Il poster del Festival di Cannes 2022 omaggia The Truman Show

Autore: Elisa Giudici ,

La locandina ufficiale del Festival di Cannes 2022 è un omaggio a uno dei film più amati con protagonisti Jim Carrey: The Truman Show di Peter Weir. Nel poster è appena stato svelato dalla kermesse francese del cinema (qui il programma completo). Nella locandina sui toni dell'azzurro vediamo riproposta una delle scene più iconiche del film fantascientifico che ha commosso gli spettatori negli anni '90. Giganteggia un numero 75, l'edizione a cui è giunto il celebre festival del cinema francese.

Era il 1998 quando Jim Carrey interpretava il timido e dolce Truman, un uomo che non sa di essere stato cresciuto in quello che in realtà è uno studio televisivo, sotto gli occhi del mondo intero, protagonista inconsapevole di un reality show che strega la popolazione mondiale ma rende ogni aspetto della vita del protagonista una bugia.

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Il Festival di Cannes omaggia The Truman Show con la sua locandina

Nel finale del film, a costo di grandi sacrifici, Truman intuisce la verità e ritrova la libertà. Il momento più potente e toccante è quello immortalato dalla locandina. Dopo aver lottato con "un mare in tempesta" (un gigantesco acquatico set posto dalla produzione attorno alla finta cittadina dentro un gigantesco studio televisivo dove si gira lo show) verso cui prova un istintivo terrore, Truman raggiunge i confini del suo mondo, della sua prigione.

Il cielo si rivela essere un muro azzurro con delle nuvole dipinte. Truman lo tocca per la prima volta e poi si avvicina a una scala mimetizzata col muore, sale i gradini a poco a poco, verso la libertà.

Cannes omaggia questa scena celeberrima: ogni anno il poster ufficiale dell'edizione riprende una scena o un protagonista iconico della storia del cinema. Ecco le motivazioni del Festival nello scegliere questo film e più in generale l'opera del regista australiano Peter Weir:

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È una moderna riflessione del mito della caverna di Platone e la sua scena risolutiva spinge lo spettatore non solo a prendere consapevolezza del confine tra la realtà e la sua rappresentazione nei media, ma a riflettere sul potere della finzione, tra manipolazione e catarsi. Come Truman rifugge la falsità mente sale (la scala), Il Festival, con la sua famosa scala alla fine del tappeto rosso, offre agli spettatori la verità degli artisti che entrano nelle sue sale.

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