Lucca Collezionando 2024 - Voce alle associazioni: Per Mille Scalpi

Autore: Manuel Enrico ,

Cercare pezzi rari che mancano alla propria collezione. Incontrare autori che hanno segnato e ancora influenzano la nona arte, affiancati da altri appassionati con cui condividere il proprio amore per il mondo del fumetto. Sono solo alcune delle emozioni che si possono vivere nelle vivaci giornate di Lucca Collezionando, evento dedicato al mondo del fumetto e del collezionismo che ogni anno richiama per due giorni una nutrita schiera di cultori di questo mondo. Parte integrante di questa manifestazione sono le associazioni e i gruppi di fan, vero e proprio motore di Lucca Collezionando, di cui incarnano lo spirito autentico.

Attivissime durante tutto l’anno, custodi di una cultura fumettistica e animatrici di grandi iniziative, le associazioni a Lucca Collezionando diventano un pilastro dell’evento. Tramite l’organizzazione di incontri, con la presenza di stand in cui poter scambiare due parole con autori e altri appassionati, associazioni e club dei diversi personaggi alimentano e onorano l’amore per il mondo del fumetto.

Lucca Collezionando 2024: l'importanza delle associazioni 

In occasione di Lucca Collezionando abbiamo voluto celebrare l’impegno delle associazioni, andando a scoprire la storia di alcune di queste realtà.

Come l’Associazione Culturale Per Mille Scalpi, evoluzione di una delle più note e attive community digitali dedicate al mondo zagoriano, il Forum SCLS (Spirito Con La Scure), che potete trovare sulla pagina Facebook SCS Magazine - ZAGOR o sul sito SCLS on line. A raccontarci la nascita e l’evoluzione di questa associazione è una delle sue anime, Stefano Bidetti.

La nascita di Per Mille Scalpi

Partendo proprio dalla nascita di Per Mille Scalpi, ricordando gli esordi digitali arrivando sino alla sua attuale forma:

Formalmente l’Associazione Culturale PER MILLE SCALPI è nata nel marzo 2022, ma in realtà deriva da un’esperienza ben più lunga del Forum SCLS, web community costituitasi alla fine di ottobre del 2003 e diventata velocemente molto attiva, prima in rete, poi con raduni e presenze dal vivo in diverse occasioni. Non vorrei sbagliare, ma credo si tratti della community con più storia alle sue spalle, avendo toccato lo scorso anno il 20° anniversario. Al Forum si sono velocemente iscritti anche molti autori, zagoriani e texiani, e dal Forum stesso sono anche venuti fuori alcuni appassionati che sono riusciti a diventare autori di alto livello (tra tutti Joevito Nuccio)

Due decenni di passione condivisa, passando dai contatti digitali alla presenza fisica in fiere ed eventi. Come ogni associazione, anche Per Mille Scalpi ha dovuto cercare la propria identità, arrivando a maturare una propria idea di cosa significhi esser community, e Stefano Bidetti lo ha spiegato chiaramente:

L’idea fondante credo sia stata soprattutto il desiderio di condividere una passione che, per ciascuno di noi, meritava di uscir fuori dalle mura della nostra stanza. Alcuni più maturi, alcuni più ragazzini, ma tutti con lo stesso identico fuoco che spingeva a volerci confrontare, a voler scambiare opinioni, a voler conoscere qualcun altro che provasse le stesse forti emozioni anche soltanto guardando la nuova copertina di Ferri o nel rileggere per l‘ennesima volta le storie precedenti (perché un mese ad aspettare la nuova uscita in edicola era sempre troppo lungo!).

Da questa idea originaria è venuto fuori abbastanza rapidamente il desiderio di conoscersi di persona, di andare al di là di quella tastiera e di quei buffi nicknames per capire chi ci fosse dall’altra parte, da quale zona d’Italia provenisse, come avesse scoperto quel personaggio che tanto ci emozionava e col quale evidentemente anche lui era cresciuto negli anni. 

