particolarmente gradito in un periodo così difficile come quello attuale, scandito sulle notizie relative alla pandemia da COVID-19:
C’è sempre stato grande interesse ne La casa nella prateria e in un possibile reboot, in particolare nel corso di quest’anno. Stiamo affrontando difficoltà mai incontrate prima. È un ottimo momento per ispirare e far riflettere le persone con storie ambientate quando la vita era più semplice.
La questione della casa Ingalls
A tenere banco nel caso del reboot de La casa nella prateria c’è anche lo strano destino della casa degli Ingalls. Per capirci di più, bisogna tornare all’uscita de L’ultimo addio, il terzo film che seguì la nona stagione della serie targata NBC.
Nelle sequenze finali del film, infatti, i cittadini di Walnut Grove fanno saltare in aria le loro case, ribellandosi al costruttore ferroviario Nathan Lassiter. La sola casa a rimanere in piedi è proprio la piccola dimora Ingalls.
Più che per esigenze narrative, la scelta di radere al suolo il paesino in cui erano ambientate le storie degli Ingalls erano dettate da motivazioni più pratiche. La produzione, infatti, si era impegnata a riportare il set dello show al suo stato originario dopo la fine delle riprese. Il modo più rapido per farlo, evidentemente, era far saltare in aria tutte le strutture utilizzate per tanti anni.
Come detto, la piccola casa Ingalls continuò a rimanere in piedi, e fu preservata dall’attore Stan Ivar, che partecipò alla nona stagione della serie TV nei panni di John Carter. L’attore, che tutt’oggi è proprietario della casa, in passato avrebbe tentato di donare l'edificio al Laura Ingalls Wilder Museum. L’intervento di Ed Friendly, però, bloccò la transazione.
Ora che a gestire le sorti dello show è il figlio Trip, le cose potrebbero cambiare:
Non ero a conoscenza del fatto che Ivar avesse acquistato la casa. Fosse stata in possesso di NBC, loro avrebbero deciso cosa farne. Penso che la donazione al museo Ingalls sia comunque una bellissima cosa, piuttosto fattibile.
Pertanto, sembra complicato riuscire a rivedere l’originale dimora Ingalls nel reboot de La casa nella prateria. Se non altro, però, il piccolo edificio potrebbe tornare a essere visibile in qualche modo dai fan.
Una storia familiare e non solo
Vale la pena ricordare che La casa nella prateria è ispirata a una serie di libri scritti da Laura Ingalls Wilder tra il 1932 e il 1943. Le vicende riprese nella serie TV tendono alle volte a distaccarsi dalla controparte cartacea, sebbene i temi portanti siano tutti piuttosto presenti. Dopo la morte di Laura, fu il turno della figlia, Rose Wilder Lane, che raccontò le sue esperienze riscuotendo un discreto successo.
Nonostante il tempo passato, perciò, sembra che il fascino de La casa nella prateria non sia destinato a diminuire. Anzi, l’arrivo di un reboot potrebbe far rinascere la passione per una storia nella quale, oggi come ieri, ci si può in qualche modo riconoscere. Come spiega bene Dean Butler, che nella serie originale ha interpretato Almanzo Wilder, il grande amore di Laura. Dalle pagine del già citato articolo di Entertainment Weekly, l'attore ha dichiarato:
Gli Ingalls non hanno mai avuto molto. Ma il cibo sulla loro tavola non mancava mai e la casa era pulita. Hanno dovuto affrontare problemi, ma fondamentalmente erano persone felici.
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Siete curiosi di sapere come sarà il reboot de La casa nella prateria? Per ingannare l’attesa, potreste ripassare il finale della serie o scoprire come sono oggi i membri del cast originale.
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