Dakota Johnson è pronta a parlare e a raccontare la sua verità sulla trilogia di Cinquanta sfumature, trio di film erotici che l'ha trasformata in una star internazionale.
Poco prima di arrivare sul set di Madame Web, il suo primo ruolo nell'universo Marvel, l'attrice ha concesso una lunghissima intervista a Vanity Fair, ripercorrendo il suo passato e presente di attrice e figlia di una grande star (Melanie Griffith).
Non poteva mancare qualche domanda sul trio di film erotici che l'ha portata al successo, ovvero Cinquanta sfumature di grigio e i suoi due sequel. Rispetto al passato però Johnson stavolta non si è trattenuta e ha attaccato la scrittrice della trilogia, E. L. James, rea di aver reso la vita difficile a tutti sul set di Cinquanta sfumature di grigio. Dakota Johnson ha spiegato che il film per cui aveva firmato un contratto era molto diverso da quello che abbiamo visto in sala:
Durante il provino ho portato un monologo tratto da Persona di Bergman. [...] Io sono una persona sensuale e quando mi interesso a qualcosa, voglio sapere tutto a riguardo. Per questo ho fatto quei "grossi film nudi".
Secondo Johnson la colpa di quanto successo sarebbe da imputarsi non solo allo studio e ai registi coinvolti, ma anche all'autrice E. L. James, presente sul set. Johnson racconta come sono andate le cose:
Aveva molto controllo creativo, tutto il giorno, ogni giorno e voleva che certe cose venissero girate. C'erano parti del libro che non avrebbero mai funzionato in un film, come i monologhi interiori, che sono incredibilmente stucchevoli. Pronunciarli ad alta volte non avrebbe funzionato. Era sempre una battaglia, sempre.
Nei tre film di Cinquanta sfumature, Dakota Johnson interpreta il ruolo della protagonista Anastasia Steele. Inizialmente a interpretare Christian Grey ci sarebbe dovuto essere Charlie Hunnam con una sceneggiatura di Patrick Marber (Closer).
Entrambi però si sono tirati indietro all'ultimo e James, furiosa, ha stracciato la sceneggiatura rivista da Marber...che però era di gran lunga migliore di quella poi utilizzata, spiega Johnson.
All'epoca però l'attrice aveva 23 anni ed era turbata da quello che succedeva sul set:
Ero giovane. Avevo 23 anni. Ero così spaventata. [...] La notte prima di girare, riscrivevo le scene con i vecchi dialoghi, così da aggiungere una battuta qui e lì. La scena migliore del primo film, quella in cui Christian e Anastasia negoziano i termini del contratto, viene dalla sceneggiatura di Marble.
No. Se si fosse saputo saputo allora cosa sarebbe successo, non credo che qualcuno avrebbe fatto quei film. È stato psicotico. [...] Non me ne pento. Per le carriere mie e di Jamie Dornan, è stato pazzesco.
Rivedremo presto Dakota Johnson nel film Netflix Persuasione, in arrivo a inizio luglio.
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