Hiro Mashima, il mangaka "favoloso": da Fairy Tail ai record

Autore: Elisa Erriu ,

C'è un capitolo, nella storia dei manga, dedicato alle favole, ai draghi, ad autori instancabili e ad altre bestie innaturali, in cui una firma spicca tra molti: parliamo di Hiro Mashima. 

Il padre di Fairy Tail ed Edens Zero ha conquistato fan in tutto il mondo, ma non soltanto per le sue storie, bensì soprattutto per una sua virtù alquanto rara nel mondo dei fumettisti giapponesi, ovvero la sua dedizione incrollabile e la costanza.

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Fairy Tail di Hiro Mashima
Fairy Tail di Hiro Mashima

Là dove molti mangaka sono stati sconfitti, Mashima ha trionfato ed è a oggi ciò che lo rende un modello da seguire per i giovani talenti e per chiunque ambisca a fare di questa arte un lavoro.

Dalle fonti di ispirazione alle opere più importanti, dalle curiosità fino alle ultime novità, ecco tutto ciò che c'è da sapere sull'autore che sarà ospite eccezionale al Lucca Comics and Games 2023.

Hiro Mashima, il mangaka delle favole e dei cacciatori di mostri

Chi è Hiro Mashima

La vita di Hiro Mashima non è sempre stata una "favola". Nato il 3 maggio 1977, il giovane Hiro ha desiderato diventare un artista sin da che ha memoria, incoraggiato e ispirato molto probabilmente dal padre, un artista che aspirava a fare di questa passione una professione concreta. 

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Tuttavia, suo padre viene a mancare quando Hiro era ancora molto giovane, lasciandolo solo a nutrire la fiamma di questo sogno. La passione di Mashima per l'arte lo ha sospinto a disegnare ogni giorno, nonostante le sfide che la vita gli presentava. A scuola aveva un atteggiamento da teppista, al punto tale da venir sospeso a tempo indeterminato.

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Ma questo periodo di riflessione lo ha spinto a percorrere la strada dell'arte manga professionale. Il 1998 è stato un anno cruciale per Mashima. Mentre lavorava part-time in una sala giochi, ha creato il manga "Magician" e l'ha presentato a un concorso indetto dal Weekly Shōnen Magazine di Kodansha. La magia e la ribellione hanno determinato dunque l'inizio del suo viaggio.

Dopo aver vinto il Rookie Prize con "Magician", Mashima ha ufficialmente debuttato nel 1999 con "Rave - The Groove Adventure", anche noto come "Rave Master" o semplicemente "Rave", che è stato un successo travolgente. Nel 2006 la sua carriera raggiunge nuove vette con "Fairy Tail", una delle serie manga più vendute al mondo, con oltre 72 milioni di copie stampate.

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Ma Mashima non si è accontentato di creare un solo franchise di successo: ha esplorato universi crossover, spin-off e ha persino intrapreso progetti personali "multidisciplinari", fondendo la propria passione per altri media con la sua arte personale, come ad esempio ha fatto con Monster Hunter Orage, una miniserie adattata dalla serie videoludica di Monster Hunter.

Dimostrando come la dedizione e la determinazione possano portare i sogni a diventare realtà, Mashima è attualmente alle prese con la sua opera "Edens Zero", in attivo dal 2018, oltre ad aver lanciato quest'anno un nuovo progetto, dal nome "Dead Rock". 

Hiro Mashima, ormai noto per la sua immensa creatività e passione per il mondo manga, continua a sorprendere per la sua versatilità. La sua determinazione lo spinge continuamente verso avventure oltre il fumetto, raggiungendo mondi che sembrano così lontani tra loro, come i social e i videogiochi.

A chi si ispira Hiro Mashima?

Le radici di un grande mangaka spesso affondano e si intrecciano alle tecniche e ai colori di altri grandi artisti: Hiro Mashima non fa eccezione. La sua strada nel mondo del manga è stata plasmata da un amore profondo per l'arte e dall'influenza di altri grandi nomi del settore.

