Manifest, la serie fantascientifica ideata da Jeff Rake, continua ad avere un grande successo su Netflix, dove è ancora saldamente in vetta alla Top 10 dei titoli più visti sulla nota piattaforma di streaming. Ad appassionare gli spettatori di tutto il mondo è senza dubbio una trama ricca di suspence e misteri riguardanti la scomparsa del volo 828 della Montego Air e dei suoi passeggeri.
Nel corso delle stagioni sono molti i quesiti che non hanno ancora trovato risposta, come ad esempio il perché Ben, Michela, Saanvi e tutti coloro che erano su quell'aereo continuano ad avere misteriose visioni su eventi che devono ancora accadere.
Tuttavia, fin dalla prima stagione, sappiamo che uno dei 191 passeggeri del volo 828 possiede un legame molto più forte con le cosiddette "chiamate": si tratta del giovane Cal Stone, interpretato da Jack Messina.
Ma come mai il figlio di Ben e Grace riesce a sentire le visioni in maniera più profonda ed intensa? Scopriamo a seguire qual è il motivo e in che episodio della stagione 1 di #Manifest viene rivelato.
- Come mai Cal ha un legame così forte con le "chiamate"
- In che episodio di Manifest 1 viene svelato il motivo del legame
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Come mai Cal Stone ha un legame così forte con le "chiamate"
Un episodio della prima stagione di Manifest ha offerto un indizio rilevante su ciò che rende Cal (Jack Messina) così speciale. Per tutta la serie, non è stato un segreto che il passeggero più importante non fosse Ben (Josh Dallas) o Michela (Melissa Roxburgh), ma in realtà il componente più giovane della famiglia Stone.
Fin dalle prime puntate dello show è apparso subito chiaro che il giovane Cal rappresentasse un vero e proprio enigma sia per i suoi familiari che per altri protagonisti come la scienziata Saanvi. Il motivo principale è dovuto al legame molto più forte che Cal ha con le famose "chiamate".
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Le sue visioni, infatti, sono costantemente più intense e dettagliate rispetto a quelle degli altri passeggeri del volo 828. Per questo i suoi disegni profetici sono stati spesso la chiave decisiva per risolvere la maggior parte dei misteri mostrati dalle chiamate.
Il personaggio interpretato da Jack Messina nelle prime tre stagioni di Manifest ha dimostrato nel corso di tutta la serie di avere un ruolo decisivo e fondamentale. Non c'è dubbio che a questo punto, nel momento in cui i passeggeri del volo 828 si ritroveranno a dover affrontare la loro data di morte, Cal Stone sarà determinante nel salvarli tutti.
Manifest 1: in quale episodio viene svelato il motivo del legame
Il vero motivo per cui Cal Stone riesce a sentire le "chiamate" in modo più forte rispetto agli altri protagonisti di Manifest ci viene svelato nell'episodio 5 della prima stagione, intitolato "Coincidenze".
Alla fine di questa puntata, ci viene mostrato un flashback di quello che è successo sull'aereo poco prima che scomparisse dai radar. Nella scena vediamo tutti i passeggeri dormire mentre il giovane Cal è l'unico sveglio e, dopo essersi alzato dal suo posto, si è messo a guardare fuori dal finestrino.
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In quel momento è arrivata una fortissima luce brillante e Cal ha esclamato "è tutto collegato". Finora è stato rivelato quello che stava osservando il giovane Stone, ma la sequenza implica che lui è stata l'unica persona a bordo ad aver assistito esattamente a ciò che ha fatto scomparire il volo 828 per cinque anni.
Avendo guardato direttamente nella luce, Cal potrebbe aver creato, senza rendersi conto, un legame intenso con la misteriosa forza che si nasconde dietro le "chiamate", qualunque cosa essa sia in realtà.
La serie non ha ancora fornito una spiegazione dettagliata sul perché Cal Stone abbia visioni più forti rispetto agli altri passeggeri. Per scoprirlo, i fan dello show dovranno attendere l'arrivo della stagione 4 di Manifest su Netflix alla fine del 2022, quando tutti i quesiti ancora in sospeso troveranno finalmente una risposta.
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