Dampyr fa 300 - Intervista a Mauro Boselli

Il co-creatore di Dampyr, Mauro Boselli, ci ha raccontato nel corso di un'intervista il percorso della serie arrivata al numero 300.

Autore: Davide Mirabello ,

Dal 4 marzo è disponibile in edicole e online l'albo numero 300 della serie su Dampyr. Si tratta di un percorso che il fumetto della Sergio Bonelli Editore ha iniziato nell'aprile del 2000, e che dal mese prossimo proseguirà sotto la guida di un nuovo curatoreMauro Boselli lascerà la guida della serie, e per questa concomitanza di eventi lo abbiamo intervistato. Il co-creatore di Dampyr, assieme a Maurizio Colombo, ha voluto raccontare il percorso che ha portato all'evoluzione del personaggio fino ad oggi, passando anche per un adattamento cinematografico.

Ecco il resoconto dell'intervista a Mauro Boselli su Dampyr. 

Davide Mirabello
Immaginava un percorso così duraturo per il personaggio di Dampyr?

Davide Mirabello
Mauro Boselli
 Quando si inizia una serie ci si auspica sempre che abbia una lunga vita. Con Maurizo Colombo all'epoca avevamo parlato di una serie in cui non ci sarebbero stati solo vampiri, e pensavamo a una vicenda a stadi narrativi successivi. Da un villaggio nel cuore dei Balcani siamo passati a una città, poi all’Europa, a tutto il mondo e infine al Multiverso. Queste possibilità narrative erano in nuce già nei primi numeri. 
Mauro Boselli
Davide Mirabello
Com'è nata l'idea per la creazione di Dampyr?
Davide Mirabello
Mauro Boselli
Io e Maurizio Colombo abbiamo incrociato le idee che avevamo all'inizio su Dampyr con quelle di un'altra serie che aveva a che fare con angeli e demoni. Inizialmente Dampyr doveva essere una miniserie, poi Sergio Bonelli stabilì che sarebbe diventata una serie vera e propria, dunque assieme a Colombo di due serie ne facemmo una. Fu così che nacque questo scontro tra specie aliene all'interno del Multiverso, che è il fulcro di Dampyr. 
Mauro Boselli
Davide Mirabello
Siete riusciti a sviluppare tutte le idee che avevate fin dal principio per le storie di Dampyr?
Davide Mirabello
Mauro Boselli
 Avrei potuto farlo, se avessi scritto solo Dampyr, ma dovevo fare anche Tex! Così è stato necessario, dopo l’abbandono di Colombo, arruolare altri autori, come Cajelli, Falco, Mignacco, Venanzetti, Faggella, Di Gregorio, Giusfredi, che quasi mai, per ovvie ragioni, potevano inserirsi nella continuity narrativa, a parte Falco e il mio vice Giusfredi. Le idee non mi mancano mai, molte storie rimarranno ahimé per sempre nei numerosi cassetti della mia mente.. Ma l’essenziale è stato raccontato. 
Mauro Boselli
Davide Mirabello
Dopo 25 anni Dampyr avrà un avvicendamento di curatore, con la testata che passerà in mano a Gianmaria Contro. Cosa l'ha portata, dopo tutto questo tempo, a decidere di lasciare la gestione della serie? 
Davide Mirabello
Mauro Boselli
 La mancanza di tempo. Sto curando sia Tex che Tex Willer, che scrivo quasi da solo assieme a Giorgio Giusfredi. Non riuscivo più a tenere il ritmo mensile di tutti questi lavori, perciò ho lasciato il compito della cura a Gianmaria Contro. Lui porterà avanti la sua linea narrativa, ma io e Giusfredi subentreremo per continuare o chiudere delle linee narrative che hanno a che fare con il passato. 