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Come ha più volte dichiarato lui stesso, fin da giovane Mashima è stato rapito dall'universo creativo di Akira Toriyama e dal suo Dragon Ball. Anche la collaborazione del maestro Toriyama al gioco di ruolo Dragon Quest ha contribuito a ispirare Mashima, non soltanto dal punto di vista artistico, ma anche per la sua tenacia e la curiosità: grazie a Toriyama, Mashima ha scoperto che il mondo dei fumetti e quello dei videogame, un'altra sua grande passione, potevano coesistere.

Il maestro Hayao Miyazaki, invece, è stato colui che ha fortemente ispirato un giovane Mashima verso storie avvincenti e ambientate in mondi fantastici. Ma nel corso della sua variegata carriera, Mashima ha continuato a elencare numerosi riferimenti culturali che l'hanno ispirato: nel 2008 ha fatto cenno all'influenza di Code Geass, nel 2011 ha acclamato Berserk come il suo manga preferito.

Oltre a mangaka, autori, videogiochi e opere straordinarie, l'ispirazione di Mashima arriva anche semplicemente da desideri e sue segrete passioni: per la sua opera Rave - The Groove Adventure l'autore ha dichiarato nel corso di alcune interviste che voleva mostrare il suo desiderio di viaggiare per il mondo. 

Fairy Tail di Hiro Mashima
Fairy Tail di Hiro Mashima

Fairy Tail nasce invece come un racconto "tra amici", il desiderio di riunirsi, magari in un locale, aspetto che ricorre nel corso del manga, per festeggiare tutti insieme. Inoltre l'autore non ha negato che spesso i suoi fan l'hanno influenzato: nonostante sia stato oggetto di critiche da alcuni per una mancanza di originalità e di spessore nelle proprie trame, Mashima ha spesso palesato che tra i suoi interessi principali è stato seguire i suoi giovani fan e mostrare a loro, specialmente attraverso  Fairy Tail, come i giovani potessero trovare la loro vocazione. 

Le opere principali di Hiro Mashima

La carriera di Mashima è una tra le più variegate nel mondo dei mangaka contemporanei e forse una delle più costanti. I suoi fan, infatti, sperano che si possa contendere il record di essere uno degli autori più proficui e regolari dei nostri tempi. 

Nel corso di 25 anni di carriera ha realizzato opere crossover, tra suoi lavori, come la miniserie Mashima Hero's che coinvolge Rave - The Groove Adventure, Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche crossover con altri autori, come lo yonkoma, un fumetto a quattro vignette, tra Fairy Tail e The Seven Deadly Sins di Nakaba Suzuki pubblicato nel 2013 su Weekly Shōnen Magazine.

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Ha realizzato opere commemorative, come il remake del manga di Atsushi Kase, Chameleon, per il cinquantesimo anniversario, così come ha lavorato nel mondo videoludico, prima con Gate of Nightmares di Square Enix, poi più recentemente con Project Magia, come annunciato da quest'anno. 

Tre sono, però, le opere con cui Mashima è più conosciuto. Almeno per ora.

Rave - The Groove Adventure

In trentacinque volumi serializzati dal 1999 fino al 2005 regolarmente su Weekly Shōnen Magazine, Mashima ha iniziato ufficialmente la sua carriera. Seppur non del tutto soddisfatto.

Ha ammesso che plasmare la trama di Rave - The Groove Adventure è stato a volte un compito arduo. Sebbene all'inizio fosse entusiasta mentre lo creava, ricorda ancora il senso di tristezza  che l'ha accompagnato alla fine di questa esperienza. 

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I primi capitoli, in particolare, hanno rappresentato una sfida per l'autore, che ha permesso alla sua arte di evolversi, trasformando ogni pagina in un'avventura. Inizialmente, poi, la storia di Rave - The Groove Adventure doveva concludersi nel nono volume, ma Mashima, spinto dalla sua stessa passione, ha deciso di continuare, esplorando gli archi narrativi e portando avanti la trama.

