Il titolo italiano è lo stesso che venne adottato nel 1974 per l'originale Death Wish: Il giustiziere della notte, super cult in cui Charles Bronson, architetto, si trasformava in un vigilante violento pronto a compiere una strage notturna di delinquenti dopo l'omicidio dell'amata moglie.
Stavolta, però, il protagonista non è un architetto, bensì un medico. Un chirurgo che, per definizione, le vite le salva.
Ma quando degli uomini fanno irruzione in casa sua, mentre lui è in ospedale, uccidendo la moglie davanti agli occhi della figlia adolescente, il dottor Paul Kersey (Bruce Willis) non solo cerca vendetta. Cerca anche di rendere le strade più sicure, di farsi giustizia da solo per sopperire a un'autorità che non è in grado di proteggere le persone perbene, rinnegando quel giuramento di Ippocrate che aveva fatto per diventare un uomo con la missione di salvare gli altri. A prescindere dalla loro identità, dai loro crimini, dal loro passato.
Dal punto di vista morale, quindi, la situazione è ben più complessa: uccidere di notte, salvare vite di giorno è una contraddizione ai termini, ma anche un modo per perdere l'orientamento, la lucidità, il senso stesso della propria vita.
A Paul Kersey, però, non succede. Sembra, anzi, trarre giovamento dallo "sfogo" (e il riferimento ai film di The Purge è voluto) notturno in cui ripulisce la città senza esitare.
Il giustiziere della notte del 2018 sarebbe potuto essere un film molto drammatico, psicologicamente scomodo, complesso dal punto di vista etico. Invece, Eli Roth (noto per gli horror cult Cabin Fevere e Hostel) ha scelto di dargli un taglio action e di accentuare - come dimostra il trailer che ho voluto riproporvi in copertina - la dimensione ironica della situazione. Con un Bruce Willis memore del ruolo di John McClane - protagonista della saga di Die Hard - che ritrova certe espressioni e certi modi di fare.
Un medico-killer poteva diventare la personificazione di un dilemma interiore, oppure un uomo d'azione con un certo senso dell'umorismo. Roth ha scelto la seconda ipotesi e il film intrattiene facendo il suo dovere, se non lo si paragona all'originale e non ci si sofferma troppo sulla scelta, evidentemente provocatoria, di mettere proprio un medico al posto di un architetto.
Tratto come l'originale dal romanzo di Brian Garfield, Il giustiziere della notte introduce il personaggio del fratello di Paul, Frank Kersey (Vincent D'Onofrio, Strange Days, Daredevil), che ha la funzione di impersonare la coscienza che Paul sembra aver messo definitivamente a tacere.
La trama
La città di Chicago è nel pieno di un'ondata di crimini violenti. Un poliziotto gravemente ferito durante una sparatoria viene portato al pronto soccorso, è in fin di vita. Il dottor Paul Kersey, chirurgo di punta dell'ospedale, corre in suo aiuto ma non c'è più niente da fare. Il poliziotto muore e Kersey deve comunicarlo al collega, che perde le staffe quando scopre che il chirurgo sta per occuparsi dell'uomo che ha ucciso il poliziotto: il dottor Kersey fa il suo lavoro. Interviene quando c'è bisogno di lui, a prescindere da chi sia il paziente.
Insieme alla moglie Lucy (Elisabeth Shue, Via da Las Vegas), Paul assiste alla partita di calcio della figlia Jordan (Camila Morrone, Valley Girl), in procinto di andare al college. Non risponde alle provocazioni di un altro padre che assiste al match. A cena insieme alla famiglia, incluso il fratello Frank, Paul brinda all'imminente dottorato della moglie. Tutto sembra andare per il meglio, quando Frank chiede dei soldi (altri soldi...) a Paul, che glieli presta senza problemi. Dà una lauta mancia al parcheggiatore, che sente la moglie parlare della cena programmata per il venerdì successivo.
Il parcheggiatore Miguel (Luis Oliva, Providence) copia i dati del navigatore dell'auto per rintracciare l'indirizzo della famiglia e preparare una rapina. Ma qualcosa va storto: il venerdì, nonostante sia il suo compleanno e siano tutti pronti per uscire a festeggiare, Paul deve correre in ospedale.
Convinto che la casa sia vuota, Miguel era già entrato per derubarla insieme a due complici ma Lucy e Jordan rientrano.
Lucy capisce che c'è qualcuno in casa e cerca di avvisare Jordan, ma la ragazza viene catturata e Lucy ricattata per farsi consegnare tutti gli oggetti di valore e il denaro dalla cassaforte.
Lucy fa tutto ciò che i ladri le chiedono ma uno di loro inizia a molestare Jordan e inizia a litigare con il complice, dando a Jordan il tempo di reagire aggredendolo con un coltello.
Dopo essersi tolto la maschera, viene ferito anche da Lucy che gli getta addosso una pentola d'acqua bollente. Seguono degli spari.
Mentre è in sala operatoria, Paul sente annunciare l'arrivo di due feriti, una donna e una ragazza: sono sua moglie e sua figlia.
Quando raggiunge Lucy, la donna è già stata dichiarata morta. Frank raggiunge Paul in ospedale e assiste mentre la polizia lo interroga sul contenuto della cassaforte.
Sono il detective Raines (Dean Norris, Breaking Bad) e la detective Jackson (Kimberly Elise, Close to Home).
Uscita dalla sala operatoria, Jordan è in coma. Paul non lascia mai il suo capezzale, finché non è costretto a farlo per il funerale di Lucy.
