Io sono leggenda 2 era possibile: ecco perché non è stato realizzato

Io sono leggenda 2 è stato un progetto molto concreto. Warner Bros. aveva valutato la possibilità sia di un prequel che di un sequel, ma alla fine non è andato in porto nulla perché c'era difficoltà oggettive non superabili.

Autore: Silvia Artana ,

Quando è uscito nel 2007 (in Italia, nel 2008), Io sono leggenda è stato un enorme successo. Il film diretto da Francis Lawrence (regista della saga di Hunger Games, Constantine e Red Sparrow) e interpretato da Will Smith ha sbancato il botteghino e ha incassato 585 milioni di dollari e rotti.

Di fronte a un simile risultato, Warner Bros. ha iniziato a pensare di espandere l'universo distopico ispirato al libro L'ultimo uomo sulla terra di Richard Matheson. Ma l'operazione presentava diversi problemi.

Show hidden content Il primo e il più grande era - ovviamente - la morte del protagonista, Robert Neville.

Eppure, a quanto sembra, anche per il principale ostacolo era stata ipotizzata una soluzione. In alternativa, la major aveva valutato la possibilità di raccontare l'inizio e la diffusione della devastante epidemia che nella pellicola originale ha causato la morte del 90% della popolazione mondiale e la trasformazione del 9% in una sorta di vampiri affamati di carne umana.

Warner Bros.
Io sono leggenda: il poster
Il poster del film Io sono leggenda

Insomma, Io sono leggenda 2 era possibile. Allora, perché non è mai stato realizzato?

La storia della mancata realizzazione di Io sono leggenda 2

Il primo a sollevare il velo sulla mancata realizzazione di Io sono leggenda 2 è stato uno degli sceneggiatori del film originale, Akiva Goldsman. Mentre era impegnato nel tour promozionale del film che ha segnato il suo debutto alla regia, Storia d'inverno (2014), l'uomo ha rivelato che c'erano piani molto reali per espandere la saga

Come scriveva MovieWeb in un articolo dell'epoca, Warner Bros. aveva esplorato tanto l'ipotesi di un prequel che di un sequel:

Non c'è mai stato un film vero e proprio. Voglio dire, abbiamo scritto un prequel e un sequel. Il prequel era molto interessante, perché veniva mostrata la prima manifestazione del virus, durante una parata per il Giorno del Ringraziamento. Era davvero grandioso. Il prequel era ambientato poco dopo, in seguito alla comparsa del primo focolaio... nel momento in cui la popolazione inizia a venire decimata in modo massivo. C'era una sorta di viaggio verso Washington, con tanto di un elefante contagiato dal virus che scappava dallo zoo.

Goldsman non ha spiegato se la major ha bocciato lo script del prequel o se voleva valutare anche quello di un eventuale secondo capitolo ambientato dopo i fatti del primo film, sta di fatto che lo sceneggiatore ha scritto anche (la bozza di) un sequel:

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Poi abbiamo scritto un sequel, che ancora una volta iniziava con Neville. A quel punto, diventava chiaro che era stato clonato.

Ma alla fine, nonostante l'interesse e l'entusiasmo di tutti, il progetto è stato accantonato:

Ci abbiamo provato in tutti i modi. Io sono leggenda 2 non vedrà mai la luce, ma ci siamo davvero divertiti a tentare di realizzarlo. Le sceneggiature c'erano. Ci abbiamo provato sul serio.

Le dichiarazioni di Goldsman sono state riprese diverse tempo dopo dal regista del film originale, Francis Lawrence.

In una intervista rilasciata all'inizio del 2018 a Happy Sad Confused, il filmmaker ha confermato le parole del collega, ma... è stato meno diplomatico e ha detto senza troppi giri di parole che sia il prequel che il sequel non erano convincenti.

Lawrence ha affermato che Warner Bros. ha spinto moltissimo per espandere l'universo di Io sono leggenda, ma che l'impresa era disperata per enormi difficoltà oggettive:

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Warner Bros. voleva davvero, davvero, davvero fare qualcosa, ma io non sapevo proprio come riuscirci. Quando il film è uscito, ho capito che la gente era andata a vedere l'ultimo uomo sulla terra e l'ultimo uomo sulla terra alla fine del film muore. Non potevamo ripeterci. D'altra arte, il pubblico non si era innamorato di [Robert Neville, n.d.r.]. Non è Indiana Jones, non è un personaggio iconico che la gente vuole rivedere ancora e ancora.

Di fatto, per il regista forse era possibile fare qualcosa, però percorrendo nuove strade. Ma la major non era della stessa idea.

In prima battuta, Warner Bros. ha valutato l'eventualità di un prequel. Però il filmmaker ha dichiarato che ha bocciato l'ipotesi, perché sarebbe stata una storia già vista:

Il prequel era l'unica soluzione. Ma avremmo fatto Contagion.

Sfumata l'idea di raccontare le origini dell'epidemia, ha (ri)preso quota l'opzione del sequel. Ma Lawrence l'ha liquidata senza mezzi termini come una "stupidaggine":

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Per girare il sequel, c'erano solo due opzioni. Realizzarlo senza Robert Neville. Oppure fare qualcosa di molto stupido, del tipo che gli scienziati avevano prelevato il suo DNA e lo avevano clonato. Sarebbe stata davvero una stupidaggine e mi sono chiamato fuori.

Certo, se Warner Bros. avesse mantenuto il finale pensato inizialmente per il film e cambiato in seguito agli screen test negativi, non ci sarebbero stati tanti ostacoli e molto probabilmente Io sono leggenda 2 avrebbe visto la luce.

D'altra parte, non è detta l'ultima parola. La passione di Hollywood per reboot e remake è cosa nota e non è detto che, prima o poi, Robert Neville e la sua fedele Sam non facciano ritorno sul grande schermo...

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