Lucca Collezionando 2024 - Voce alle associazioni: Diabolik Club

Autore: Manuel Enrico ,

Cercare pezzi rari che mancano alla propria collezione. Incontrare autori che hanno segnato e ancora influenzano la nona arte, affiancati da altri appassionati con cui condividere il proprio amore per il mondo del fumetto. Sono solo alcune delle emozioni che si possono vivere nelle vivaci giornate di Lucca Collezionando, evento dedicato al mondo del fumetto e del collezionismo che ogni anno richiama per due giorni una nutrita schiera di cultori di questo mondo. Parte integrante di questa manifestazione sono le associazioni e i gruppi di fan, vero e proprio motore di Lucca Collezionando, di cui incarnano lo spirito autentico.

Attivissime durante tutto l’anno, custodi di una cultura fumettistica e animatrici di grandi iniziative, le associazioni a Lucca Collezionando diventano un pilastro dell’evento. Tramite l’organizzazione di incontri, con la presenza di stand in cui poter scambiare due parole con autori e altri appassionati, associazioni e club dei diversi personaggi alimentano e onorano l’amore per il mondo del fumetto.

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Lucca Collezionando 2024: l'importanza delle associazioni 

In occasione di Lucca Collezionando abbiamo voluto celebrare l’impegno delle associazioni, andando a scoprire la storia di alcune di queste realtà.

Come per il Diabolik Club, associazione nata per celebrare il ladro del fumetto italiano per eccellenza.

La nascita del Diabolik Club

Ad accoglierci in questa cerchia di cultori del personaggio creato dalle sorelle Giussani è Roberto Altariva, che ci racconta come sia nato il Diabolik Club:

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 Il Diabolik Club è nato nella primavera del 1996 nella mente di tre appassionati lettori: mio fratello, Lorenzo Altariva, Roberto Roli e Cristian Miani, ed è figlio anche di un rinnovato interesse del mondo del fumetto per il personaggio, dopo anni in cui, nonostante le alte vendite era rimasto un po’ ai margini della scena fumettistica. Quell’anno furono realizzate due mostre espositive dedicate al Re del Terrore: “Un Giallo in Maschera”, a Certaldo (FI) e “Strisce di Storia”, a Milano. Partecipando a entrambe, Lorenzo e Roberto si rendono conto che il mondo di Diabolik è così vasto che neppure il più accanito collezionista era al corrente di tutto ciò che era stato realizzato. Da lì nacque l’idea, in cui venne coinvolto anche Cristian, di formare un gruppo che si scambiasse informazioni sulla serie. Loro, però, ritenevano che l’iniziativa avesse diritto di esistere solo se approvata della casa editrice Astorina. Presentarono quindi il progetto a Luciana Giussani e a Patricia Martinelli, all’epoca direttrice della collana, e venne rapidamente accettato. Il Diabolik Club fu quindi presentato ufficialmente alla Comiconvention di Milano nel Settembre del 1996.

Roberto Altariva svela come l’idea di creare una community dedicata a Diabolik sia stata il risultato di una valutazione su come il mondo dei fumetti stesse spingendo gli appassionati a trovare modi per condividere la propria passione, dando vita a una comunità in costante espansione:

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Come ho detto, il Diabolik Club nasce con l’idea di informare gli appassionati su tutte le iniziative dedicate a Diabolik, passate e soprattutto presenti, dato che già all’epoca stavano iniziando a moltiplicarsi, quindi è importante la comunicazione che avviene attraverso la nostra rivista: La Gazzetta di Clerville. Oltre a questo, naturalmente, è sempre stata importante anche voglia di incontrarsi, conoscersi e comunicare tra gli appassionati della serie. Per questo, fin dall’inizio, oltre a partecipare alle fiere del fumetto, si è pensato di trasformare le assemblee dell’associazione in occasioni per ritrovarsi insieme a festeggiare; dei grandi pranzi in cui le “barriere dei ruoli” vengono abbattute e gli appassionati si ritrovano seduti a tavola insieme agli autori della serie. E siamo lieti di aver fatto scuola in questo; dopo di noi, infatti, altre associazioni dedicate a eroi di carta hanno seguito questo esempio. Purtroppo, il Covid 19 prima, e problemi personali poi, ci hanno obbligato a interrompere questa bellissima abitudine per diversi anni, ma lo scorso autunno, dopo tanto tempo, siamo finalmente riusciti a far rinascere questa bellissima iniziativa.

