Transformers: gli heroes in disguise che salveranno il mondo

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Autore: Manuel Enrico ,

Noi viviamo tra la gente, nascondendoci in piena vista. Con questo messaggio di Optimus Prime lanciato alla stelle si concludeva il primo Transformers del grande schermo, appellandosi a uno dei tratti fondamentali dei robottoni resi celebri dal cult animato degli anni ’80, nella cui sigla gli Autobot venivano presentati come heroes in disguise. Ed è proprio con il titolo di Robot in incognito che saldaPress pubblica il primo arco narrativo di Transformers, il fumetto dell’Energon Universe che vede come protagonisti Optimus Prime e i suoi compagni robotici.

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Inutile negare che all’annuncio dell’Energon Universe, l’attenzione degli appassionati si sia concentrato proprio su questo titolo. Non solo si riferisce al brand più forte all’interno della saga, ma quando è stato confermato che la serie sarebbe stato un one man show di Daniel Warren Johnson, l’hype è arrivato alle stelle. E sembra proprio che l’attesa sia stata ben ripagata

Più di quello che l'occhio vede

In una sperduta cittadina mineraria americana, Spike Witwicky conduce un’esistenza tutt’altro che rosea. Poco più che adolescente, si prende cura del padre, Sparky, alcolista che non ha accettato la morte del figlio maggiore, Jimmy, durante un lancio di uno shuttle,creando una profonda spaccatura tra sé e il suo secondogenito.

Mentre l’uomo cerca di affogare dolore e memoria nell’alcol, Spike si aggrappa con tutte le sue forze al ricordo del fratello, continuando a guarda alle stelle con la stessa passione e speranza con cui lo faceva assieme a Jimmy, nonostante con amarezza il padre cerchi di distaccarlo da questa sua decisione, sostenendo che:

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Dimenticare è molto meglio

A sostenere Spike in questa sua personale elaborazione del lutto è l’amica Carly. Sveglia e intraprendente, Carly è l’unica amica di Spike, la sola a incoraggiarlo a seguire il suo sogno di divenire un astronauta, lasciandosi tutto alle spalle, compreso il padre.

Durante una delle loro serate di osservazione del cosmo, Carly e Spike fanno però una straordinaria scoperta: un’astronave aliena! Incastrato nel fianco della montagna, il vascello alieno sembra aver visto giorni migliori, ma il suo aspetto fatiscente non fa che stimolare la curiosità di Carly e Spike, che si avventurano al suo interno.

Scelta che cambierà radicalmente le loro vite, visto che una volta all’intero dell’astronave scoprono la presenza di giganteschi robot, apparentemente distrutti. Solo uno di essi, che scopriranno chiamarsi Jetfire, pare essere ancora funzionante, ed essere intento a riportare in vita i propri simili, cercando un modo per far sì che si possano confondere con la popolazione terrestre:

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Fino a quando non avremo abbastanza energia per tornare a casa, vi ho trovato nuove forme…forme che le creature della Terra troveranno familiari.

Sotto gli occhi increduli dei due umani, un secondo robot prende vita, iniziando subito un’accesa lite con il suo salvatore. Apparentemente, a bordo dell’astronave ci sono due diverse fazioni di robot, da secoli in lotta, e mentre qualcuno vorrebbe porre drasticamente fine al conflitto con un’esecuzione sommaria, altri si oppongono

Carly e Spike assistono a questa lite, interrotta dalla comparsa di un nuovo robot che interviene per fermare questo scempio prima che sia troppo tardi. Durante la lotta, Spike in vede in quest’ultimo, Optimus, un’affinità emotiva e sceglie di aiutarlo, nonostante la sua amica lo avvisi di non farsi coinvolgere.

La scelta di Spike è il primo passo di un’avventura più grande, che lo legherà al futuro degli Autobot, nella loro lotta contro i Decepticons. Una guerra che dura da decenni, come racconterà lo stesso Optimus a un incredulo Spike, iniziata sul loro pianeta natale, Cybertron:

Da un posto chiamato Cybertron. È bellissimo, in un freddo modo tutto suo. Per un millennio, prima che la mia scintilla si accendesse, abbiamo vissuto in pace. Ne ho sentito parlare tanto nella mia giovinezza, ma ho visto solo un breve tempo di prosperità prima della guerra.

