X-Men '97 Episodio 9: Magneto, eroe mutante o terrorista?

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Autore: Manuel Enrico ,

X-Men ’97 ha dimostrato, con la sua prima stagione, di aver colto al meglio lo spirito più autentico del mondo dei Figli dell’Atomo, andando a toccare storie cult caratterizzata da toni spesso ruvidi.  La serie animata di Disney Plus, grazie a questa sua natura, ha dato risalto a uno dei villain più iconici del vasto universo di Marvel Comics: Magneto.

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La tolleranza è extinzione, l’arco narrativo in tre parti che conclude la prima stagione della serie, sembra voler rendere piena giustizia al Signore del Magnetismo, non limitandosi a una sterile caratterizzazione da villain monolitico, ma compiendo un lavoro di definizione delle motivazioni e delle scelte, dandogli uno spessore incredibile. 

L'ascesa di Magneto

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Come visto nella finale in tre parti di X-Men '97, dopo aver tentato di seguire il sogno di pacifica convivenza di Xavier, Magneto ha accusato profondamente quanto accaduto con la Caduta di Genosha, arrivando a non tollerare la violenza con cui l’homo sapiens sembra accanirsi contro i mutanti. Un punto di non ritorno che ha spinto Erik ad abbandonare ogni idea di integrazione pacifica, tornando alla sua visione di guerra genetica, rappresentata anche dalla scelta di indossare nuovamente il suo tradizionale costume viola e rosso.

Come visto in La tolleranza è extinzione – Pt. 2, Magneto ricrea l’Asteroide M e convince sia Rogue che Sunspot a unirsi a lui, dopo aver scatenato un enorme impulso elettromagnetico in tutto il globo per disattivare i Prime Sentinels di Bastion e la maggior parte delle infrastrutture elettroniche del mondo, dando vita a una vera e propria guerra tra mutanti e umanità.

Mentre il Team Oro degli X-Men cerca di abbattere Bastion e Sinistro, il Team Blu affronta Magneto direttamente. A tal fine, questo secondo capitolo dell'emozionante finale di X-Men '97 presenta un momento epico alla fine, ripagando una battuta di Magneto della serie originale.

Magneto, eroe mutante o terrorista?

Il Team Blu di Ciclope è composto dal Professor Xavier, Nightcrawler, Jubilee e Wolverine. A questo scopo, è Wolverine a riuscire a togliere l'elmetto di Magnus, permettendo a Xavier di penetrare nella mente del suo vecchio amico. Tuttavia, Ciclope finisce per interrompere la concentrazione di Xavier con una scarica ottica, volendo dare più tempo al Team Oro con Bastion.

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Magneto coglie l’occasione per imprigionare la mente di Xavier nel suo stesso elmo, prima di chiamarlo traditore della propria specie, ma Wolverine approfitta della distrazione di Magneto e lo pugnala alla schiena, con una frase ad effetto di grande impatto:

Ho partecipato a molte guerre, cocco. I coraggiosi sono sempre i primi a morire.

Non solo questa nuova battuta di Wolverine si abbina perfettamente alla brutalità delle sue azioni, ma ha una particolare importanza in quanto cita lo stesso Magneto.

Come visto nel finale de Gli Insuperabili X-Men, Magneto avvertì gli X-Men che "i coraggiosi muoiono sempre per primi" quando scelsero di salire sul Blackbird per affrontare Bolivar Trask e Master Mold, nel tentativo di salvare il Presidente Robert Kelly.

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La scelta di Wolverine

In realtà, è dubbio che gli X-Men abbiano effettivamente sentito la frase di Magneto nella serie originale, poiché erano già in decollo con il Blackbird. Detto questo, la citazione non è meno potente in X-Men '97. Il fatto che Wolverine la pronunci mentre è convinto di uccidere Magneto, citando anche il suo lungo passato di campi di battaglia, indica quando l’artigliato canadese stia comunque tributando un ultimo rispetto al Signore del Magnetismo.

Marvel Studios
X-Men 97

Per quanto deciso a fermare Magnus a ogni costo, con questa frase Logan dimostra anche il suo rispetto intrinseco per Magneto. Nonostante siano spesso presentati come rivali, Wolverine è in una posizione migliore della maggior parte dei mutanti per capire le origini dell’odio e della rabbia verso l’umanità di Magneto. Tra tutti gli X-Men, Logan è forse l’unico che può provare un certo senso di comprensione verso le scelte di Magnus, compresa la sua decisione di abbandonare l’approccio di Xavier in favore di un’aperta lotta contro l’umanità.

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