Riportando a casa il suocero, lo vede sparare ai bracconieri che hanno invaso la sua proprietà.
L'uomo gli dice:
La polizia arriva solo dopo che il crimine è stato compiuto. [...] Se un uomo vuole davvero proteggere ciò che è suo, lo deve fare di persona.
La nascita del giustiziere
La polizia brancola nel buio, Paul non riesce più a dormire e la sua psicoterapeuta, la dottoressa Klavens (Wendy Crewson, Saving Hope), non sembra poterlo aiutare. Il tempo passa, la violenza imperversa a Chicago e Paul si sente sempre più solo e disperato per non aver protetto sua moglie e sua figlia.
Il detective Raines non si fa più trovare così Paul si presenta in centrale. Scopre che il detective è sommerso dai casi, e parla a Paul di alcuni di loro. Paul chiede consigli per aiutare, come assumere un investigatore privato, ma si sente rispondere che non può fare nulla. Può solo aspettare e avere fiducia nella polizia.
Ma dopo aver aiutato una ragazza presa di mira da due balordi, ed essere stato pestato, Paul decide di reagire. S'informa per acquistare una pistola, ma un suo paziente gli offre l'occasione di averne una senza che nessuno lo sappia.
Grazie a internet, Paul impara a usarla e si esercita per diventare un perfetto tiratore.
Jordan non migliora, anzi... E la rabbia di Paul cresce. Fino a quella prima sera, quando esce a caccia di criminali e miete le sue prime vittime: due ladri d'auto che stanno per uccidere la proprietaria del veicolo. Ripreso da una ragazza alla finestra, finisce subito su internet e diventa una sorta di eroe nazionale. Il vigilante che si oppone al crimine. Il giustiziere della notte, soprannominato "Il tristo mietitore".
Esaltato da quella prima esperienza, Paul esce in cerca dell'uomo che ha sparato a un suo piccolo paziente perché si rifiutava di lavorare per lui.
I detective Raines e Jackson indagano sugli omicidi compiuti dal Mietitore, che è diventato l'argomento del giorno a Chicago. Grazie a indizi e deduzioni, i detective fanno progressi mentre Paul continua ad addestrarsi per migliorare nella sua nuova missione: ripulire la città.
Ma quando sul suo tavolo operatorio finisce Miguel, con indosso il suo orologio, Paul capisce di avere una chance di trovare gli assassini di Lucy e si mette a indagare per proprio conto.
Dopo aver rintracciato, torturato (sfruttando le proprie conoscenze mediche) ed eliminato i primi due complici di Miguel, ovvero gli assassini di Lucy che hanno ferito Jordan, Paul viene a sapere che a orchestrare il tutto è stato un certo Knox (Beau Knapp, The Good Lord Bird).
Il finale: la resa dei conti
La polizia è sulle tracce del Mietitore e grazie agli indizi raccolti Frank viene interrogato. Frank intuisce che il giustiziere è Paul, ma i detective Raines e Jackson pensano che possa essere Frank.
Knox rintraccia Paul e gli dà appuntamento, sfidandolo. Frank cerca di metterlo in guardia ma è troppo tardi. Trova conferma ai propri sospetti ma, prima che possa avvertire il fratello, Paul e Knox si affrontano in uno scontro a fuoco e Knox indica alla polizia chi è il Mietitore.
Frank lo protegge, mentendo alla polizia, e cerca di elaborare un piano... Ma in quel momento l'ospedale chiama Paul: Jordan si è svegliata. Dopo averle dovuto dire che Lucy è morta, Paul la riporta a casa. Ma mentre la sta portando fuori, Knox li avvicina. Verifica che non lo riconosca: Jordan non ricorda nulla dell'aggressione, come racconta alla polizia, ma Knox fa capire a Paul che lo affronterà.
Armato fino ai denti e preparato alla visita di Knox, Paul cena con Frank e Jordan e aspetta l'inevitabile.
Manda Jordan nel nascondiglio che ha predisposto nel sottoscala e le dice di chiamare la polizia, cosa che la ragazza fa immediatamente.
Knox s'introduce in casa, insieme a dei complici. Uno di loro spara al fagotto che Paul ha preparato nel letto per simulare la sua presenza e Paul lo uccide. Il dottore spara anche al secondo complice, eliminandolo. Rassicura Jordan mentre scende le scale e continua a perlustrare la casa: manca Knox e Paul sa che c'è anche lui.
Knox lo coglie di sorpresa, ferendolo. Lo tiene sotto tiro nel seminterrato, annunciando che darà fuoco alla casa con Jordan dentro. Ma Paul recupera il fucile che aveva nascosto e uccide Knox.
La polizia arriva e il detective Raines interroga Paul sulle sue ferite, sulle armi possedute e sulla Glock: implicitamente, dice a Paul che conosce la sua identità. Sa che Paul Kersey era il Mietitore, ma non ha intenzione di procedere contro di lui: dopo essersi assicurato che il Mietitore sia andato, per così dire, in pensione, lo lascia andare.
Jordan, Frank e Paul sono di nuovo insieme, al sicuro.
La radio racconta che l'ondata di crimini violenti è scemata e il Mietitore non si fa più vedere.
Jordan inizia l'avventura del college: dopo averla accompagnata, Paul si allontana. Prima di salire in auto, però, vede un uomo che ruba un bagaglio da un taxi. Lo chiama e gli punta contro il dito, come se fosse un'arma.
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