Anche il terzo capitolo della saga horror di The Conjuring è liberamente ispirato a una storia vera che ha visto per protagonisti i celebri coniugi Ed e Lorraine Warren. In questo caso a ispirare gli sceneggiatori del film è stato un processo tenutosi nel 1981 e passato alla storia come il Demon Murder Trial, il processo al demone assassino. Protagonista di questo singolare processo giudiziario che vide anche il Male al banco degli imputati e personaggio centrale in The Conjuring – Per ordine del diavolo è Arne Cheyenne Johnson, un giovane residente in Connecticut che si dichiarò colpevole di aver ucciso il suo padrone di casa Alan Bono.
L'avvocato difensore del ragazzo invocò la possessione demoniaca come attenuante per il caso, sostenendo che Arne non fosse colpevole perché "costretto" dal demone a uccidere la vittima. Per questo motivo il procedimento è noto anche con il soprannome di Devil made me do it, me l'ha fatto fare il diavolo, sottotitolo originale del terzo film di The Conjuring.
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L'omicidio Bono raccontato in The Conjuring 3
Il film diretto da Michael Chaves racconta con notevole fedeltà la versione della difesa su quanto successo nei giorni precedenti all'omicidio. I due protagonisti della vicenda sono Arne Johnson e Debbie Glatzel, due giovani innamorati residenti a Brookfield, nel Connecticut. Nel 1981 la famiglia Glatzel interpellò i coniugi Warren per tentare di spiegare il preoccupante comportamento di David, il figlio più piccolo. I Warren dichiararono che il bambino era posseduto da un demone e interpellarono sei preti affinché venisse praticato sul piccolo un esorcismo.
Secondo la versione dei Glatzel, Arne finì per essere invaso dal demone che lasciò il corpo del bambino. Il 16 febbraio dello stesso anno, dopo un violento litigio con il padrone di casa ubriaco che infastidiva le sorelle di Debbie, Arne accoltellò ripetutamente e violentemente Alan Bono, uccidendo. L'assassino venne trovato dalla polizia poco dopo, in stato confusionale e sporco di sangue, a tre miglia dal luogo del delitto.
L'avvocato difensore del ragazzo invocò da subito la possessione demoniaca come una sorta d'infermità mentale temporanea, che assolvesse Arne dalla responsabilità di quanto successo. I coniugi Warren sostennero questa tesi, richiamando l'attenzione mediatica sul caso. La difesa ricevette messaggi da tutto il mondo riguardanti il caso demoniaco e si consultò con alcuni colleghi inglesi, che avevano lavorato a casi simili (mai però approdati in aula). I sacerdoti che avevano praticato l'esorcismo su David rifiutarono di testimoniare in aula.
Il giudice assegnato al caso - il primo omicidio mai registrato nella cittadina di Brookfield - rifiutò la richiesta della difesa di dichiarare Arne come innocente per "possessione demoniaca", per mancanza di basi scientifiche e precedenti giudiziari in merito alla pratica della possessione. Così la legale ripiegò su una classica legittima difesa, dato il comportamento aggressivo della vittima e il fatto che fosse ubriaca.
Arne venne condannato dalla giuria, con una sentenza tra i 10 e i 20 anni. Nei fatti ne scontò solo cinque. Così come dichiarato dal film sui titoli di coda, Debbie e Arne si sono sposati e ancor oggi sostengono la versione dei Warren della possessione demoniaca.
Le cause contro i Warren dei Glatzel
Un membro della famiglia Glatzel, Carl, ha scritto un libro sostenendo che furono gli stessi Warren a contattare la famiglia per montare una storia che "li avrebbe resi milionari", sfruttando la precaria situazione mentale di David. Carl ha raccontato che l'attenzione mediatica sul processo gli ha rovinato gli anni giovanili, allontanando i suoi amici e rendendogli difficile inserirsi nel mondo del lavoro.
Il padre di Carl sostiene invece di non aver mai dichiarato che il figlio David fosse posseduto, così come riportato nel libro Devil in Connecticut. L'autore dello stesso però sostiene di avere ore e ore di video delle interviste fatte alla famiglia che provano quanto dichiarato nel libro, materiale su cui il libro è basato. Negli anni alcuni membri della famiglia Glatzel hanno denunciato i Warren chiedendo risarcimenti monetari per quanto successo, incontrando la strenua difesa di Lorraine del lavoro svolto.
Arne e Debbie invece continuano ancor oggi a sostenere che sia Arne sia David fossero posseduti da un demone, confermando la versione dei Warren.
Sì, il film è liberamente ispirato al processo contro Arne Johnson nel 1981. Il ragazzo confessò il delitto del suo padrone di casa ma la sua difesa sostenne che fosse posseduto da un demone al momento del delitto e quindi innocente. Arne venne condannato a una pena tra i 10 e 20 anni, ma ne scontò solo 5. Ancor oggi sostiene che la possessione demoniaca sostenuta dai coniugi Warren sia veramente avvenuta. Per saperne di più potete consultare il resoconto della vicenda processuale. The Conjuring – Per ordine del diavolo è una storia vera?
Sì. La vicenda giudiziaria riguardante Arne Johnson e l'uccisione del suo padrone di casa si è svolta in Connecticut nel 1981. La difesa chiese davvero di riconoscere Arne come innocente in quanto posseduto demoniacamente durante l'omicidio. Il giudice rigettò l'istanza, creando però un precedente in merito. Il processo raccontato in The Conjuring 3 si è veramente tenuto?
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