Dopo il successo di #Crudelia al cinema e su Disney+, sono iniziate a circolare voci sempre più insistenti sulla possibilità di un sequel per il modaiolo film dedicato alla villain de La carica dei cento e uno. La pellicola ha infatti ottenuto degli ottimi risultati al box office già durante il weekend di apertura negli Stati Uniti, piazzandosi al secondo posto in termini di incassi dopo A Quiet Place II.
Visti i numeri ottenuti e le recensioni positive da parte della critica, il regista Craig Gillespie e lo sceneggiatore Tony McNamara hanno dichiarato ai microfoni di The Hollywood Reporter di aspettarsi un ritorno al cinema con un sequel, prima o poi.
Dopotutto, la scena mid credits di Crudelia, con la protagonista che lasciava a Rudy e Anita due piccoli cuccioli di dalmata (Pongo e Peggy), lasciava aperta la possibilità di un secondo capitolo in cui venisse seguita maggiormente la trama del film d'animazione del 1961.
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Tuttavia, la bufera che ha colpito Disney con la denuncia di Scarlett Johansson per via della violazione del contratto di Black Widow ha gettato il dubbio sul fatto che altre star avrebbero potuto seguire la stessa strada dell'ex Vedova Nera e intentare a loro volta una causa contro la casa di Topolino per lo stesso motivo: gli incassi al botteghino fortemente ridimensionati con la distribuzione in contemporanea sul servizio di streaming Disney+.
Molte testate online degli Stati Uniti hanno riportato la notizia che anche Emma Stone stava riflettendo sulla possibilità di un'azione legale; una speculazione che ci ha fatto temere per la possibilità di un secondo capitolo di Crudelia.
Secondo quanto riportato da Deadline, l'attrice ha ora concluso le trattative per partecipare al sequel del film dedicato a Crudelia De Mon con un accordo vantaggioso per entrambe le parti. A confermarlo, Patrick Whitesell, CEO di Endeavor, la società che possiede l’agenzia che rappresenta Emma Stone.
Nonostante il panorama dei media sia andato incontro a cambiamenti significativi per tutti i distributori, i loro partner creativi non possono essere costretti a portare sulle proprie spalle il peso degli aspetti negativi che ne derivano senza la possibilità di un aumento. Questo accordo dimostra come sia possibile scegliere un percorso equo che protegga gli artisti e allo stesso tempo faccia gli interessi sia degli studios sia delle agenzie rappresentative degli attori. Siamo orgogliosi di lavorare con Emma e con Disney, e apprezziamo la volontà dello studio di riconoscere il suo contributo come partner creativo. Siamo fiduciosi del fatto che questo accordo permetta ad altri membri della comunità creativa di contribuire al successo di nuove piattaforme.
Con la conferma che il sequel di Crudelia per Disney non è più in pericolo, è ormai fuori discussione la possibilità di una causa legale intentata da Emma Stone contro la compagnia.
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