Muovendosi all’interno del contesto narrativo de Il Signore degli Anelli - La Guerra dei Rohirrim, ci si interfaccia innanzitutto con la sua protagonista principale che, di pari passo agli eventi del racconto, si trova a dover prendere alcune decisioni importanti che ricadranno direttamente sulla sua figura e sul suo ipotetico cammino futuro. Héra Mandimartello, questo il suo nome, non è sicuramente una figura convenzionale, specialmente all’interno di un mondo fantasy dai richiami fortemente medievali in termini di caste, ruoli sociali e distribuzione delle identità nobiliari.
La protagonista de Il Signore degli Anelli - La Guerra dei Rohirrim è una principessa di Rohan e, come tale, deve assolvere ad alcuni obblighi personali che, però, non sembrano essere nelle sue corde. Héra ama cavalcare, sa combattere e si pone fin dai primissimi minuti del film come uno spirito libero, ben lontano dalla vita di corte cui appartiene. Durante gli eventi che la coinvolgono, dovrà compiere scelte importanti, assisterà alla morte di alcuni cari e solo alla fine la vedremo realizzarsi pienamente per quello che è. Il finale del film, quindi, diventa leggenda e rimando, ma anche chiusura di un viaggio in cui la libertà personale resta sempre e comunque centrale in ogni sviluppo.
- Un racconto fra vero e inedito
- Cosa aspettarsi dal finale de Il Signore degli Anelli - La Guerra dei Rohirrim?
Un racconto fra vero e inedito
Quando ci si confronta con Il Signore degli Anelli - La Guerra dei Rohirrim, è bene tenere presente che alcuni degli eventi principali del film animato sono stati inventati appositamente per esso. Lo stesso personaggio di Héra, ad esempio, figura nelle Appendici de Il Ritorno del Re come figlia di Helm, ma non è così centrale e fondamentale quanto nella pellicola animata diretta da Kenji Kamiyama. La storia al centro della battaglia che vediamo sul grande schermo viene quindi rielaborata in funzione di una lettura dell’azione inedita, traslata attraverso una protagonista e una serie di scelte narrative che trasformano il materiale originale in ciò che vediamo ora.
Il coraggio di questa donna, che si vede costretta a diventare l’ultimo baluardo di speranza per il suo popolo, fiorisce nell’animazione del regista, che si spinge a riflettere sul suo ruolo e su ciò che avrebbe, o meno, potuto realizzare in una situazione come quella del lungometraggio. Non essendoci notizie di Héra a seguito degli scontri nel film, tutto resta sospeso e mai approfondito, in un aperto che rimanda agli echi della stessa leggenda al centro de Il Signore degli Anelli - La Guerra dei Rohirrim.
Il gioco dei rimandi ai testi che ci sono arrivati di J.R.R. Tolkien ragiona sull’effettivo coinvolgimento di questa combattente e sul fatto che potrebbe essere stata dimenticata proprio per via della sua natura non convenzionale e fuori dagli schemi sociali di un mondo abbastanza rigido.
Ecco che le gesta narrate ne Il Signore degli Anelli - La Guerra dei Rohirrim acquistano un significato ancora più affascinante e in qualche modo agrodolce, specialmente alla luce del fatto che la narratrice principale degli eventi è il personaggio di Éowyn (Miranda Otto, in lingua originale), quasi a sottolineare ulteriormente l’importanza e il significato dell’aver avuto un’eroina del genere nella Terra di Mezzo, per ipotesi, con la stessa narratrice che ci tiene a ricordarne le gesta. Un confronto fra la stessa Éowyn e Héra risulta quindi inevitabile fin dal principio.
Cosa aspettarsi dal finale de Il Signore degli Anelli - La Guerra dei Rohirrim?
A seguito degli eventi principali de Il Signore degli Anelli - La Guerra dei Rohirrim, vediamo finalmente Héra imboccare il proprio cammino, lasciandosi alle spalle la vita regale che da sempre la limitava. Da qui la vediamo partire per un viaggio che pare includere nomi altisonanti come quello di Gandalf, immediatamente riconoscibile dai fan storici de Il Signore degli Anelli, con ipotetici rimandi a un futuro ancora tutto da scoprire. Chissà che anche lei non si faccia coinvolgere nelle vicende dell’Unico Anello in qualche modo.
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