Takahiro Yoshimatsu: "Trigun è stato l'anime della svolta, ma adoro Rina di The Slayers" [INTERVISTA]

Scopri di più su Takahiro Yoshimatsu, uno dei maestri indiscussi del mondo dell'animazione giapponese e creatore di serie quali Trigun e The Slayers.

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Autore: Federica Polino ,

In occasione della Milan Games Week & Cartoomics, abbiamo avuto l'onore e il piacere di intervistare un ospite di pregio: Takahiro Yoshimatsu, uno dei maestri indiscussi del mondo dell'animazione giapponese. 

Nel corso di questa interessante intervista, esploreremo il suo percorso artistico, i segreti dietro i suoi lavori più celebri e la sua visione dell'animazione contemporanea. Un'occasione unica per conoscere da vicino il talento di un vero pioniere dell'industria.

Chi è Takahiro Yoshimatsu

Con una carriera che abbraccia decenni e una vasta esperienza, Yoshimatsu è stato protagonista di alcuni dei più celebri anime degli ultimi anni, ricoprendo ruoli cruciali come character designer e direttore delle animazioni di alcuni tra gli anime più famosi. Tra i suoi lavori più iconici troviamo The Slayers, Trigun, Hunter x Hunter, Overlord, Ninja Kamui e Karakuri Circus, adattamenti animati che hanno segnato profondamente il panorama dell'animazione mondiale, grazie alla sua abilità nel dar vita a personaggi indimenticabili e nel creare sequenze animate mozzafiato.

 

Takahiro Yoshimatsu sensei, benvenuto su CPOP e grazie per averci concesso il suo tempo: la sua carriera in qualità di animatore di alcuni dei migliori anime della nostra infanzia (ma anche più recenti) la precede, e non avremmo potuto desiderare di meglio. 

Federica Polino
Nel corso degli anni, ha lavorato a grandi e piccoli progetti, tutti caratterizzati da ottime animazioni, ma quand'è che ha deciso di diventare un animatore? 
Federica Polino
Takahiro Yoshimatsu
Fin dalle scuole medie facevo animazione in maniera non professionale con degli amici, usando una camera a 8 mm: in seguito, quando sono arrivato al liceo, ho compreso che mi piaceva molto il mondo dell'animazione, tant'è che al secondo anno ho deciso proprio di voler diventare un animatore professionista, quindi di farlo per lavoro.
Takahiro Yoshimatsu
 
Federica Polino
Hai ricevuto supporto da famigliari e amici? 

Federica Polino
Takahiro Yoshimatsu
Pensavo che la mia famiglia si sarebbe preoccupata perché il lavoro dell'animatore non è un lavoro stabile, non si guadagna tanto, però invece - inaspettatamente - mi hanno supportato e aiutato, spingendomi a diventare un professionista.

Anche gli amici mi hanno supportato, mi ricordo molto bene il giorno in cui ho deciso di diventare un animatore professionista. Io vivevo a Osaka e, per lavoro, dovevo trasferirmi a Tokyo: l'ultima sera a Osaka mi sono incontrato con degli amici che mi hanno fatto un regalo bellissimo, proiettando un anime realizzato da loro dove ripercorrevano tutti i bei momenti che avevamo vissuto assieme.

È stata una cosa molto bella e molto toccante.
Takahiro Yoshimatsu
Federica Polino
Assolutamente toccante, dev'essere davvero molto amato dai suoi cari.
Qual è stata l'opera o il progetto che ha rappresentato una svolta nella sua carriera e perché è stato così significativo per lei? Le andrebbe di condividere un aneddoto o una lezione imparata lavorando in team su serie iconiche come Trigun, Slayers o Hunter x Hunter?
Federica Polino
Takahiro Yoshimatsu
Ci sono molte opere che hanno dato una svolta alla mia carriera, però quella che ritengo più importante è sicuramente Trigun: è grazie a Trigun che ho iniziato a lavorare a molte serie della Madhouse diventando quasi un loro dipendente.

Una lezione che ho imparato lavorando in team su queste produzioni è che tutto ciò che si apprende da una serie poi si deve riflettere sulle opere successive: bisogna fare molte esperienze.
Takahiro Yoshimatsu

Lo Studio Madhouse [responsabile delle animazioni di decine e decine di serie, tra cui Frieren - oltre la fine del viaggio] è stato fondato nel 1972 da ex animatori della Mushi Pro, tra cui Masao Maruyama e Rintaro. Si distingue per la produzione di animazione di vario tipo e ha collaborato con registi di rilievo come Satoshi Kon (Perfect Blue, Paprika) e Mamoru Hosoda (Summer Wars).

