Dahmer, c'è un omicidio che non ha mai confessato?

Scopri in quale caso reale potrebbe essere implicato Jeffrey Dahmer, il serial killer della serie Netflix Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer.

Autore: Mauro G. Pozzuoli ,

La serie Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer ha avuto un numero di visualizzazioni da record sulla piattaforma streaming Netflix. Il suo successo ha riportato l'interesse sulla serie di omicidi compiuti dall'efferato serial killer dal 1978 al 1991. L'ex-agente dell'FBI Neil Purtell ha dichiarato di essere convinto che Dahmer sia responsabile anche di un altro omicidio, che però non ha mai confessato né gli è mai stato imputato in tribunale: quello di Adam Walsh, figlio di un notissimo presentatore americano di nome John Walsh.

Il caso Adam Walsh

I fatti risalgono al 1981, quando Adam Walsh si trovava con la madre al centro commerciale Hollywood in Florida. La donna lasciò il figlio al reparto giocattoli mentre andava a cercare una lampada, ma quando tornò pochi minuti dopo suo figlio non c'era. Per due settimane non ci fu alcuna notizia del bambino, che aveva soltanto sei anni e mezzo. A distanza di sedici giorni fu ritrovata la testa di Adam, in una canale di drenaggio a quasi 200 chilometri dall'abitazione dei Walsh; il corpo non fu mai ritrovato.

Jeffrey Dahmer abitava in Florida nel 1981, e lavorava in una gastronomia. Secondo un documento dell'FBI il profilo psicologico da serial killer di Dahmer e il suo modus operandi, ossia le sue abitudini nella scelta e nell'assalto alle vittime, sono compatibili con il caso Walsh. Una differenza sostanziale tra Adam e le altre vittime di Dahmer è l'età: tra i 17 ragazzi di cui il serial killer ha confermato l'omicidio, il più giovane aveva 13 anni. Dunque se il mostro di Milwaukee fosse  stato responsabile della morte di Adam Walsh, si sarebbe trattato di un'anomalia nella sua scelta delle vittime.

Le prove contro Dahmer

Neil Purtell si basa su un dialogo avuto con Dahmer in carcere. Stando alle sue parole, Dahmer aveva dichiarato che se avesse ammesso la sua colpevolezza nel caso Walsh, sarebbe stato considerato un pedofilo e ucciso in prigione. In un'intervista del 1992, Dahmer negò ogni suo coinvolgimento nel triste episodio, nonostante due testimoni presenti al centro commerciale nel giorno della scomparsa del bambino avessero dichiarato di avere visto un uomo, e avessero indicato che quell'uomo corrispondeva a Dahmer quando le foto di quest'ultimo furono pubblicate dai giornali nel 1991. Il padre di Adam, John, ha dichiarato di non avere "visto delle prove" della colpevolezza di Dahmer. La polizia ha chiuso il caso incolpando un altro serial killer, Ottis Toole, morto in prigione nel 1996.

Forse non sapremo mai se Dahmer è stato il vero assassino di Adam Walsh, ma sicuramente il serial killer ha compiuto atti orribili e forse nel 1981 si è trovato di fronte all'occasione di rapire un bambino senza che nessuno se ne accorgesse. Potrebbe avere approfittato di questa opportunità per compiere i suoi primi passi in un mondo oscuro fatto di violenza e restrizione della libertà altrui. Il pubblico può farsi la propria opinione con la serie Netflix Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer e anche leggendo i nostri consigli nell'articolo I migliori film e serie TV su Jeffrey Dahmer da vedere. La popolarità della serie su Jeffrey Dahmer non è stata intaccata dalle polemiche sul prodotto originale Netflix, come le pesanti accuse di razzismo sul set di Dahmer o l'utilizzo della classificazione LGBT, che Netflix ha deciso di rimuovere e sulla quale non siamo d’accordo

Via Radar

Immagine da Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer prodotto da Netflix.

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