Lady Bird, uscito nel 2017, è il film d’esordio della regista indipendente Greta Gerwig, che ne ha anche scritto la sceneggiatura immaginando la vita di un'adolescente dei primi anni 2000, a nord della California.
A dare forza e intensità al personaggio principale troviamo la potente interpretazione della giovane Saoirse Ronan, già conosciuta per aver recitato con registi del calibro di Wes Anderson in film come Grand Budapest Hotel. Con Lady Bird, Ronan ha confermato il proprio talento assicurandosi un successo indiscutibile e diversi ruoli da protagonista negli anni a seguire.
La pellicola ha da subito suscitato l’entusiasmo spassionato della critica e del pubblico, diventando il film col miglior rating nella storia del celebre sito di recensioni Rotten Tomatoes). Pur rientrando in un genere spesso sottovalutato come il teen drama, Lady Bird ne prende i cardini (gli amori adolescenziali, il rapporto con i genitori, gli amici, la scuola) e ne sovverte non tanto l’essenza, quanto la narrazione. Non sarebbe assurdo definire l’opera prima di Gerwig come apripista per un nuovo tipo di teen drama, che diventa un inesplorato strumento cinematografico per affrontare la complessità di questi strani decenni (con serie rivoluzionarie come Euphoria).
La vicenda della giovane Christine McPherson si apre col suo cambio di nome in Lady Bird, si sviluppa in modo inaspettato e culmina con un finale che non ha nulla di grandioso, ma che non per questo è meno potente.
La trama
Ambientata nei primi anni 2000, la storia inizia con un viaggio in macchina. Christine (che ha deciso di volersi fare chiamare da tutti Lady Bird) e la madre Marion (Laurie Metcalf) stanno tornando a Sacramento dopo aver fatto un giro di esplorazione per i college californiani. Lady Bird infatti sta per diplomarsi, ma i suoi progetti per il futuro sono lontani dalla California, e rivolti in particolare a New York. Marion non è affatto in linea con le intenzioni della figlia, e le due iniziano a litigare furiosamente, tanto che la ragazza si butta dall’auto in corsa pur di smettere di ascoltare i rimproveri della madre. Rimedia tanto astio e un braccio rotto.
Lady Bird frequenta una scuola cattolica, e la sua unica fuga da quell’ambiente soffocante è la sua amicizia di lunga data con la compagna Julie (Beanie Feldstein). Le due passano il tempo nel negozio in cui il fratello adottivo della ragazza, Miguel (Jordan Rodrigues) lavora con la propria ragazza Shelly (Marielle Scott). Lady Bird, Miguel e Steffans vivono tutti sotto il tetto dei coniugi McPhersons.
Incitata dalle proprie insegnanti, Lady Bird prende parte alle prove per il musical autunnale che stanno preparando a scuola. In questa occasione, si innamora del suo compagno Danny (Lucas Hedges), con cui inizia a uscire: fumano erba per la prima volta insieme, guardano le stelle, e fanno tutte quelle cose concesse agli adolescenti innamorati. Se però la sua relazione sembra andare a gonfie vele, a casa le cose sono diverse: il padre ha appena perso il lavoro e la madre è travolta da un lavoro stressante e mille preoccupazioni. Le due sono costantemente sul punto di litigare.
Le vacanze autunnali passano nell’idillio, tra concerti (in cui suona il bel Kyle Scheible, interpretato da Timothee Chalamet), cene e uscite. Il giorno della messa in scena del musical, nell’after-party, Lady Bird scopre Danny intento a baciare un altro ragazzo in un bagno. Più tardi, disperato, le confesserà di aver scoperto di essere gay, ma di non riuscire a fare coming out e ammetterlo con gli altri ragazzi della scuola cattolica.
Nel mentre, Lady Bird inizia a fare amicizia con Jenna (Odeya Rush), una ragazza ricca e popolare che prima aveva in antipatia, aiutandola a vandalizzare la macchina di un’insegnante. Avvicinarsi a lei la porta ad allontanarsi da Julie, ma ad entrare in contatto con Kyle, un bel ragazzo parte di una band popolare nella sua scuola. L’amicizia con Jenna è basata però su una menzogna: Lady Bird le ha detto di abitare in una bellissima casa nella parte ricca della città. Quando l’inganno viene sventato, è evidente che la già debole amicizia tra le due è finita.
