10 curiosità su Simu Liu, lo Shang-Chi di Marvel Studios

Dall'apparizione in Pacific Rim allo studio approfondito delle arti marziali, ecco dieci cose che non sai sull'attore sino-canadese pronto a diventare il Maestro del Kung-Fu del MCU.

Autore: Alessandro Zoppo ,

Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli è il primo cinecomics Marvel con un protagonista asiatico e ad interpretare il supereroe in questione è stato scelto Simu Liu. L'attore è chiamato ad una sfida importante: diventare il Maestro del Kung-Fu mezzo cinese e mezzo americano dei fumetti, creato nel 1973 da Steve Englehart e Jim Starlin.

Lanciato dalla serie canadese #Kim's Convenience, Liu fa già impazzire appassionate e appassionati di tutto il mondo non solo per le sue doti recitative ma anche per il suo fascino e la sua personalità. Se volete qualche altro motivo per cominciare a seguirlo in attesa di vederlo nel MCU, ecco 10 curiosità che in molti ignorano.

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Le arti marziali

Classe 1989, Simu Liu è sino-canadese (è nato a Harbin, in Manciuria, e a 5 anni si è trasferito con i genitori a Mississauga, in Ontario) e ha studiato alla Ivey Business School della University of Western Ontario, dove si è laureato in Amministrazione aziendale.

L'attore pratica Taekwondo e Wing Chun. Il Taekwondo è l'arte marziale coreana che risale a duemila anni fa e dal 1994 è riconosciuta sport olimpico ufficiale. Il Wing Chun è un metodo di Kung-Fu tradizionale cinese risalente alla dinastia Qing e con quattro secoli di storia alle spalle: quest'arte marziale è stata tramandata grazie agli insegnamenti del Gran Maestro Yip Man.

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Tuttavia Marvel Studios ha scelto Simu Liu non perché conosce a menadito le arti marziali, ma per le sue doti d'attore. La sua esperienza marziale prima di #Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli, ha rivelato a Men's Health, era molto limitata. Ha studiato e ha appreso, "come Ryan Gosling ha imparato a suonare il piano per #La La Land".

Il Maestro del Kung-Fu è uno dei supereroi "senza maschera" e poteri cosmici, motivo per il quale Liu ha eseguito tutti i suoi stunt nel film. La preparazione e l'allenamento sono stati particolarmente intensi: l'attore ha messo su 4 chili e mezzo di muscoli (arrivando a pesare 84 chili) e ha lavorato in particolare sull'elasticità del corpo e la tonificazione dei tessuti.

Durante le riprese in Australia si è allenato sollevando pesi tre volte al giorno, facendo lunghe sessioni di stretching e allungamento, ripetendo quotidianamente le coreografie di combattimento. Sul set ha portato la bevanda-simbolo degli asio-americani, il bubble tea: tè verde, latte e perle di tapioca. Il "workout" è anche una pratica domestica: nella sua casa di Toronto ha allestito una palestra, un canestro per giocare a basket e una vasca idromassaggio.

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Pacific Rim: la prima esperienza

Poco dopo la laurea, Simu Liu comincia subito a lavorare: fa il ragioniere per Deloitte, la grossa azienda canadese di servizi di consulenza. Stanco dell'impiego dietro una scrivania, decide di cambiare marcia e cercare una carriera gratificante nel mondo del cinema. Nel 2012 ottiene il primo piccolo ruolo in uno spot pubblicitario (qualcuno ancora oggi usa le sue vecchie foto di una campagna per un'agenzia di selezione del personale) e nella serie Nikita.

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La svolta arriva nel 2013, quando risponde ad un annuncio su Craigslist e Legendary Pictures lo convoca per #Pacific Rim di Guillermo del Toro, dove lavora come comparsa. Liu rivela in un'intervista al Globe and Mail che si presentava a lavoro alle 4 del mattino e riceveva una paga di 11 dollari all'ora, "molto meno rispetto al mio stipendio da ragioniere". Tuttavia ne è valsa davvero la pena perché vedere Del Toro in azione gli ha insegnato parecchio.

