Nelle ultime settimane ha fatto molto discutere la cancellazione di Batgirl, il film dell'Universo DC diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah, che dopo essere giunto a un buon punto con la sua realizzazione, il 2 agosto 2022 è stato accantonato da Warner Bros.. Una decisione inaspettata, che ha inevitabilmente deluso chi ha lavorato al progetto e anche lo stesso fandom, sebbene ci sia stato qualcuno che ha provato anche a scherzarci su.
In questo specifico caso, sembra che il film fosse talmente pessimo, da non poter essere distribuito da nessuna parte. Un portavoce di Warner Bros. ha voluto specificare che la protagonista interpretata dall'attrice Leslie Grace non centra nulla con la decisione presa; anzi, la sua performance è stata veramente incredibile e sono grati di averla avuta nel loro team. Il motivo sarebbe in sintesi soltanto una mossa strategica di mercato: se non hai delle buone carte da buttare sul tavolo, è meglio passare la mano.
Questo è soltanto uno dei motivi che nel mondo dell'industria cinematografica portano a scelte di questo tipo. E Batgirl è solo l'ennesima goccia in mezzo ad un oceano che sembra diventare sempre più vasto, proprio perchè le motivazioni di un progetto cancellato dipendono da vari fattori.
Ecco una lista di altri film che per ragioni differenti non hanno mai visto la luce sullo schermo.
My Best Friend’s Birthday
Forse non tutti sanno che il primo film in assoluto di Quentin Tarantino non è stato Le iene del 1992, ma una pellicola intitolata My Best Friend’s Birthday realizzata ben cinque anni prima. Si tratta di una commedia in bianco e nero con protagonisti lo stesso Tarantino e il suo collega di allora, Craig Hamann. Entrambi al tempo, nel 1987, lavoravano in un videonoleggio e quindi realizzarono il progetto in modo amatoriale.
Le scene furono girate in vecchi bar in disuso e nella casa della madre di Tarantino, mentre gli altri dipendenti del negozio si improvvisarono membri del cast e della troupe fornendo anche il budget necessario grazie a una colletta. Il film era stato completamente girato ma in seguito a causa di un incendio, metà del lavoro venne danneggiato e quindi la pellicola non fu mai distribuita. Tuttavia le parti rimaste intatte e l'intera sceneggiatura sono state rese pubbliche su internet, come reperti cinematografici per gli amanti del genere.
The Day the Clown Cried
Un altro film che non ha mai visto la luce è stato The Day the Clown Cried del 1972, diretto e interpretato da Jerry Lewis. La trama, ambientata nella Germania nazista, vedeva Lewis nel ruolo del pagliaccio Helmut Doorke, il quale dopo essersi ubriacato in un bar e aver dato di matto contro Adolf Hitler, viene arrestato dalla Gestapo. Un progetto partito già con il piede sbagliato, a cominciare da piccoli imprevisti come la perdita delle attrezzature per le riprese, a guai più grossi come i mancati pagamenti da parte del produttore Wachsberger: tra questi era assente anche il compenso della sceneggiatrice Joan O'Brien e di conseguenza i diritti non furono acquisiti.
Lewis fece di tutto per proseguire con il progetto, arrivando anche a riscrivere tutta la sceneggiatura e pagando di tasca sua i compensi rimasti insoluti, finendo per indebitarsi a livello personale. Non avendo alla fine trovato un accordo che andasse bene con Wachsberger e O'Brien, Lewis mise il progetto in cassaforte e non permise più a nessuno di metterci le mani sopra. A diversi anni di distanza, nel 2013, lo stesso Lewis dichiarò che si vergognava di quella pellicola e che era stato un bene che non fosse mai uscita.
Il film avrebbe dovuto essere presentato al Festival del Cinema di Cannes del 1973 e Jerry Lewis per interpretare il suo ruolo, era anche arrivato a perdere circa 16 chili in un mese e mezzo con la "Dieta del Pompelmo", conosciuta anche come Dieta di Hollywood in cui si mangiano solo pompelmi.
Who Killed Bambi?
Non è raro che artisti di altri settori come quello musicale, spesso decidano di fare una sorta di video documentario sulla loro carriera. Tra questi ci sono stati i Sex Pistols, il famoso gruppo punk rock britannico, dopo che il loro manager Malcolm McLaren aveva stretto accordi con il noto critico cinematografico Roger Ebert. Quest'ultimo scrisse la sceneggiatura nel 1977 e il film sarebbe dovuto essere diretto da Russ Meyer e prodotto dallo stesso McLaren; inizialmente Ebert aveva scelto come titolo Anarchy in the U.K. che modificò poco tempo dopo in Who Killed Bambi?.
Sebbene nel 1980 uscì La grande truffa del rock ’n’ roll (The Great Rock ‘n’ Roll Swindle), il primo vero film ufficiale sulla storia dei Sex Pistols, l'idea che aveva dato via a tutto era stato il progetto Who Killed Bambi?. Tanto è vero che alcuni spezzoni di questo progetto - naufragato dopo diciotto mesi - furono inseriti proprio nel film del 1980. In questo caso il motivo dell'annullamento del progetto fu causato da motivi disparati, in particolare da divergenze di opinioni specie sul piano economico, tra tutte le parti coinvolte.