E ora, la guerra che ha diviso Cybertron, è giunta sulla Terra, ma la presenza dei Transformers non passerà certo inosservata, soprattutto dopo che uno dei Decepticon, Starscream, ingaggia una battaglia aerea con un caccia militare, che vede un sopravvissuto, un certo Duke.

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La foga con cui i Decepticon si mettono alla ricerca di energia con cui risvegliare altri compagni mette gli umani in pericolo. Sentendosi responsabile di questa situazione, Optimus Prime non esita a schierarsi subito in difesa dei suoi nuovi amici, perché:

Per quanto involontariamene, sono stato io a portare la nostra guerra in questo bel posto. Ora è mio compito difenderlo.

La battaglia per la Terra è appena cominciata.

Transformers nell'Energon Universe

Dopo avere avviato l’Energon Universe con Void Rivals, il piano editoriale di Kirkman, il genio dietro questa operazione, ha visto nella serie più attesa uno dei punti salienti. Figure storiche della pop culture, celebrate in cartoni animati, videogiochi e blockbuster cinematografici, i Transformers hanno un fascino unico, immortale.

Non volendo puntare direttamente al cuore del suo universo narrativo, Kirkman si è concesso di aprire le danze con Void Rivals, nel cui primo numero era presente il risveglio di Jetfire, essenziale per gli eventi di apertura di Transformers. Una curata attenziona nella creazione di legami e intrecci che leghino le diverse componenti dell’Energon Universe, come vediamo nello stesso Transformers #2, in cui il sopravvissuto allo scontro aereo con Starscream è quel Duke che sarà protagonista dell’altra serie del franchise, G.I. Joe.

Con intelligenza, Kirkman non si arroga il diritto di essere autore di quella ce promette di essere la serie di punta dell’Energon Universe, ma la affida a uno degli autori più amati dal pubblico, un nome che ha non solo colto l’essenza del mito dei Transformers, ma che li ha trattati con la giusta cura e rispetto senza lasciare che la sua anima da appassionato lo privasse di lucidità: Daniel Warren Johnson.

Murder Falcon, Do a Power Bomb, Extremis. Tre titoli che hanno fatto breccia nel cuore dei lettori, rendendo Jonhson uno degli autori del momento, grazie al suo mix di racconto emotivo e di estrema personalità grafica. Due elementi che si sono sposati perfettamente alla caratterizzazione di Transformers.

I Transformers secondo Daniel Warren Johnson

Sin dalle prime batture, Daniel Warren Johnson imprime ai suoi Transformers una forte carica emotiva. La difficoltà familiare di Spyke è evidente, vive tanto nei dialoghi, ben adattati da Chiara Balestri, quanto nella sua ritrattistica delle tensioni dei personaggi. Johnson è particolarmente abile nel dare concretezza alle sofferenze dei suoi personaggi, specialmente in presenza di vissuti intensi che coinvolgono rapporti complessi e sofferti.

In Transformers, l’elemento cardine è la creazione di un legame forte tra Spike e Optimus. Entrambi affrontano una perdita, che si tratti di un fratello o di un mondo, e sentono enormemente il peso della responsabilità, subendolo a volte ma mai rinnegandolo. Se per il leader degli Autobot questo significa fare di tutto per difendere i propri amici, per Spike prendersi cura del padre nonostante un rapporto venefico è un compito a cui non vuole sottrarsi, a costo di rinunciare ai propri sogni.

Come in precedenza, Johnson riesce a trovare la giusta cifra emotiva per ritrarre i suoi personaggi, enfatizzando le loro fragilità tramite un racconto fatto di frasi rapide e di flashback ben inseriti, veicolando la tragicità in modo delicato ma inequivocabile. Sparkly diventa in questo il protagonista assoluto del primo arco narrativo di Transformers, fulcro emotivo ed elemento catartico per altri personaggi.

Leggere un fumetto di Daniel Warren Johnson significa apprezzare la sua complessa, spontanea narrativa emotiva, che si estende anche ai villain, come in questo caso. Se da un lato è facile farsi affascinare dall’epicità dei dialoghi di Opitmus o dall’umorismo di Cliffjumper e Jazz, dall’altro non si può ignorare l’ottima caratterizzazione di uno Starscream sfrenato e ansioso di comandare, irruento e impulsivo, guidato da una smania di potere che lo acceca.