Tenere viva la passione

Come altre realtà del settore, anche il Diabolik Club ha dovuto affrontare le difficoltà nel tenere viva un’associazione in tutti questi anni. La sola passione non è sufficiente, specialmente quando entrano in gioco dinamiche inattese e difficoltà economiche:

Vista la perenne crisi economica nel nostro Paese, la sfida maggiore è quella di continuare a esistere, dato che l’iscrizione a un’associazione come la nostra non è certo una spesa fondamentale per la sopravvivenza. Ma come tutti sappiamo non si vive di solo pane, e portare avanti le proprie passioni è importante per il benessere interiore. Quindi, il modo per vincere questa sfida è proprio essere una comunità e ricreare continuamente il legame fra persone unite dalla stessa passione. Anche per questo, per noi era importante ricominciare a incontrarci nei Pranzi/Assemblea. Oltre a questo, in passato la sfida è stata anche quella di rinnovarsi, in quanto parte delle finalità principali per cui il Diabolik Club era nato sono state superate dai tempi. Le informazioni su quanto viene prodotto ora si trovano facilmente in rete, diffuse direttamente dalla casa editrice o dagli appassionati stessi sui gruppi dedicati al personaggio. E anche il ruolo di punto di aggregazione alle fiere del fumetto, che un tempo rappresentavano uno dei pochi modi che gli appassionati avevano per incontrarsi e discutere della serie, è in parte venuto meno, non solo perché sostituito dai social media, ma anche in quanto per motivi personali abbiamo dovuto ridurre di molto le nostre partecipazioni alle fiere del fumetto. Attualmente il club è quindi non solo un punto di riferimento per la diffusione ai collezionisti del materiale dedicato al Re del Terrore che viene prodotto in Italia e all’estero, ma attraverso la rivista e i saggi che produciamo funge da memoria storica sulle pubblicazioni, stampe, cartoline e tutto ciò che ruota intorno al personaggio.

L'esperienza del Diabolik Club

Per un’associazione operativa da quasi trent’anni, il Diabolik Club non poteva che maturare una lunga esperienza nel settore, portandola a vivere dei momenti di comunanza tra i suoi appassionati che vengono ricordati con particolare orgoglio da Roberto Altariva:

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 Una cosa che ci piace ricordare è che la nostra voglia di riunirci e far festa insieme ha contagiato presto anche la casa editrice. Nei primi anni cercavamo di convincere Patricia Martinelli a partecipare ai nostri pranzi/assemblea e lei, un po’ restia a intervenire, propose invece di ritrovarsi a festeggiare in redazione. Da lì nacque la tradizione – poi mantenuta anche da Mario Gomboli quando sostituì la Martinelli alla guida di Diabolik – di ritrovarsi ogni anno in redazione, nel periodo natalizio, per un “Tigella Party” (per chi non lo sapesse la “tigella”, o “crescentina” è un tipo di pane modenese che si mangia con lardo, affettati misti e altro); nel giorno prescelto le nessuno in redazione lavorava, le scrivanie venivano sgomberate e apparecchiate mentre Cristian, grazie alla sua tigelliera sfornava fragranti delizie a più non posso. Ogni volta il numero di invitati – tra soci del club prescelti, autori e amici della redazione – aumentava, tanto che negli ultimi anni l’evento era stato trasferito in altro loco, essendo ormai diventata la redazione troppo piccola per ospitare tutti quelli che volevano intervenire. Purtroppo, anche in questo caso, prima il Covid e poi altri problemi ci hanno indotto a uno stop e negli ultimi anni l’iniziativa si è ripetuta solo nel 2022. Ma il ricordo delle passate feste, con le scrivanie sgombre da fogli e computer, e piene invece di cibo e bevande è davvero indimenticabile.

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