È nata quindi l’idea di organizzare degli incontri, che hanno subito preso il nome di Raduno di Primavera e Raduno autunnale, proprio in onore dei rendez-vous dei trappers che compaiono sulle pagine dello Spirito con la Scure. Dopo una decina d’anni il fondatore, Alesssandro Agueci, lasciava l’eredità a un triumvirato di responsabili (Raul Calovini, Ivano Carzaniga e Marco Andrea Corbetta) che ha tenuto alto l’entusiasmo e lo spirito di coesione che ha sempre caratterizzato ciascun forumista.

In ossequio alla provenienza un po’ da tutt’Italia degli iscritti, i raduni del Forum si sono tenuti sia al Nord che al Sud, e ogni volta si è cercata una sede differente. Fino alla nascita di Lucca Collezionando che, dal 2016, è diventata la sede ufficiale del raduno di primavera.

Altro strumento importante del Forum è stata la nascita tra i suoi componenti di una rivista, SCLS Magazine, che sin dal 2008 Giuseppe Armenise aveva iniziato a realizzare con il contributo di molti dei forumisti. La rivista negli anni è cresciuta, di numero di pagine e di qualità, cercando di alzare sempre il livello del materiale pubblicato e l’interesse da suscitare negli appassionati. Senza soluzione di continuità, nonostante il passaggio di mano dopo i primi sei numeri a Francesco Pasquali e al sottoscritto, con due o tre uscite l’anno ha proseguito in modo costante, e a marzo 2024 viene pubblicato il n. 28. Parallelamente alla rivista, vengono realizzate altre pubblicazioni, come volumi, cataloghi, quaderni, portfolio, albetti, cataloghi, album di figurine e così via, nonché piccoli gadget per incuriosire sempre i lettori e la loro passione collezionistica.

Tenera viva la passione 

Pur con questa incredibile struttura, è innegabile che questi gruppi di appassionati si ritrovino al giorno d’oggi a dover affrontare alcune problematiche, spesso di carattere legislativo, che rischiano di limitare il loro operato.

Un passaggio obbligato, ci ha spiegato Bidetti, che diventa ancor più urgente quando l’associazione si spinge oltre il confine della passione fumettistica e prende la forma di atti di generosità:

Un’associazione ha come principale motore l’entusiasmo, la passione, l’impegno di chi quotidianamente le dedica tempo, lavoro e anche soldi per garantirne il funzionamento e la capacità di stare al passo coi tempi. Nel 2022 il dare vita a un’associazione fatta di iscrizioni, quote sociali, bilanci da predisporre e approvare e regole più rigide da seguire è stato per tanti versi un passaggio obbligato. Era dettato dalla voglia di sentirsi a posto da un punto di vista fiscale e normativo, di poter rappresentare un soggetto più definito per i vari referenti, di carattere istituzionale o imprenditoriale, di poter immaginare una programmazione più a lungo termine piuttosto che un’attività basata sul contingente. Questo ha determinato anche delle rinunce: tante persone si sono allontanate, dovendo aderire preventivamente all’acquisto dei numeri previsti per l’anno; tanti progetti sono diventati non realizzabili, perché si sarebbe dovuto provvedere in modo anticipato ad includerli nel programma per l’anno successivo e alla loro organizzazione; spesso si deve sopperire di tasca propria al sostegno delle spese che un bilancio preventivo non poteva prevedere. Ecco che tutto questo rappresenta l’insieme delle sfide e degli ostacoli da fronteggiare senza scoraggiarsi.

Una delle rinunce più dolorose è quella di avere molta più difficoltà a intraprendere iniziative a carattere sociale. Negli anni abbiamo organizzato, nella massima trasparenza, delle raccolte di fondi o delle aste di beneficenza (grazie alla generosità di molti autori) per intervenire a favore di popolazioni alluvionate, delle vittime del terremoto, delle strutture che lavoravano con il COVID, con risultati più che soddisfacenti. Farlo come associazione sarebbe molto più difficile e, data la legislazione, farebbe sorgere troppi sospetti a nostro carico. Quindi dal 2022 abbiamo quasi del tutto dovuto abbandonare questo tipo di iniziative.