Mauro Boselli
Davide Mirabello
C'è qualcosa che rimpiange di non aver potuto fare come curatore di Dampyr?
Davide Mirabello
Mauro Boselli
 Avendo più tempo a disposizione, avrei sviluppato meglio alcuni snodi narrativi. Sono contento di 298 albi su 300, ma non dico quali sono i due che non ho apprezzato. 
Mauro Boselli
Davide Mirabello
 Dampyr è uno dei pochi personaggi della Sergio Bonelli Editore ad aver avuto un adattamento sul grande schermo (negli anni Ottanta venne realizzato un film su Tex, e in precedenza uscì in Turchia una produzione non autorizzata su Zagor. Mentre il film del 2011 su Dylan Dog ha completamente tradito il character di Tiziano Sclavi). Che effetto le ha fatto vedere il suo personaggio al cinema? 
Davide Mirabello
Mauro Boselli
 Mi ha fatto un bell'effetto, anche se io ci ho partecipato poco. Il trattamento era basato sulle prime storie mie e di Colombo, e le poche innovazioni che avevamo proposto non sono state accettate. Devo dire che al novanta per cento sono contento di quel film. La storia era buona, il regista era bravo, gli attori sono stati straordinari. Peccato che non abbia avuto successo nelle sale. Però è andato alla grande sulle piattaforme, in tutto il mondo, dalla Corea agli Stati Uniti. 
Mauro Boselli
Davide Mirabello
 Quali sono stati gli elementi che hanno favorito Dampyr nel diventare un film rispetto ad altri personaggi della SBE? 
Davide Mirabello
Mauro Boselli
 Posso dire che la prima storia di Dampyr era perfetta già così com'era. Quei primi due albi miei e di Colombo erano una storia originale con un inizio ed una fine. Anche nelle serie più belle della Sergio Bonelli Editore è raro trovare un primo numero che sia già pronto. Tex, ad esempio, non era già fatto e finito nel primo episodio. Lo stesso vale per Dylan Dog, che era nel primo numero (subito dopo arrivano i capolavori) solo un remake dei film di zombi di Romero. 
Mauro Boselli
Davide Mirabello
 Dampyr potrebbe essere ulteriormente sfruttato a livello crossmediale? 
Davide Mirabello
Mauro Boselli
 Purtroppo è poco conosciuto e nessuno ci investe, ma altrimenti posso dire che è un personaggio che si presta benissimo per una moderna serie televisiva. 
Mauro Boselli
Davide Mirabello
 Dopo il crossover di Dampyr con Dylan Dog ci sarebbero altri personaggi che si presterebbero a questo tipo di operazioni editoriali? 
Davide Mirabello
Mauro Boselli
 Il crossover con Dylan Dog poteva riuscire meglio, ma ci siamo accontentati. Adesso sto scrivendo un crossover tra Dampyr e Zagor utilizzando il tema dei mondi paralleli. Perciò Dampyr finirà nel mondo dello Spirito con la Scure. Uscirà il prossimo anno. 
Mauro Boselli
Davide Mirabello
Considerando gli incroci già fatti tra character della Sergio Bonelli Editore e DC Comics, assieme a quale personaggio della casa editrice americana vedrebbe bene Dampyr? 
Davide Mirabello
Mauro Boselli
 Non sono d'accordo con i crossover, anche se la collaborazione tra Batman e Dylan Dog mi è piaciuta.. Non vorrei un crossover a capocchia. Amo molto Hellblazer, ma non credo che potrei fare un crossover tra Constantine e Dampyr. Questo perché i personaggi di Hellblazer sono demoni che fanno parte di una dimensione cristiana, mentre quelli di Dampyr sono alieni. Non c'è niente di religioso in Dampyr: la religione viene utilizzata, così come la politica, dai cattivi per i loro loschi fini. 
Mauro Boselli
Davide Mirabello
Qual è la storia di Dampyr a cui è più affezionato? 
Davide Mirabello
Mauro Boselli
 Direi I lupi mannari, che è una storia disegnata magistralmente da Majo in cui si rievoca la Guerra dei Trent'anni. E’ disegnata bene, è scritta in maniera azzeccata senza tempi morti, ed ha grandi personaggi. L'aspetto singolare è che si tratta di una storia scritta senza i protagonisti della serie, c'è solo Draka. 
Mauro Boselli
Davide Mirabello
 Dampyr è da sempre caratterizzato dall'utilizzo dell'elemento della guerra per scopi narrativi. C'è una ragione particolare dietro questa scelta? 
Davide Mirabello
Mauro Boselli
 I Maestri della Notte si nascondono nelle guerre. In quasi tutte le guerre che abbiamo raccontato ce n'è uno. Ma non abbiamo utilizzato molto questo filone perché rischiava di essere ripetitivo. Purtroppo raccontare delle guerre non serve a fermarle. L’ultimo filone narrativo su questo tema ha messo al centro la guerra nel Sudan di cui nessuno parla. I primi due numeri di Dampyr, e quelli ambientati in Cecenia, volevano fare proprio un'operazione di denuncia. Ma, ad oggi, devo dire che la situazione del Mondo è talmente deteriorata che credo ci si debba arrendere. 
Mauro Boselli
Davide Mirabello
 Lei che è un pilastro della Sergio Bonelli Editore come immagina il futuro della casa editrice in un momento così particolare, considerando anche l'erosione delle edicole? 
Davide Mirabello
Mauro Boselli
 Non avendo incarichi dirigenziali ho la fortuna di poter non rispondere a questa domanda. Perciò non so cosa farei se dovessi pensare al futuro della SBE. 
Mauro Boselli
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