Nel 2011, Masao Maruyama ha lasciato Madhouse per fondare lo Studio MAPPA.
Federica Polino
La maggior parte degli anime è molto diversa dalle opere di fine anni 80, anni 90: ci siamo resi conto che, ad oggi, si referiscono linee più semplici, talvolta con risultati non ottimali. Come è cambiato il mondo dell'animazione giapponese dagli inizi della sua carriera a oggi?

Federica Polino
Takahiro Yoshimatsu
Sono semplicemente aumentate le linee e i personaggi sono diventati più complessi.

Il mondo dell'animazione è cambiato nel fatto che ad oggi per disegnare i personaggi si usano molte linee, quindi risultano molto più dettagliati rispetto a un tempo.

Nel mondo dell'animazione una volta si diceva che disegnando mille intercalazioni al mese si poteva essere riconosciuti come animatori: adesso, a causa dei dettagli e la complessità, disegnare mille intercalazioni al mese risulta molto complicato, e questa è una grande differenza.

Ricordo, inoltre, che gli animatori vengono pagati a disegno, a foglio, quindi più si disegna e più si guadagna, e con dei personaggi così dettagliati è difficile disegnare un gran numero di intercalazioni: questo va a influire sullo stipendio, sulla retribuzione.

In merito a questo, tuttavia, ho un aneddoto da raccontare: quando ho iniziato a lavorare, uno dei miei primi incarichi è stato sulla serie di Dr.Slump e Arale, nella puntata dove c'è un uomo invisibile che si gode un lecca-lecca. Nella scena si può vedere soltanto questo dolciume che sta a mezz'aria: sebbene fosse una cosa semplice, mi ha fatto guadagnare un po' di soldini.
Takahiro Yoshimatsu
Federica Polino
Quali sfide pensa che gli animatori moderni debbano affrontare?

Federica Polino
Takahiro Yoshimatsu
La maggiore sfida che gli animatori di oggi devono affrontare è quella di lavorare con mancanza di personale, quindi cercare di usare al meglio le nuove tecnologie come la computer grafica e il 3D per sopperire a questa carenza.

Takahiro Yoshimatsu
 
Federica Polino
Noi siamo grandi fan di Vash the Stampede e dell'impareggiabile Rina Inverse, eroina atipica della nostra infanzia. C'è un personaggio o un anime, un episodio, a cui è particolarmente affezionato e di cui va fiero? Cosa l'ha resa speciale per lei?

Federica Polino
Takahiro Yoshimatsu
Tantissime scene mi sono rimaste impresse nella mente.

Probabilmente, l'anime cui sono più affezionato è The Slayers: mi sono divertito molto a lavorare su questa serie, lo reputo un titolo molto umoristico e divertente, e mi sono anche trovato molto bene a lavorare con la regista.

In particolar modo mi sono divertito a disegnare gli OAV, gli anime che venivano distribuiti in home video negli anni 90.

Il mio personaggio preferito è senza dubbio Rina. [ride]
Takahiro Yoshimatsu
Federica Polino
Sì, Rina è certamente un personaggio atipico e divertente, ero una sua grande fan da piccina!
Altro hot topic, ad oggi, è l'utilizzo della Computer Grafica nel comparto grafico (e non) delle animazioni. Come vede l'integrazione tra animazione tradizionale e CGI nell'industria d’animazione contemporanea? Ritiene che la tecnologia arricchisca o appiattisca l'arte dell'animazione?

Federica Polino
Takahiro Yoshimatsu
L'integrazione tra animazione tradizionale e computer grafica io la vedo in senso molto positivo: utilizzando la computer grafica si può dar vita a cose molto difficili che sarebbe impossibile realizzare con l'animazione tradizionale.

Io la considero un po' come un'evoluzione dell'animazione stessa.

Forse sì, potrebbe a tutti gli effetti appiattire l'arte, però se accostata all'animazione tradizionale potremmo ottenere un buon mix: poi, beh, ci sono opere dove questo riesce bene, e opere dove non riesce così bene.
Takahiro Yoshimatsu
Grazie per il suo tempo, Yoshimatsu sensei: le auguriamo una splendida permanenza qui in Italia e un felice ritorno a casa.

Traduzione a cura di Edoardo Serino.
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