Gli eterni somiglierà molto più di quanto si potrebbe supporre a Nomadland, il film con cui Chloé Zhao ha vinto due premi Oscar nel 2021. A tracciare un parallelo tra la misteriosa pellicola Marvel diretta dalla regista di Nomadland e i suoi precedenti lavori di stampo autoriale è stato proprio Kevin Feige, potentissimo capo dei Marvel Studios.
All'indomani della vittoria come regia e miglior film di Nomadland agli Oscar 2021, Chloé Zhao ha rilasciato numerose interviste e non sono mancate domande su Gli Eterni, il film Marvel da lei diretto in uscita il prossimo novembre negli Stati Uniti. La curiosità del pubblico rispetto al progetto è aumentata a dismisura nelle ultime settimane, proprio grazie al successo di critica e premi raccolto dal film sulla comunità nomade statunitense.
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Innanzitutto Chloé Zhao ha precisato la linea temporale dei progetti: Gli Eterni è stato approvato e realizzato prima di Nomadland da Disney, che è entrata in possesso anche dei diritti sul vincitore degli Oscar grazie alla fusione con Fox. Di quest'ultima faceva infatti parte la controllata Searchlight, che ha prodotto il film. Gli Eterni sarebbe dovuto arrivare al cinema prima di Nomadland, ma ci si è messa di mezzo la pandemia. Con la chiusura delle sale il progetto è stato messo in stand-by, mentre Zhao ha finito prima del previsto la lavorazione di Nomadland, per cui si è aperta una finestra utile per un passaggio nei Festival di Toronto e a Venezia. Il resto (dal Leone d'Oro in poi), come si suol dire, è storia.
Da Black Widow a Gli Eterni
Non è stata dunque la vittoria di Nomadland a convincere Disney a investire su Zhao, né a dare maggior libertà creativa alla regista. Quando lei si è presentata a Disney con la proposta di dirigere un film Marvel, il progetto di Nomadland era ancora nella sua fase embrionale. Zhao si è proposta senza legarsi a un progetto specifico: inizialmente si era valutato di farle dirigere Black Widow, ma la regista si è tirata indietro per non meglio specificati motivi.
A permettere al progetto di andare in porto è stato Nate Moore, produttore interno a Marvel ma specializzato in cinecomics anticonvenzionali: all'attivo ha successi come Black Panther e Captain America: The Winter Soldier. Al suo fianco, Zhao si è poi interessata agli Eterni, proponendo a Marvel una visione della loro storia molto differente dai progetti iniziali. Visione che lo studios ha abbracciato il più possibile, come ha spiegato la stessa regista in un'intervista a Variety:
Voglio usare con parsimonia l'espressione "la mia visione", anche se ci tengo a sottolineare che mi hanno supportato in quello che volevo fare. Voglio che le persone lo sappiamo. Voglio però che sia chiaro che Marvel mi ha aiutata con un gruppo di lavoro incredibilmente talentuoso, con alcuni degli artisti più capaci al mondo. Serve davvero una piccola comunità di persone per creare un film di questo tipo, ma mi hanno lasciato il comando della stessa, sì.
Le richieste di Zhao
Cosa aspettarci dal film Gli Eterni? In merito ha fatto più luce Kevin Feige, entrando nel dettaglio delle richieste fatte dalla regista di Nomadland su come lavorare al film. Richieste a cui Marvel ha dato il massimo supporto, come tiene a sottolineare il responsabile dei Marvel Studios.
La prima e più pressante condizione posta da Zhao è che la massima parte del film venisse girata in loco. Niente studi, niente green screen ed niente effetti VFX in post produzione, se non lo stretto necessario. Così Disney, che ha sviluppato incredibili tecnologie per ricreare in studio esterni incredibilmente realistici con The Mandalorian, ha lavorato fianco a fianco con la regista per trovare i luoghi ideali per le riprese e per girare negli esterni più adatti. il risultato? Aspettatevi albe e aurore spettacolari, brume mattutine e tutta quell'atmosfera crepuscolare diventata tratto distintivo della regista. Feige ha spiegato che alcune scene somigliano molto a quanto visto in Nomadland:
Tutto questo è uscito dalla cinepresa: non ci sono effetti speciali che possano dare questo risultato, questo bellissimo tramonto, con onde perfette e la nebbia che sale dalla profilo di questa enorme scogliera a picco - una scena molto impressionante.
La seconda condizione è meno percepibile dallo spettatore: Zhao ha chiesto di poter lavorare con piccoli gruppi di persone. Consente al massimo una troupe di 25 persone sul set in contemporanea. Nei cinecomics Marvel non è raro che sul set si aggiri anche un centinaio di tecnici. Così Marvel ha organizzato le centinaia di persone coinvolte nei suoi cinecomics in piccole squadre, affinché potessero assistere la regista senza modificare troppo il suo metodo di lavorazione, che prevede un'atmosfera contenuta, intima, sul set.
Come sarà il cinecomics realizzato con premesse così particolari? A meno di altri slittamenti, lo scopriremo a novembre 2021, quando il film dovrebbe arrivare nelle sale statunitensi.
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