Come finisce Omicidio nel West End: chi è l’assassino?

Autore: Elisa Giudici ,

Come ogni giallo all’inglese che si rispetti, i cosiddetti whodunnit, Omicidio del West End vede per protagonista un investigatore alla ricerca di un assassino in una schiera di sospettati molto ampia.

Chi avrà ucciso il regista statunitense rubacuori e pragmatico interpretato da Adrien Brody? Qual è il movente alla base del delitto di Leo Kopernick? Perché successivamente l’assassino uccide anche Mervyn, lo sceneggiatore che stava lavorando all’adattamento da opera teatrale a film? Se volete avere la risposta completa ed esaustiva da queste tre domande, continua a leggere il pezzo, ma fate attenzione agli spoiler dal finale del film.

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Se invece volete provare a capire se questo giallo ambientato nella Londra degli anni ‘50 faccia al caso vostro, potete dare un’occhiata a la recensione di Omicidio nel West End senza anticipazioni.

Omicidio nel West End Omicidio nel West End Il film è ambientato nel West End di Londra degli anni Cinquanta. I piani per una versione cinematografica di un'opera teatrale di successo subiscono un brusco arresto dopo l'omicidio di ... Apri scheda

Chi ha ucciso Leo Kopernick?

Nell’epilogo del film l’ispettore Stoppard e l’agente Stalker (rispettivamente interpretati da Sam Rockwell e Saoirse Ronan) riescono finalmente a scoprire chi ha ucciso il regista statunitense Leo Kopernick e lo sceneggiatore Mervyn Cocker, facendolo luce anche sul movente dell’assassino.

Nel frattempo però l’omicida ha radunato tutti i membri della compagnia teatrale di Trappola per topi, la produttrice dello spettacolo e il produttore del futuro film a casa Christie con l’inganno. Il killer ha infatti mandato ai diretti interessati un biglietto firmato dalla scrittrice in cui invita ciascuno dei sospetti a casa propria per una cena, per attirarli in trappola.

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Scopriamo poco dopo che l’assassino è nientemeno che il portier del teatro, la maschera di nome Dennis, apparsa più volte nel corso della pellicola. Il risentimento del ragazzo rispetto ai due morti è legato alle origini di Trappola per topi.Christie infatti si era ispirata a un vero caso di cronaca di due ragazzi che subirono violenze nella casa famiglia in cui erano ospitati dopo aver perso i genitori. L’unico sopravvissuto dei due è proprio Dennis che, sera dopo sera, assiste alla messa in scena della sua storia. Il ragazzo non riesce a sopportare l’idea che il suo tragico passato, ridicolizzato e trasformato in una commedia brillante, diventi anche un film, raggiungendo un pubblico ancora maggiore. Per questo decide di uccidere sia il regista del futuro film sia lo sceneggiatore, reo di aver descritto il caso di cronaca che ha ispirato la piece teatrale come “insignificante”.

Il macabro posizionamento del corpo di Leo sul palco del teatro serviva a fermare le repliche giornaliere dello spettacolo di Trappola per topi. Dennis infatti aveva stimato erroneamente che, di fronte a un omicidio efferato, le repliche dello spettacolo avrebbero subito una cancellazione.

Minacciando i presenti con un fucile a canne lunghe, Dennis spiega di non voler vedere mai più un’altra rappresentazione della sua storia e spiega ai presenti che la sua intenzione è quella di uccidere proprio la scrittrice. Ai suoi occhi Christie si è macchiata della colpa di aver raccontato e maneggiato la sua storia difficile, senza chiedergli nemmeno il permesso.

A questo punto compare in salotto Agatha Christie in persona, che con la sua acuta ironia fa un mezzo tentativo per consolare e calmare Dennis. Porta con sé un vassoio carico di tazze di tè. La regina del giallo ha intenzione di avvelenare il ragazzo con il veleno per topi, prima che lui la uccida. Purtroppo nel poggiare il vassoio pieno di tazze tutte identiche (per non destare sospetti) Agatha perde di vista quella mortale. Mentre Dennis si confida con lei, la scrittrice pensa di averlo in pugno. Quando il maggiordomo di casa Christie cade a terra, stroncato in pochi minuti dal veleno, l’autrice capisce di averlo inavvertitamente ucciso scambiando le tazze.

Come finisce Omicidio nel West End

A salvare la situazione sarà ovviamente l’investigatore protagonista Stoppard che, intuita l’identità dell’assassino, si è precipitato con la sua autovettura alla villa di Agatha Christie. Con la pistola in pugno, entra dall’ingresso e centra Dennis con più colpi. La sua pistola però s’inceppa prima di dargli il colpo di grazia. Il ragazzo imbraccia il fucile e spara un colpo. Stalker interviene e si mette in mezzo tra il proiettile e il suo capo, ma è lui a rimanere ferito, seppur non gravemente. L’inquadratura finale vede il maggiordomo senza vita sul divano. Se siete stati attenti a quanto successo nel primo tempo, avrete di certo notato che queste ultime sequenze di Omicidio nel West End sono girate proprio come lo storyboard di Leonard. La prima vittima immaginava di chiudere il suo film adattamento di Trappola per topi proprio così.

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