Mi sono innamorato di tutto questo. Il set era così enorme e complesso. Non ero semplicemente circondato dagli attori, ma dai tecnici, da macchinisti ed elettricisti agli assistenti alla regia. Ho avuto la percezione che tutti mettevano passione e concentrazione enormi nel proprio lavoro. Era qualcosa di completamente diverso. Guillermo del Toro è noto per l'attenzione che presta ai dettagli per costruire visivamente il suo mondo. Quindi, ovviamente, entrando in questo ambiente, ho subito pensato: 'Oh mio Dio, è così fantastico?'.

"È realmente il primo set su cui abbia mai lavorato come extra! Ha significato molto per me", ha raccontato in seguito sui social.

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L'invito alla Marvel

Nel 2014, ben prima di Kim's Convenience e Shang-Chi, Simu Liu ha chiesto via social alla Casa delle Idee se poteva diventare un supereroe. Il suo tweet per un "Asian American hero" è ormai diventato un cult.

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Il destino nel nome

Liu ha una "origin story" personale degna di un vero supereroe. Ha trascorso i suoi primi cinque in Cina con i nonni: i genitori erano emigrati in America con il sogno di una vita migliore.

Quando sono tornati a prenderlo, ha capito il significato di quella brusca separazione. Un senso che porta nel suo nome: Simu in cinese vuol dire "introspezione" e "invidia" o "desiderio".

Sapevano che sarei cresciuto senza di loro, senza genitori, e che li avrei sempre desiderati, così come loro avrebbero sempre desiderato me.

Liu ha scritto una struggente lettera d'amore dedicata ai suoi genitori e ai suoi nonni sul magazine Maclean's.

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Star sui social media

Liu non ha numeri da record sui social (conta 473mila follower su Instagram e 274mila su Twitter, destinati ad aumentare con l'uscita di Shang-Chi) ma è molto attivo nel rapporto con i fan e nella promozione dei suoi lavori.

Soprattutto non si prende mai troppo sul serio, come quando ha postato uno scatto del suo primo portfolio professionale (con tanto di cresta...) pagato con i soldi della liquidazione di Deloitte.

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La passione per i cani

Sulla sua vita privata si sa poco, l'unica certezza è che l'attore adora i cani: per anni ha avuto come "guardiano" l'husky Barkley, morto nel 2019, e ora vive con una cagnetta di nome Chopa, trovata e salvata lungo le strade della Repubblica Dominicana e che porta sempre con sé.

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È ambasciatore UNICEF

Dal 2020 Liu è Goodwill Ambassador dell'UNICEF Canada. Una nomina "in difesa degli ultimi" e mai di facciata, che prende molto sul serio.

Significa essere in grado di far luce sulla condizione dei bambini vulnerabili in tutto il mondo, lottare per il diritto di ogni bimbo a beni di prima necessità come cibo, acqua, riparo, istruzione e vaccinazione, squarciare la disinformazione, la politica e l'indignazione fomentata per affrontare le questioni reali che riguardano i bambini di oggi.

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L'eredità di Jet Li

Simu Liu è sulla copertina del numero di Men's Health di giugno 2021. È il primo asiatico sulla cover del magazine da oltre un decennio: prima di lui c'era stato soltanto Jet Li nel 2010.

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La fidanzata Tina Jung

Liu è fidanzato con Tina Jung, 33enne attrice canadese di origini sudcoreane. I due si sono conosciuti sul set di Kim's Convenience e hanno numerose passioni in comune: la recitazione, la tutela dei diritti civili (fanno entrambi parte dell'AAPI Community che combatte i crimini d'odio contro gli americani asiatici) e gli animali. Il cane di Jung si chiama Maple ed è un welsh corgi pembroke.

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Un futuro da regista e produttore

Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli non è soltanto un film sull'apprendere il Wushu, ma è una storia sulla ricerca della propria identità. Liu vuole combattere gli stereotipi che ancora circondano gli "Asian Americans". Il suo prossimo film non sarà un "kung fu movie": l'obiettivo dell'attore è "esplorare un territorio inesplorato per i volti asiatici".

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Liu punta a scrivere, dirigere e produrre progetti: vuole creare opportunità di crescita per gli altri con la sua 4:12 Entertainment. Magari portando sugli schermi la sua autobiografia (verrà pubblicata in America nel 2022) o i reboot dei corti che ha sceneggiato, diretto e interpretato, da Crimson Defender vs. The Slightly Racist Family allo struggente Meeting Mommy.

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