Va riconosciuto a Johnson di avere voluto giocato bene le sue carte, mostrando anche un certo coraggio nel tenere inizialmente fuorigioco due figure centrali del mito dei Transformers: Bumblebee e Megatron. Parti integranti della vita di Optimus, il leader dei Decepticon e il fedele Autobot sono rapidamente citati all’inizio di Transformers, con addirittura Bumblebee che viene apparentemente ucciso da un folle Starscream.

Anziché fondarsi su meccaniche rodate, Johnson preferisce creare una origin story completamente nuova che, pur assimilando idee tipiche del franchise non manca di spingersi in altre direzioni, evitando la trappola della sicurezza in favore di un nuovo racconto che rappresenti un punto di partenza anche per nuovi lettori.

Da questa scelta nascono anche amicizie specifiche, come quella che lega Carly e Cliffjumper, due anime che hanno perso tutto, mosse dalla vendetta ma che trovano nel reciproco sostegno una nuova speranza. Allo stesso modo, Optimus impara da Spike e Sparkly l’essenza di esser umani, trovando un’affinità che si fonda sulla sua innata bontà e il suo senso di responsabilità, trovando in questo modo una nuova casa e una nuova famiglia.

Metallo, coraggio e sacrificio

Potendo firmare tanto la sceneggiatura quanto i disegni, in Transformers Daniel Warren Johnson regala nuovamente la sua perfetta combinazione emozionale da autore unico. Se la storia tradisce la classica tradizione narrativa di Johnson, l’impatto grafico è ugualmente devastante.

I primi numeri della serie presentano numerosi scontri tra i titanici robot, che in una prima fase sembrano troppo rigidi, quasi come se Johnson stesse prendendo le misure. Bastano poche pagine per vedere una maggior fluidità, una perfetta sintesi tra la spettacolarità delle mosse e la rigidità di un corpo metallico.

Da qui, il lettore viene galvanizzato con tavole iperdinamiche in cui gli scontri sono sempre più adrenalinici ed emotivamente coinvolgenti, con una perfetta sintesi tra azione e dialoghi, creando un’epica metallica che interpreta al meglio lo spirito autentico degli heroes in disguise. Una vis espressiva che si fortifica grazie alla toccante ritrattistica dei momenti più intesi e drammatici, in cui Johnson rende straordinariamente umani anche i metallici volti dei Transformers, realizzando un vero miracolo nel riuscire a cogliere i robot nel momento della trasformazione, acuendo la vivacità delle scene.

Una potenza visiva impagabile impreziosita dalla colorazione di Mike Spicer, colorista che accompagna Johnson da tempo. Il sodalizio tra i due ha contribuito al successo del disegnatore, che grazie all’opera di Spicer vede le proprie tavole ulteriormente valorizzate, con effetti grafici particolarmente appassionanti soprattutto nelle battaglie e nella gestione dei toni oscuri.

Come leggere Transformers

Come il resto dell’Energon Universe, saldaPress pubblica Transformers con una particolare attenzione alla valorizzazione di questo appassionante universo. Dopo aver presentato i primi numeri delle serie in spillato, con variant cover e white cover, i primi archi narrativi sono pubblicati in volumi di ottima fattura, cartonati solidi e impreziositi da copertine, regular e variant, che trasmettono in pieno la potenza delle serie.

Nel caso di Transformers, i volumi seguono questa impostazione, con la presenza di diverse possibilità per poter collezionare la serie.

Transformers - vol. 1 - Robot in incognito

Optimus Prime avrebbe dovuto condurre gli Autobot alla vittoria. Invece, al momento, nessuno conosce il destino di Cybertron. Così, Optimus Prime e i suoi pochi soldati rimasti si risvegliano lontano da casa, insieme ai loro nemici: i Decepticon. E qui, sulla Terra, la loro guerra riprende. E mentre l’umanità, si trova in mezzo allo scontro di queste forze titaniche, è subito chiaro che il nostro pianeta è destinato a cambiare. Si stringono nuove alleanze, le linee di battaglia vengono ridisegnate e l’unica speranza di sopravvivenza dell’umanità sarà proprio Optimus Prime. 

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