Le resta solo Kyle, con cui decide di avere la sua prima esperienza sessuale, ma anche con lui l’idillio finisce presto; le aveva confessato di essere vergine, ma dopo il loro primo rapporto scopre che il ragazzo le ha mentito. Per consolarsi dalla cocente delusione, Lady Bird passa una giornata con la madre, a visitare case in vendita e fantasticare su vite che non avranno mai; si recano pure in un negozio di vestiti per scegliere l’abito della ragazza per il ballo di fine anno. La serenità tra le due finisce quando iniziano a litigare per colpa di un abito, in un confronto che rappresenta il dilemma di ogni adolescente: non il bisogno di essere amati, ma quello di essere accettati.
Qualche tempo dopo, arrivano le risposte dai vari college. Si ritrova nella lista d’attesa di un unico college a New York; è abbastanza per mandarla in visibilio. Il futuro sembra dispiegarsi davanti a lei, luminoso. Decide però di non parlarne alla madre, che inizierebbe a parlarle di soldi (dato che le loro difficoltà finanziarie sono tutt'altro che risolte) e a preoccuparsi della sua traballante media a scuola.
I giorni passano e presto arriva il giorno del ballo. Kyle, Jenna e il suo ragazzo vogliono saltarlo, ma Lady Bird non ci sta. Si fa lasciare a casa della sua amica Julie, dove le due fanno pace e decidono di andare al ballo insieme.
Subito dopo il diploma, durante una cena con la famiglia di Lady Bird, Danny (il suo ex) si lascia sfuggire che la ragazza è nella lista d’attesa di un college di NY. C’è un dettaglio però: la ragazza aveva promesso, cedendo alle insistenze della madre, che si sarebbe iscritta a un’università Californiana poco distante da casa (e la cui retta sarebbe stata più economicamente sostenibile per la famiglia). Marion è cieca dalla rabbia, delusa, ferita dalla bugia. Le due non si parlano per tutta l’estate. Lady Bird è disperata e prova in tutti i modi a riavvicinarsi alla madre, che si chiude in un mutismo determinato. L’estate finisce e il rapporto tra le due sembra irrimediabilmente compromesso: Marion non la accompagna neanche all’aeroporto, anche se all’ultimo momento ci ripensa e corre al gate per salutarla, senza riuscirci.
La vita al college inizia con malinconia: il padre Larry ha messo nella valigia di Lady Bird tutte le lettere che la madre ha provato a scriverle, mostrando alla ragazza il tentativo frustrato della donna di dimostrarle affetto.
Più avanti, a una festa conosce un ragazzo (a cui si presenta col suo nome di battesimo, Christine). I due escono insieme, ma Christine si ubriaca moltissimo e viene ricoverata per avvelenamento da alcol. All’uscita dall’ospedale, si reca in chiesa. Lascia poi un messaggio in segreteria alla madre, dove le parla di quanto le vuole bene.
Il significato del finale
Quando all’inizio del film facciamo la conoscenza di Lady Bird, la ragazza sembra odiare Sacramento, la città in cui è nata. Chiede alla madre se effettivamente dall’esterno sembri una ragazza che viene da Sacramento. La risposta di Marion è banale ma autentica: lei è di Sacramento. In questa prima scena si racchiude, in un certo senso, quella che sarà l’essenza del film.
Ciò che è evidente da subito nell'opera di Gerwig è che la protagonista non è affatto a proprio agio nella propria situazione. Vuole trovarsi “ovunque tranne che qui”: quello fuori dalla sua città natale è scoperta, promessa luminosa, fuga. Farebbe qualsiasi cosa per allontanarsi dalla banalità e dalla mediocrità del proprio presente. Marion, dal canto suo, accetta stoicamente (e forse anche spietatamente) la realtà. Ci viene subito proposta come una donna di una certa età a cui non piace la leziosità e che trova sognare un’operazione che toglie tempo a tutti i mille impegni in cui ci travolge la vita. Lady Bird ama sua madre. Lady Bird vorrebbe vedere riflessi in sua madre tutto l’entusiasmo per i propri sogni, ma quando le due si confrontano, si ritrova a scontrarsi sempre con una realtà dolorosa. Per quanto realista, però, Marion non fa nessun favore alla figlia; le nega ogni condiscendenza, ferma nella convinzione che la ragazza debba accettare e abbracciare ciò che ha, anziché andare sempre incontro ad aspettative deluse.