L’altra sfida determinante, e che spinge sempre a volersi misurare con le difficoltà e le nostre possibilità di farvi fronte, è costituita dalla voglia di immaginare sempre nuovi progetti, nuove idee, nuove iniziative che possano attirare e incuriosire gli altri zagoriani, ma soprattutto noi stessi, nel tentativo - che resta il nostro obiettivo principale - di divulgare e condividere. Zagor non è certo una religione, e molti di noi amano anche il fumetto nel suo complesso, ma certo è un motore potentissimo.

Gli strumenti per vincere ogni sfida sono sempre quelli dell’entusiasmo, della voglia di rimanere coerenti e trasparenti, della capacità di far sempre comprendere bene quali sono i nostri obiettivi e le modalità per raggiungerli, senza scorciatoie di comodo, senza scorrettezze nei confronti di nessuno. Inoltre ci aiuta sempre l’intrinseco desiderio presente in ciascuno di noi di coinvolgere gli altri, di chiamarli a raccolta ogni volta che è possibile, di fare squadra quando serve per riuscire a realizzare un progetto, dall’organizzare una cena ad allestire una conferenza.

L'esperienza di Per Mille Scalpi

Nonostante questi recenti passi, Per Mille Scalpi, nella sua ventennale storia, ha saputo creare una vera e propria famiglia di appassionati.

All’insegna della passione sincera e della voglia di godersi assieme il proprio eroe, i membri di Per Mille Scalpi, tramite questa condivisone, hanno dato vita a stupende esperienze condivise, che Stefano Bidetti orgogliosamente ci ha raccontato:

Si potrebbero raccontare le trasferte fatte insieme all’estero, tanto lessico venutosi a creare nel corso di tante occasioni di incontro, tanti momenti in cui ciascuno di noi ha vissuto in maniera intensa la sensazione di avere intorno molto di più di un gruppo di “picchiatelli”, ma dei veri amici, una sorta di famiglia a parte, presente in tante occasioni. Si potrebbe parlare dell’eccezionale situazione in cui ci trovavamo tutti insieme al ristorante, proprio nel primo nostro raduno di Lucca (2016), quando ci arrivò la notizia della morte di Gallieno Ferri.

Ma c’è una cosa che forse merita di essere ricordata in modo particolare, perché ha rappresentato il momento in cui tutti noi abbiamo avvertito forte la sensazione di rappresentare, per noi stessi, ma anche per gli altri, qualcosa di molto di più di un semplice gruppo di appassionati. Nel corso del 2012 il regista Riccardo Jacopino ha girato il materiale per la realizzazione di un film/documentario dal titolo Noi, Zagor. Con lui ci siamo ritrovati in più occasioni, e lui ha voluto girare molto materiale che in qualche modo ci coinvolgesse. In particolare, al nostro Raduno autunnale del 2012, a Città di Castello, nel mese di ottobre, eravamo tutti molto colpiti dalla recente scomparsa di Sergio Bonelli (avvenuta il 26 settembre appena passato). Jacopino ci seguì durante il nostro pranzo, nel corso del quale avevamo predisposto una premiazione con una targa proprio a Sergio Bonelli, a Gallieno Ferri (che era presente) e a Moreno Burattini.

Poi, nel pomeriggio, si svolse presso la sala consiliare una bellissima riunione di commemorazione del Nostro editore preferito: durante questi momenti il regista scelse alcuni passaggi ed effettuò alcune interviste rendendo anche noi protagonisti del suo documentario. In quella occasione tutti noi avvertimmo effettivamente non soltanto il legame indissolubile che ci teneva stretti a Sergio Bonelli e al suo Zagor, ma anche la possibilità di rappresentare. come community, qualcosa di più definito e significativo anche nei confronti dell’esterno.

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