La giustizia è uno dei temi centrali in Rave - The Groove Adventure ed è in questo modo che i personaggi diventano complessi e ricchi di sfaccettature: Haru, il protagonista di Rave - The Groove Adventure, è nato dai sogni artistici di Mashima. È stato il personaggio maschile che l'autore ha sempre desiderato disegnare. Accanto a lui, Plue, il compagno inseparabile, un personaggio che Mashima scarabocchiava ancora ai tempi del liceo.

L'opera è stata adattata in una serie anime di cinquantuno episodi, intitolata Groove Adventure Rave, da Studio Deen, ed esistono anche sei videogiochi, pubblicati da Konami, basati su di essa.

Fairy Tail

L'opera con cui Mashima ha coronato la sua carriera: pubblicata dal 2006 al 2017, ha fatto guadagnare all'autore il Kodansha Manga Award per i manga shōnen nel 2009, il premio Harvey Awards International Spotlight nel 2017 e il Fauve Special Award all'Angoulême International Comics Festival nel 2018. 

Tutto è cominciato quando nel 2002 Mashima pubblicò un one-shot, intitolato "Fairy Tale", su Magazine Fresh. Qui vediamo un giovane Natsu nei panni di un corriere, sfrecciante tra le avventure con la sua gilda del fuoco, portando con sé il calore di una personalità "fantastica".

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Mentre scriveva l'epopea di "Rave Master", Mashima sentiva l'irrefrenabile desiderio di imprimere sul suo nuovo manga una nota di leggerezza e divertimento. La trama di Fairy Tail dunque, diventa per Mashima un'ode alla scoperta della propria vocazione per un giovane, una ricerca appagante e appassionata.

Il concetto si è poi evoluto, maturando nell'idea affascinante di una gilda di maghi con diverse specializzazioni, dando vita a un universo vibrante di incantesimi e magie. Il titolo, infine pubblicato il 2 agosto 2006 su Weekly Shōnen Magazine, è stato il frutto di una piccola metamorfosi: tanto per incominciare dal nome. 

Fairy Tail di Hiro Mashima
Fairy Tail di Hiro Mashima

Da "Tale" (racconto), il nome è diventato "Tail" (coda), in riferimento alla coda di una fata, che secondo l'autore ha un punto cruciale in questa favola moderna. Nel disegnare i personaggi, Mashima ha riversato buona parte della sua vita: le persone che ha incontrato, i legami che ha formato, le battute dei suoi colleghi, il trauma della perdita di suo padre e le difficoltà che ha dovuto affrontare. In questo periodo, molti assistenti di Mashima lo abbandonarono e ciò resero difficile la stesura dell'opera nel primo anno di serializzazione.

Cosa ha prevalso ancora una volta? La determinazione di Mashima, ovviamente. In più di un'occasione, l'autore ha raccontato come un ferreo programma settimanale abbia permesso al suo Fairy Tail di continuare.

Gli storyboard venivano realizzati il lunedì e al massimo il giorno dopo dovevano seguire i bozzetti, poi inchiostrati il mercoledì. Di recente, Mashima ha dichiarato di non aver stravolto di molto la sua giornata lavorativa e di lavorare ancora oggi ogni settimana, per circa 17 ore al giorno

Sono state rilasciate otto serie manga spin-off basate su Fairy Tail, un adattamento anime, nove animazioni video originali (OVA), un videogioco e persino due adattamenti cinematografici.

Edens Zero

L'opera più controversa di Mashima: ritenuta dall'autore stesso una somma tra Rave Master e Fairy Tail, "Edens Zero" ha visto questa serie come una nuova era, un fantasy ambientato in un panorama di manga shōnen che, a suo parere, aveva bisogno di una ventata di novità.

