Omen – L’origine del Presagio: intervista a Nicole Sorace e Andrea Arcangeli

In vista dell'uscita al cinema di Omen – L’origine del Presagio abbiamo potuto intervistare Nicole Sorace e Andrea Arcangeli sul film.

Autore: Nicholas Massa ,

In vista dell’uscita di Omen – L’origine del Presagio nei cinema italiani, prevista per il 4 aprile 2024,  abbiamo avuto modo d’intervistare due degli attori coinvolti nel progetto: Andrea Arcangeli e Nicole Sorace. Entrambi partecipano attivamente al racconto per immagini, contribuendo in maniera differente allo svilupparsi degli eventi, e lanciando di rimando alcune riflessioni anche interessanti, partendo dal loro apporto e interpretazione sul set. Così ci siamo soffermati a parlare del lungometraggio in sé e di alcune tematiche e letture specifiche che potrebbero tranquillamente andare oltre il grande schermo, ampliando l’impatto di una storia orrorifica che sa molto bene come angosciare nel profondo.

Omen – L’origine del Presagio si pone, a livello di trama, come prequel diretto dell’iconico Il presagio del 1976, e si concentra sull’approfondire le dinamiche che hanno portato alla nascita di Damien. Partendo proprio dalle ombre precedenti all’Anticristo, il punto di vista della pellicola si sviluppa sulla storia di una giovane donna, Margaret (Nell Tiger Free) trasferitasi a Roma per prendere il velo e in seguito coinvolta in una macabra cospirazione che porterà a quanto visto nei film successivi al livello narrativo. 

Lavorare sul set di un progetto come Omen – L’origine del Presagio e i suoi significati

Per rompere il ghiaccio abbiamo voluto innanzitutto indagare le ragioni personali che hanno spinto Andrea Arcangeli e Nicole Sorace a partecipare ad Omen – L’origine del Presagio, chiedendo anche se fossero fan del genere horror e come lo hanno vissuto sul set.

La prima a rispondere è stata Nicole: 

La ragione principale è il fatto che è una storia così bella e così importante che era proprio impossibile per me rifiutare. Io amo il genere horror, ho sempre amato gli horror, sono cresciuta con i film horror, quindi è stato davvero un sogno che si realizzava recitare in uno. Così importante tra l’altro. Quindi bello, bello, bello.

La risposta è stata subito seguita dal punto di vista di Arcangeli: 

Vabbè, vengono a proporti di far parte del prequel di The Omen e che non lo fai? Non ci pensi neanche un attimo? Vuoi leggere la sceneggiatura? Non mi serve, lo faccio! No, era comunque molto potente, era un’occasione enorme e io vidi The Omen quando… Non quando è uscito perché non sono così vecchio, però insomma, c’è stata una fase in cui ho recuperato tanti horror e poi improvvisamente mi sono fermato perché ne ho visti un paio che sono stati un pò troppo spaventosi. Per cui diciamo che il mio approccio all’horror torna ora, recitandoci dentro.

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La seconda domanda si è costruita su una frase di Omen – L’origine del Presagio: A proposito di potenza, c’è una frase che mi ha colpito, “Come si controllano coloro che non credono più? Si crea qualcosa di cui avere paura”. Cosa ne pensate di una riflessione del genere? Del fatto che le persone molte volte si aggregano soltanto quando hanno una paura comune o un nemico comune, perché a me ad esempio ha fatto pensare al covid, alla pandemia… che comunque nel negativo ci ha uniti. Voi che ne pensate del modo in cui il film tratta questa tematica?

Sicuramente c’è una grande umanità da questo punto di vista. Nel senso… siamo tutti umani quindi è ovvio che se abbiamo qualcosa in comune ci sentiamo tutti quanti uniti, ma alla fine siamo tutte quante persone diverse. Quindi sì, è vero, purtroppo ci si aggrega davvero… anche persone che magari... alcuni personaggi che non volevano diventare cattivi, però sono stati costretti a farlo, sono stati costretti a seguire quello oppure finiva male. Quindi sì, sia violenza psicologica che fisica da questo punto di vista.

Ha risposto Nicole Sorace, seguita da Andrea Arcangeli:

Si, si la paura diciamo che in qualche modo tira i fili della società e siamo sempre soggiogati da un qualcosa che non conosciamo, che non sappiamo, ma fin da piccoli con la mamma che ti dice ‘se ti comporti male ti porto in collegio’, o in maniera ancora più grande ‘se non ti comporti bene durante la tua vita vai all’inferno’… per cui inevitabilmente siamo veicolati da un qualcosa che non conosciamo e molto spesso legato alla paura che ci incastra. Viviamo adesso in tempi di guerra in cui sentiamo questa paura del nucleare qui. Per cui inevitabilmente agiamo di conseguenza. Forse la paura è un veicolo delle nostre vite inevitabilmente da sempre.

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L’oggettificazione della donna in Omen – L’origine del Presagio

In chiusura abbiamo chiesto agli attori di Omen – L’origine del Presagio di riflettere su una nostra particolare lettura del film: Andando per un secondo oltre il concetto di paura, nel film io ho letto anche una tematica attualissima, cioè quella dell’oggettificazione della donna. Secondo voi, quanto è importante, attraverso un film del genere, quindi un film horror, sensibilizzare su questa tematica? E se vi andasse anche per un secondo di parlare delle modalità che vi hanno colpito attraverso cui il film ne parla.

Sicuramente, secondo me sensibilizza molto sotto questo punto di vista, perché apre gli occhi a molte persone. Denuncia fatti che ancora oggi accadono, cioè della denigrazione delle donne e l’oggettificazione, appunto, del corpo femminile. Lo racconta al passato ma lo rende così attuale… un pò come Manzoni che denuncia i fatti dell’800 raccontando del ‘600. Quindi è una chiave che esiste da sempre… il raccontare il passato per denunciare il presente. È molto importante e credo che riesca ad aprire gli occhi alle persone che sanno guardare il film, perché bisogna anche saperli guardare i film.

Ha risposto Nicole Sorace.

Ma guarda, secondo me si lega molto alla domanda di prima. Perché attraverso questa paura di un qualcosa di più grande, secondo me tutti i personaggi di questa storia diventano solo strumento, cioè oggetto per arrivare a un fine. Il mio personaggio è un oggetto la cui umanità viene completamente rotta solo per arrivare a qualcos’altro. Ma anche il corpo della donna in maniera ovvia, ma anche paradossalmente il corpo dell’uomo, che secondo la natura umana è colui che insemina qui è rappresentato come una bestia. Cioè qui l’uomo che insemina non c’è neanche, c’è una bestia che insemina un corpo umano messo a servizio. Per cui secondo me tutti i personaggi qui vengono completamente destrutturati dalla loro umanità.

Ha poi concluso Andrea Arcangeli. Vi ricordiamo che Omen – L’origine del Presagio sarà disponibile nei cinema italiani dal 4 aprile 2024.

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