La frustrazione che l’una prova nei confronti dell’altra è un magone costante che fa da sfondo a ogni cosa. Lady Bird vuole essere diversa, vorrebbe una casa diversa, ma non si rende conto di come tutti questi suoi desideri incidano negativamente sulla vita della sua famiglia. Il licenziamento del padre (che soffre di depressione) diventa immediatamente un evento ancora più doloroso di quanto non lo fosse già perché lo stipendio mancante al bilancio familiare non consente alla ragazza di sognare un college prestigioso. Il mentire su dove abita (dice a Jenna di abitare in una casa che non è la propria, la casa dei suoi sogni) la allontana da un’amica.
Marion invece riassume in sé tutte le cose che per Lady Bird non vanno nella propria vita: fa un lavoro massacrante (come infermiera in un istituto psichiatrico), ha spesso indosso il camice, non parla spesso di come sta, è ipercritica, asciutta. Come due magneti, si avvicinano e si respingono con uguale forza, riuscendo a stento a portare a termine una normale conversazione.
Lady Bird prova per Sacramento sentimenti simili a quelli provati per sua madre. Ogni volta che parla di dove abita, si riferisce al luogo come “il lato sbagliato dei binari” (in inglese the wrong side of the tracks è un modo colloquiale inglese per indicare il lato più periferico e povero della città). Ma mentre l’adolescente non fa che lamentarsi della noia della sua città, non può che viverne inconsapevolmente le piccole bellezze (le strade guidando, le stelle viste dal prato, passeggiare con Julie).
Nella scena di shopping per trovare il vestito per il ballo di fine anno per Lady Bird, lei e Marion iniziano (con una naturalezza spaventosa) a costruire una tensione che sfocia in un litigio. La ragazza dice alla madre che vorrebbe piacerle, e la madre risponde di volerle bene. Certo, è raro che le madri non amino i propri figli: ma la domanda della ragazza non parla di amore o affezione. Lo ripete: “Io ti piaccio?”. Quella tra madre e figlia può sembrare una dinamica in cui piacersi (nel senso di stimarsi, farsi simpatia) e volersi bene siano due sentimenti quasi equivalenti, ma non lo sono. L’amore è un sentimento su cui si ha raramente alcun controllo: non è facile decidere lucidamente di chi innamorarsi, un po’ come non è possibile decidere in anticipo la città in cui si nascerà. Piacersi tra simili, al contrario, è un sentimento più strutturato e ragionato, che si costruisce e si sviluppa, come l’amicizia: si prende una persona con i suoi difetti e pregi e si decide se ci piace o meno. L’amore segue un percorso diverso, ed è molto più legato al concetto di famiglia, di consanguinei, di una vicinanza imposta dal destino.
Marion ama la propria figlia, ma non la trova piacevole in ogni momento, e lo stesso è per Lady Bird nei confronti di Sacramento. La ragazza non si renderà conto se non alla fine di quanto le mancherà la propria città natale, proprio come Marion non si renderà conto di quanto le mancherà la figlia se non dopo averla lasciata all’aeroporto.
Nel monologo finale (che poi è un messaggio in segreteria, una dichiarazione di amore e affetto per la madre) si trova la soluzione interiore a tutte le tensioni costruite nel film.
Lady Bird ora si fa chiamare col nome di battesimo, Christine: sta iniziando a fare pace con il proprio passato, lasciandosi alle spalle l’ingombrante e soffocante bisogno di essere qualcun'altra. E nel messaggio alla madre è chiaro: ripensa alle strade della propria città, e allo stesso tempo si dice triste perché non ha avuto modo di parlarne con Marion. È chiaro che Sacramento avrà sempre un posto a parte nel cuore di Christine. È chiaro che le due donne saranno per sempre inevitabilmente vicine, strette in un legame teso, doloroso, intensissimo, vero.
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