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Quando concepì questa avventura spaziale, l'autore aveva inizialmente in mente un'altra storia, più legata all'universo di spade e magia che tanto aveva caratterizzato il suo lavoro per anni. Tuttavia, sentendo il desiderio di rompere gli schemi, si immerse nello spazio. Ha chiamato questo nuovo genere "fantasia spaziale", un'interpretazione unica e personale dell'abbreviazione giapponese "SF", comunemente associata alla fantascienza.

Mashima ha espresso la volontà di affrontare questa sfida, portando avanti l'essenza di "Fairy Tail", come i temi di amicizia, famiglia e coraggio, garantendo un'avventura che incanterà i lettori, anche nello spazio infinito.

L'opera, pubblicata dal 2018 e ancora in corso, ha già ricevuto un adattamento anime e un videogioco per iOS e Android.

Novità e curiosità di Hiro Mashima

Nel corso degli anni, Mashima è stato sempre più attivo sui social, soprattutto sul suo canale Twitter, dove spesso condivide disegni che ricollega a eventi o temi legati all'attualità

Da quest'anno è anche presente su YouTube, dove spesso disegna dal vivo, regalando ai fan in chat curiosità e consigli in merito alla sua arte. Il suo primo video sul canale, infatti, caricato il 3 giugno 2023, spiega il motivo che l'ha spinto ad aderire alla piattaforma: dopo i suoi 25 anni di carriera, ha deciso che voleva fare altro oltre al disegno: condividere il suo parere, creare sinergie con altre icone dei social media o altri artisti e (ovviamente) fare qualche streaming di giochi. 

Oltre a dedicarsi alla sua community, virtuale e meno, Hiro Mashima ha anche svelato che sta lavorando a un (altro) progetto: Dead Rock. L'annuncio ha fatto eco sui social, con Mashima in persona che ha condiviso per primo la notizia sulla sua pagina Twitter. La serie, inizialmente prevista per luglio di quest'anno, sarà pubblicata su Monthly Shonen Jump e promette di svelare un lato diverso e sorprendente del talento di Mashima. L'autore stesso ha dichiarato, infatti, questo nuovo lavoro come un'innovazione nel suo stile consolidato, creando così attesa e curiosità tra i fan.

Si sa ancora poco sui dettagli della trama: si sa che tutto ruoterà attorno a un giovane demone determinato ad accedere all'acclamata accademia per gli aspiranti "Re Demoni", una scuola chiamata appunto Dead Rock. Tuttavia, ciò richiederà superare rigorosi esami, una sfida che darà vita a un'avventura emozionante e ricca di sorprese.

Sarà curioso scoprire come l'autore riuscirà a innovarsi con questa nuova opera, dato che nel corso della sua carriera è stato possibile tracciare uno stile caratteristico, che si lega ad alcune sue curiosità. Un aspetto interessante del processo creativo di Mashima, ad esempio, è la scelta dei nomi dei protagonisti: spesso sono collegati alle stagioni.

Haru di Rave Master significa "primavera", mentre Natsu di Fairy Tail vuol dire "estate". L'autore ha svelato che non è stata una coincidenza, bensì un suo desiderio di connettere i suoi personaggi con la natura e i cicli del tempo.

Fairy Tail di Hiro Mashima
Fairy Tail di Hiro Mashima

Un altro elemento toccante della sua narrativa è la presenza di personaggi senza padre, una riflessione sul vissuto di Mashima che conferisce ulteriore spessore ai suoi mondi fantastici. Molto del passato dell'autore è confluito nella sua arte: vivendo in montagna da bambino con suo nonno, l'autore ha imparato il lavoro del duro lavoro e il rispetto verso una vita modesta. Al liceo divenne chitarrista in un gruppo rock chiamato Night Meeting, che suonava uno spettacolo ogni due o tre mesi.

Dalla sua città di provincia, si trasferì nella megalopoli di Tokyo per frequentare una scuola specializzata per artisti manga, ma se ne andò senza completare gli studi. Sebbene gli abbia dato le basi, Mashima sentiva che non l'avrebbe aiutato dal punto di vista professionale. Aveva bisogno di una cosa sola per rendere la sua favola realtà: la sua tenacia.

 

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