Number 13
Ebbene sì. Anche il grande Alfred Hitchcock ha avuto un fallimento alle sue spalle nel lontano 1922. Si tratta di Number 13, anche noto con il titolo Mr Peabody, un film muto prodotto e diretto dallo stesso Hitchcock e sceneggiato da Anita Ross. La trama riguardava Clare Greet ed Ernest Thesiger nel ruolo di moglie e marito, ossia due coniugi con basso reddito residenti in un edificio della The Peabody Trust, società fondata dal banchiere George Foster Peabody, atta proprio ad offrire alloggi a basso costo a londinesi in difficoltà.
Questa sarebbe stata la prima possibilità per Hitchcock di dirigere presso la Gainsborough Pictures e la pellicola viene considerata come il suo primo lungometraggio. In questo caso il problema è stato di tipo economico, perché dopo aver girato soltanto alcune delle prime scene, il budget messo a disposizione era già andato esaurito e di conseguenza il progetto venne interrotto.
Gore
Arrivando in tempi più recenti, siamo nel 2017 e sono trapelate delle accuse di molestie sessuali contro il premio Oscar Kevin Spacey. L'attore al tempo avrebbe dovuto essere protagonista del film biografico sullo scrittore Gore Vidal, tratto dal libro Empire of Self, A Life of Gore Vidal di Jay Parini e diretto da Michael Hoffman.
Come avviene solitamente in casi del genere, Netflix ha annullato subito il progetto e ha preso le distanze dall'attore con il suo licenziamento: questo anche perchè la trama del film Gore, prevedeva delle scene di sesso particolari; e con le accuse reali in corso contro Kevin Spacey, la situazione diventava difficile da gestire.
Sempre per lo stesso motivo, Netflix decide di fermare anche la produzione della serie di successo House of Cards - Gli intrighi del potere, che vedeva sempre Spacey tra i protagonisti, salvo poi decidere di fare una sesta ed ultima stagione escludendo però l'attore. Gore, prodotto in Italia, era stato girato alcune settimane prima dello scandalo che travolse Spacey e le riprese erano già state ultimate.
Bogart Slept Here
Nel 1975 era in corso la produzione del film Bogart Slept Here della Warner Bros., diretto da Mike Nichols e sceneggiato da Neil Simon. Una commedia che raccontava la storia di un attore alle prime armi, che ottiene un successo internazionale dopo aver recitato nel suo primo film Off-Broadway. Nel cast figurava Robert De Niro, al tempo reduce da Taxi Driver e astro nascente del momento. Per paradosso, fu proprio il fatto che arrivasse da un altro film di successo a rendere De Niro "inadatto" per il ruolo proposto.
Dopo una sola settimana di riprese le cose iniziavano già a non funzionare perché De Niro, secondo Neil Simon, non riusciva a entrare completamente nel personaggio essendo rimasto ancora vincolato al suo precedente film. Di conseguenza dopo poco tempo, la produzione decise di licenziare De Niro e in seguito cercarono altri attori che potessero prendere il suo posto; ma visto che nessuno combaciava con quanto richiesto dalla sceneggiatura, alla fine il progetto fu annullato.
10 Things I Hate About life
Dopo il successo del film 10 cose che odio di te (10 Things I Hate About You) del 1999 diretto da Gil Junger, nel 2012 lo stesso regista inizia la produzione di 10 Things I Hate About life, un'altra pellicola ispirata per alcune tematiche al precedente film. I protagonisti principali sono Evan Rachel Wood e Thomas McDonell, due giovani che nella storia vogliono entrambi togliersi la vita ma dopo essersi conosciuti, finiscono per innamorarsi e ci ripensano.
A soli due mesi dall'inizio delle riprese, la produzione viene interrotta essenzialmente per due motivi: da un lato per il cambio di gestione ai vertici della produzione stessa e da un altro perché Rachel Wood si trova in stato di gravidanza. Quest'ultima venne citata in giudizio per essere venuta meno al suo contratto, mentre i suoi avvocati sostennero che l'attrice non aveva ricevuto il giusto compenso perché la società aveva terminato il budget. Le riprese sarebbero dovute riprendere entro il 2014, ma il progetto finì per rimanere accantonato.
Io, Claudio
Tratto dall'omonimo romanzo di Robert Graves del 1934, diretto da Josef Von Sternberg e prodotto da Alexander Korda quello di Io, Claudio (I, Claudius) è un altro film rimasto incompleto e mai distribuito. La causa principale che portò a fermare le riprese, fu quella di un incidente automobilistico avvenuto il 16 marzo 1937 ai danni della co-protagonista Merle Oberon, che rimase sfigurata in volto.
Di conseguenza, il 26 marzo dello stesso anno il film venne cancellato. Successivamente a questo tragico evento, iniziarono a circolare voci sulla veridicità di tale fatto, in quanto secondo la giornalista Sheilah Graham c'erano stati dei gravi contrasti tra il produttore Korda e il protagonista Charles Laughton, che ricopriva il ruolo di Claudio. Pertanto si insinuò il dubbio che fossero queste divergenze ad aver portato alla cancellazione del film e non le "presunte" cicatrici sul volto della Oberon.
Tutto sommato sembra che alla fine la cancellazione di Batgirl, rispetto a tutti gli altri film sopracitati, sia stata quella con la motivazione più coerente e meno sfortunata della storia. Perché si sa che non sempre tutte le ciambelle, riescono con il buco.
Via The Indipendent
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